Economia
Festa della mamma e floricoltura, Terlizzi tra le prime in Puglia
L'analisi di Coldiretti sull'andamento del mercato
Terlizzi - domenica 13 maggio 2018
18.28
E' irrinunciabile in occasione della Festa della mamma regalare fiori, dai bouquet di calle, rose, azalee, orchidee e fiori di campo, alla variante pugliese dei fiori eduli, i fiori che si mangiano, usati in cucina per la preparazione di ricette gustose e colorate, secondo una indagine di Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica e tra gli Agrichef impegnati ai fornelli per la ricorrenza della seconda domenica di maggio.
"Acquistare un fiore a chilometro 0, rigorosamente 'Made in Puglia', sia che si tratti di prodotti per ornamento che da mangiare, significa anche fare una scelta responsabile che salva il clima dall'inquinamento determinato dalle emissioni di gas serra dovute ai lunghi trasporti che devono subire prodotti importati spesso da Paesi lontani, in cui tra l'altro non sono rispettati i principi base della protezione sociale del lavoro", dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. I fiori di importazione – segnala Coldiretti Puglia - rappresentano fino al 60 per cento dell'offerta nazionale totale e, attraverso triangolazioni commerciali che hanno come crocevia l'Olanda, arrivano da paesi extracomunitari come Thailandia, Brasile, Perù o per le rose dal Kenia. "Un viaggio che ha inizio nelle grandi aziende gestite da multinazionali – conclude Cantele - dove sono denunciati trattamenti brutali contro i lavoratori e continua attraverso un percorso di migliaia di chilometri con l'inutile emissione di gas a effetto serra a danno del clima".
Dalla begonia alla borragine, dalla calendula al garofano, dal geranio alla lavanda e alla salvia dei prati, fino al più noto dei fiori eduli, la rosa, dove la sua funzione non è, però, solo decorativa, perché la sua essenza è ampiamente utilizzata in pasticcera, mentre, invece, i suoi petali hanno un sapore lievemente piccante e si prestano molto bene a insaporire secondi a base di carne. Tra le ricette più apprezzate, gli Agrichef di Campagna Amica segnalano il risotto ai petali di rosa, la frittata ai fiori di zucca, la zuppa di margherite e anche la misticanza.
"Il comparto dei fiori e delle piante ornamentali ha raggiunto in Puglia i 185 milioni di euro di valore – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - con un incidenza dell'11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale e un numero di fiori recisi ragguardevole, pari a 755.915 pezzi. Per il vivaismo la Puglia è una regione dalle forti potenzialità con i due distretti importanti e rinomati di Terlizzi, Leverano e Taviano, tanto da contribuire in misura rilevante, negli ultimi dieci anni, alla crescita del comparto nel Mezzogiorno".
Coldiretti Puglia raccomanda per il consumo di fiori eduli che vengano acquistati da aziende agricole che producono fiori commestibili, di non utilizzare fiori colti per strada o nei giardini pubblici e di mangiare solo i petali.
"Acquistare un fiore a chilometro 0, rigorosamente 'Made in Puglia', sia che si tratti di prodotti per ornamento che da mangiare, significa anche fare una scelta responsabile che salva il clima dall'inquinamento determinato dalle emissioni di gas serra dovute ai lunghi trasporti che devono subire prodotti importati spesso da Paesi lontani, in cui tra l'altro non sono rispettati i principi base della protezione sociale del lavoro", dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. I fiori di importazione – segnala Coldiretti Puglia - rappresentano fino al 60 per cento dell'offerta nazionale totale e, attraverso triangolazioni commerciali che hanno come crocevia l'Olanda, arrivano da paesi extracomunitari come Thailandia, Brasile, Perù o per le rose dal Kenia. "Un viaggio che ha inizio nelle grandi aziende gestite da multinazionali – conclude Cantele - dove sono denunciati trattamenti brutali contro i lavoratori e continua attraverso un percorso di migliaia di chilometri con l'inutile emissione di gas a effetto serra a danno del clima".
Dalla begonia alla borragine, dalla calendula al garofano, dal geranio alla lavanda e alla salvia dei prati, fino al più noto dei fiori eduli, la rosa, dove la sua funzione non è, però, solo decorativa, perché la sua essenza è ampiamente utilizzata in pasticcera, mentre, invece, i suoi petali hanno un sapore lievemente piccante e si prestano molto bene a insaporire secondi a base di carne. Tra le ricette più apprezzate, gli Agrichef di Campagna Amica segnalano il risotto ai petali di rosa, la frittata ai fiori di zucca, la zuppa di margherite e anche la misticanza.
"Il comparto dei fiori e delle piante ornamentali ha raggiunto in Puglia i 185 milioni di euro di valore – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - con un incidenza dell'11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale e un numero di fiori recisi ragguardevole, pari a 755.915 pezzi. Per il vivaismo la Puglia è una regione dalle forti potenzialità con i due distretti importanti e rinomati di Terlizzi, Leverano e Taviano, tanto da contribuire in misura rilevante, negli ultimi dieci anni, alla crescita del comparto nel Mezzogiorno".
Coldiretti Puglia raccomanda per il consumo di fiori eduli che vengano acquistati da aziende agricole che producono fiori commestibili, di non utilizzare fiori colti per strada o nei giardini pubblici e di mangiare solo i petali.