Politica
Mancato consiglio comunale sui tributi, esposto al prefetto. La replica di Mario Ruggiero
I consiglieri di opposizione hanno scritto al Prefetto contro una presunta illegittimità
Terlizzi - giovedì 23 novembre 2017
14.11
Fine anno turbolento per la politica terlizzese. I consiglieri comunali di opposizione hanno inviato ieri un esposto al Prefetto di Bari per una presunta mancanza da parte del presidente del consiglio comunale Mario Ruggiero.
L'opposizione lamenta, in particolare, la mancata convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla questione tributi, convocazione peraltro richiesta dal sindaco.
Ecco i fatti. All'inizio del mese, precisamente il 2 novembre scorso, il sindaco Ninni Gemmato protocolla una nota nella quale chiede al presidente della massima assise cittadina la convocazione di un consiglio comunale monotematico sul tema "Gestione del servizio tributi: attualità e prospettive". Richiesta che fino a ieri non ha avuto alcun seguito nonostante siano passati i 20 giorni limite previsti dalla norma. Il regolamento consiliare, infatti, obbliga il presidente del consiglio comunale a convocare l'assise entro un termine non superiore ai venti giorni, laddove vi sia la richiesta da parte di un quinto dei consiglieri o del sindaco.
La questione ebbe già un primo impulso durante la seduta del consiglio comunale del 2 novembre, fanno notare nell'esposto i consiglieri di maggioranza: in quell'occasione, infatti, il sindaco informò l'aula di aver richiesto la convocazione del consiglio comunale per discutere di tributi, con apposita nota scritta consegnata al presidente e al segretario generale.
Il presidente del consiglio comunale, Mario Ruggiero replica così all'opposizione: «Apprendo da fonti di di stampa di una segnalazione al Prefetto da parte dei Consiglieri di opposizione per la mancata convocazione, nei venti giorni, della seduta consiliare proposta dal Sindaco sulla gestione dei tributi. Leggo la notizia con sorpresa ma anche con l'amara constatazione di come, ancora una volta, non vi sia una reale volontà di creare un clima armonioso e costruttivo basato sul dialogo, sul confronto, anche duro, tra le diverse posizioni politiche, sulla ricerca delle migliori soluzioni ai problemi più cogenti posti dai cittadini».
«Mi accorgo, invece - prosegue la replica di Ruggiero - come il focus venga artatamente spostato su meri cavilli burocratici, investendo gli organi sovraordinati di falsi problemi, svilendo il "buono che c'è" nella Città di Terlizzi.
Per far ciò si omette di riportare le parole del primo cittadino, presentatore della richiesta, con le quali viene esplicitato che il termine dei venti giorni non era assolutamente tassativo (oggi siamo al ventunesimo giorno) e che la richiesta di Consiglio Comunale monotematico fosse un'eventualità e non un obbligo. Questo perché un buon amministratore non perde mai di vista la oculata gestione della res pubblica e non dimentica, quindi, che ogni seduta di Consiglio Comunale ha un costo».
«Strumentalmente, altresì, i ricorrenti al Prefetto dimenticano che giorni fa è stata convocata, per le ore 12,30 di oggi, la Commissione Affari Istituzionali, organo deputato all'organizzazione dei lavori del Consiglio Comunale, dove certamente verranno definiti termini e modalità delle prossime sedute, ivi compresa quella in questione. Per formazione personale, però, ritengo che la mia azione resti sempre perfettibile e, dunque, mi chiedo e chiedo a tutti quale possa essere, al di là della effimera notorietà sui social network dell'azione posta in atto, la reale utilità di ricorrere al Prefetto anziché richiedere, gli stessi consiglieri, una seduta monotematica urgente sullo stesso argomento».
L'opposizione lamenta, in particolare, la mancata convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla questione tributi, convocazione peraltro richiesta dal sindaco.
Ecco i fatti. All'inizio del mese, precisamente il 2 novembre scorso, il sindaco Ninni Gemmato protocolla una nota nella quale chiede al presidente della massima assise cittadina la convocazione di un consiglio comunale monotematico sul tema "Gestione del servizio tributi: attualità e prospettive". Richiesta che fino a ieri non ha avuto alcun seguito nonostante siano passati i 20 giorni limite previsti dalla norma. Il regolamento consiliare, infatti, obbliga il presidente del consiglio comunale a convocare l'assise entro un termine non superiore ai venti giorni, laddove vi sia la richiesta da parte di un quinto dei consiglieri o del sindaco.
La questione ebbe già un primo impulso durante la seduta del consiglio comunale del 2 novembre, fanno notare nell'esposto i consiglieri di maggioranza: in quell'occasione, infatti, il sindaco informò l'aula di aver richiesto la convocazione del consiglio comunale per discutere di tributi, con apposita nota scritta consegnata al presidente e al segretario generale.
Il presidente del consiglio comunale, Mario Ruggiero replica così all'opposizione: «Apprendo da fonti di di stampa di una segnalazione al Prefetto da parte dei Consiglieri di opposizione per la mancata convocazione, nei venti giorni, della seduta consiliare proposta dal Sindaco sulla gestione dei tributi. Leggo la notizia con sorpresa ma anche con l'amara constatazione di come, ancora una volta, non vi sia una reale volontà di creare un clima armonioso e costruttivo basato sul dialogo, sul confronto, anche duro, tra le diverse posizioni politiche, sulla ricerca delle migliori soluzioni ai problemi più cogenti posti dai cittadini».
«Mi accorgo, invece - prosegue la replica di Ruggiero - come il focus venga artatamente spostato su meri cavilli burocratici, investendo gli organi sovraordinati di falsi problemi, svilendo il "buono che c'è" nella Città di Terlizzi.
Per far ciò si omette di riportare le parole del primo cittadino, presentatore della richiesta, con le quali viene esplicitato che il termine dei venti giorni non era assolutamente tassativo (oggi siamo al ventunesimo giorno) e che la richiesta di Consiglio Comunale monotematico fosse un'eventualità e non un obbligo. Questo perché un buon amministratore non perde mai di vista la oculata gestione della res pubblica e non dimentica, quindi, che ogni seduta di Consiglio Comunale ha un costo».
«Strumentalmente, altresì, i ricorrenti al Prefetto dimenticano che giorni fa è stata convocata, per le ore 12,30 di oggi, la Commissione Affari Istituzionali, organo deputato all'organizzazione dei lavori del Consiglio Comunale, dove certamente verranno definiti termini e modalità delle prossime sedute, ivi compresa quella in questione. Per formazione personale, però, ritengo che la mia azione resti sempre perfettibile e, dunque, mi chiedo e chiedo a tutti quale possa essere, al di là della effimera notorietà sui social network dell'azione posta in atto, la reale utilità di ricorrere al Prefetto anziché richiedere, gli stessi consiglieri, una seduta monotematica urgente sullo stesso argomento».