Cronaca
Faida nel Salento: la targa dell'auto usata dal killer rubata a Terlizzi
All'Audi condotta da un 24enne, arrestato dai Carabinieri, era stata sostituita la targa con un’altra sottratta da un’auto a Terlizzi
Terlizzi - lunedì 18 novembre 2019
10.50
Le indagini per risalire al presunto autore del tentato omicidio del 28enne Antonio Amin Afendi, avvenuto il 25 novembre scorso a Casarano, sono partite subito. I Carabinieri, grazie a vari accertamenti tecnologici, sono riusciti a risalire all'auto, ma soprattutto a ricostruire l'accaduto e il volto di chi ha sparato.
I militari hanno così arrestato Giuseppe Moscara, 24enne del posto, incastrato dai fotogrammi estratti da un impianto di videosorveglianza di un supermercato: dalle immagini si nota l'auto utilizzata dal killer, un'Audi risultata rubata e con una targa oggetto di furto a Terlizzi, sopraggiungere in via Manzoni. Il 25 ottobre Afendi era a bordo della sua Golf quando venne raggiunto da una raffica di proiettili: il 28enne, che rimase ferito, trovò riparo in casa della convivente.
A distanza di poche settimane, il presunto killer è stato incastrato da una telecamera: dalle immagini estrapolate si vede un'Audi che si affianca alla Golf dove si trovava Afendi. Dalla prima auto vengono sparati i primi colpi, mentre Afendi guadagna l'uscita aprendo lo sportello destro della Golf, per ripararsi davanti alla ruota anteriore del mezzo fino al termine della raffica, momento in cui riesce a darsi alla fuga nell'oscurità mentre il killer è intento a ricaricare l'arma.
Le telecamere hanno ripreso anche la fuga finale del sicario (l'agguato sembrerebbe inquadrasi in dinamiche di armi e sostanze stupefacenti, il motivo di questa nuova faida a Casarano, nda), che si è dileguato a bordo dell'Audi, ritrovata poco dopo in fiamme a Cavallino, a breve distanza dal centro commerciale. L'auto e la sua targa sono risultate poi rubate (la prima, avente originariamente targa svizzera, lo scorso giugno a Lido Marini; l'altra a Terlizzi).
Moscara, che risponde anche di ricettazione, perché per compiere il delitto avrebbe impiegato un Audi rubata a Lido Marini, sostituendone la targa con un'altra di una vettura rubata a Terlizzi, è stato trasferito nel carcere di Lecce, visti i gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Tutta l'attività che ha portato al fermo è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce.
Chiaro che ora il lavoro degli inquirenti proseguirà proprio da Terlizzi, a oltre 240 chilometri di distanza, per cercare di capire chi e quando ha preso quella targa, magari utilizzando anche in questo caso le immagini di videosorveglianza delle telecamere di sicurezza cittadine.
I militari hanno così arrestato Giuseppe Moscara, 24enne del posto, incastrato dai fotogrammi estratti da un impianto di videosorveglianza di un supermercato: dalle immagini si nota l'auto utilizzata dal killer, un'Audi risultata rubata e con una targa oggetto di furto a Terlizzi, sopraggiungere in via Manzoni. Il 25 ottobre Afendi era a bordo della sua Golf quando venne raggiunto da una raffica di proiettili: il 28enne, che rimase ferito, trovò riparo in casa della convivente.
A distanza di poche settimane, il presunto killer è stato incastrato da una telecamera: dalle immagini estrapolate si vede un'Audi che si affianca alla Golf dove si trovava Afendi. Dalla prima auto vengono sparati i primi colpi, mentre Afendi guadagna l'uscita aprendo lo sportello destro della Golf, per ripararsi davanti alla ruota anteriore del mezzo fino al termine della raffica, momento in cui riesce a darsi alla fuga nell'oscurità mentre il killer è intento a ricaricare l'arma.
Le telecamere hanno ripreso anche la fuga finale del sicario (l'agguato sembrerebbe inquadrasi in dinamiche di armi e sostanze stupefacenti, il motivo di questa nuova faida a Casarano, nda), che si è dileguato a bordo dell'Audi, ritrovata poco dopo in fiamme a Cavallino, a breve distanza dal centro commerciale. L'auto e la sua targa sono risultate poi rubate (la prima, avente originariamente targa svizzera, lo scorso giugno a Lido Marini; l'altra a Terlizzi).
Moscara, che risponde anche di ricettazione, perché per compiere il delitto avrebbe impiegato un Audi rubata a Lido Marini, sostituendone la targa con un'altra di una vettura rubata a Terlizzi, è stato trasferito nel carcere di Lecce, visti i gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Tutta l'attività che ha portato al fermo è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce.
Chiaro che ora il lavoro degli inquirenti proseguirà proprio da Terlizzi, a oltre 240 chilometri di distanza, per cercare di capire chi e quando ha preso quella targa, magari utilizzando anche in questo caso le immagini di videosorveglianza delle telecamere di sicurezza cittadine.