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Attualità
Emiliano: «L'ospedale del Nord Barese si farà». Ma il piano dice altro
Felice Spaccavento: «Emiliano mi ha confermato e, io non ho mai avuto dubbio alcuno, la volontà di creare un Ospedale di I livello»
Terlizzi - giovedì 1 dicembre 2016
8.40
«Volevo comunicarvi che ho appena comunicato con il Presidente Michele Emiliano che mi ha confermato e, io non ho mai avuto dubbio alcuno, la volontà di creare un Ospedale di I livello nella nostra area, nel nostro territorio. Quindi Terlizzi, Molfetta, Corato, Ruvo, Giovinazzo, Bitonto avranno un ospedale di primo livello». Felice Spaccavento, il medico anestesista che negli ultimi mesi si è fatto promotore del progetto del presidio ospedaliero del Nord Barese scrive così sulla sua pagina Facebook. Il suo ottimismo è sinceramente commovente. Non c'è dubbio che la volontà di Emiliano sia quella di prevedere un ospedale di primo livello nel nostro territorio. Ma è una volontà spacciata a parole, non con gli atti.
Il piano di riordino approvato ieri dalla giunta Emiliano di certo non prevede un ospedale unico di primo livello nè a Molfetta, nè a Terlizzi, nè a Corato. Emiliano al quotidiano La Repubblica dice esattamente il contrario: «Vengono accolte integralmente le richieste dell'area a nord della sanità di Bari che ci aveva chiesto di scegliere uno dei tre ospedali di Corato, Molfetta e Terlizzi da trasformare in ospedale di primo livello in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Andria».
Le pubbliche amministrazioni parlano con gli atti, non con le dichiarazioni sui giornali. E gli atti dicono altra cosa rispetto a quanto dichiarato dal governatore.
Insomma, oggi siamo al punto zero. Anzi siamo sotto zero visto che si chiude Terilizzi, Molfetta perde Urologia e Cardiologia (con meno 31 posti letto) e Corato perde il punto nascita. Questi sono gli unici dati certi contenuti dal piano di riordino della giunta Emiliano. Il resto sono parole.
Il piano di riordino approvato ieri dalla giunta Emiliano di certo non prevede un ospedale unico di primo livello nè a Molfetta, nè a Terlizzi, nè a Corato. Emiliano al quotidiano La Repubblica dice esattamente il contrario: «Vengono accolte integralmente le richieste dell'area a nord della sanità di Bari che ci aveva chiesto di scegliere uno dei tre ospedali di Corato, Molfetta e Terlizzi da trasformare in ospedale di primo livello in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Andria».
Le pubbliche amministrazioni parlano con gli atti, non con le dichiarazioni sui giornali. E gli atti dicono altra cosa rispetto a quanto dichiarato dal governatore.
Insomma, oggi siamo al punto zero. Anzi siamo sotto zero visto che si chiude Terilizzi, Molfetta perde Urologia e Cardiologia (con meno 31 posti letto) e Corato perde il punto nascita. Questi sono gli unici dati certi contenuti dal piano di riordino della giunta Emiliano. Il resto sono parole.