
Eventi e cultura
Festival "Contaminazioni", si parte
Al Mat prima giornata di incontri e rassegne
Terlizzi - martedì 26 settembre 2017
7.18
Dibattiti, mostre fotografiche, workshop, residenze artistiche, proiezioni, concerti, spettacoli teatrali e incontri con l'autore. Tutto questo è "Contaminazioni – Buone pratiche di invasione" un festival culturale dedicato all'interculturalità che si terrà presso il laboratorio urbano Mat laboratorio urbano di Terlizzi dal 26 al 29 settembre. L'iniziativa è promossa dal Collettivo Zebù, con la collaborazione del Presidio del libro – Terlizzi e di numerosi partner locali e nazionali. Obiettivo: «Trovare un un modo per superare il clima di disinformazione che spesso alimenta la paura del diverso, dell'altro e dell'altrove» spiegano i promotori.
Ecco il programma della giornata di oggi a partire dalle 18.30 al MAT laboratorio urbano.
I become a citizen - workshop di serigrafia a cura di Zebù label
L' integrazione è una delle sfide su cui si gioca il futuro di ognuno di noi. Rispetto a tale tema si possono dare risposte di diversa qualità e diversa efficacia, ma l'esigenza di facilitare l'inserimento e la valorizzazione degli immigrati nella nostra società deve passare necessariamente attraverso l'integrazione culturale e la conoscenza reciproca, salvaguardando i tratti specifici dell'identità di ciascuno e favorendo il riconoscimento ed il rispetto dell' "altro".
I become a citizen vuole essere un progetto, una strategia, che favorisce l'incontro ed il dialogo tra persone che appartengono ad universi culturali diversi, nel tentativo di rendere effettivi i percorsi d'integrazione e di interculturalità. Attraverso il racconto e la rappresentazione grafica contenente una serie di elementi narrativi frutto delle molteplici esperienze, della tradizione culturale di ciascuno, realizzeremo stampe serigrafica su maglia e poster che successivamente verranno messi in mostra e in vendita durante un evento organizzato per l'occasione.
Incontro con l'autore: "Ma quale paradiso?" di Francesca Borri a cura di Presidio del Libro –Terlizzi
Tutti conosciamo qualcuno che è stato alle Maldive. Ma quanti di noi sanno che si tratta di un paese musulmano? E che sono il paese con il più alto numero pro capite di "foreign fighters"? Alle Maldive tutti conoscono qualcuno che è stato in Siria. Nonostante la pretesa universalità del «califfato», i jihadisti sono molto influenzati dai contesti nazionali. Nella scelta di arruolarsi l'emarginazione economica e sociale spesso ha un ruolo più decisivo della religione. Icona del turismo di lusso, sinonimo di paradiso, le Maldive sono in realtà tra le isole più inospitali del pianeta. La popolazione è concentrata nella capitale, Male, una delle città più sovraffollate al mondo, preda di povertà, criminalità, eroina. Dal turismo arrivano miliardi di dollari, che finiscono a una manciata di imprenditori vicini al governo, che non tollera alcun dissenso. In questo reportage non parlano solo i jihadisti. Parlano i loro fratelli, i loro amici. Che anche se non condividono le loro ragioni, non li contrastano, perché non si sentono parte del mondo contro cui combattono. I jihadisti, alle Maldive, non sono degli squilibrati. Sono i nostri autisti e camerieri.
Talk: Incontro con Paolo Andolina – combattente resistenza curda
Paolo Andolina Pachino, 26enne siciliano, ha combattuto nelle Unità di difesa del popolo delle Ypg contro i miliziani dell'Isis. Tornato da qualche tempo in Italia dopo aver trascorso diversi mesi sul fronte in Rojava, ha partecipato alle operazioni di liberazione a Manbij e di avvicinamento a Raqqa, Capitale dello Stato Islamico in Siria. "Sono pronto anche a morire ma so che sto combattendo dalla parte giusta della storia"
Proiezione: "Io sto con la sposa" di Gabriele del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry
Un poeta palestinese e un giornalista italiano aiutano cinque profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Coinvolgendo allora anche una giovane ragazza siriana con passaporto tedesco il gruppo inscena un corteo nuziale, visto che "nessuno oserebbe mai fermare un corteo nuziale". E così, durante il viaggio di quattro giorni tra Milano e Stoccolma, passando per la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, i protagonisti raccontano le loro storie e i loro sogni sperando soprattutto in un futuro senza più né guerre né frontiere.
Ecco il programma della giornata di oggi a partire dalle 18.30 al MAT laboratorio urbano.
I become a citizen - workshop di serigrafia a cura di Zebù label
L' integrazione è una delle sfide su cui si gioca il futuro di ognuno di noi. Rispetto a tale tema si possono dare risposte di diversa qualità e diversa efficacia, ma l'esigenza di facilitare l'inserimento e la valorizzazione degli immigrati nella nostra società deve passare necessariamente attraverso l'integrazione culturale e la conoscenza reciproca, salvaguardando i tratti specifici dell'identità di ciascuno e favorendo il riconoscimento ed il rispetto dell' "altro".
I become a citizen vuole essere un progetto, una strategia, che favorisce l'incontro ed il dialogo tra persone che appartengono ad universi culturali diversi, nel tentativo di rendere effettivi i percorsi d'integrazione e di interculturalità. Attraverso il racconto e la rappresentazione grafica contenente una serie di elementi narrativi frutto delle molteplici esperienze, della tradizione culturale di ciascuno, realizzeremo stampe serigrafica su maglia e poster che successivamente verranno messi in mostra e in vendita durante un evento organizzato per l'occasione.
Incontro con l'autore: "Ma quale paradiso?" di Francesca Borri a cura di Presidio del Libro –Terlizzi
Tutti conosciamo qualcuno che è stato alle Maldive. Ma quanti di noi sanno che si tratta di un paese musulmano? E che sono il paese con il più alto numero pro capite di "foreign fighters"? Alle Maldive tutti conoscono qualcuno che è stato in Siria. Nonostante la pretesa universalità del «califfato», i jihadisti sono molto influenzati dai contesti nazionali. Nella scelta di arruolarsi l'emarginazione economica e sociale spesso ha un ruolo più decisivo della religione. Icona del turismo di lusso, sinonimo di paradiso, le Maldive sono in realtà tra le isole più inospitali del pianeta. La popolazione è concentrata nella capitale, Male, una delle città più sovraffollate al mondo, preda di povertà, criminalità, eroina. Dal turismo arrivano miliardi di dollari, che finiscono a una manciata di imprenditori vicini al governo, che non tollera alcun dissenso. In questo reportage non parlano solo i jihadisti. Parlano i loro fratelli, i loro amici. Che anche se non condividono le loro ragioni, non li contrastano, perché non si sentono parte del mondo contro cui combattono. I jihadisti, alle Maldive, non sono degli squilibrati. Sono i nostri autisti e camerieri.
Talk: Incontro con Paolo Andolina – combattente resistenza curda
Paolo Andolina Pachino, 26enne siciliano, ha combattuto nelle Unità di difesa del popolo delle Ypg contro i miliziani dell'Isis. Tornato da qualche tempo in Italia dopo aver trascorso diversi mesi sul fronte in Rojava, ha partecipato alle operazioni di liberazione a Manbij e di avvicinamento a Raqqa, Capitale dello Stato Islamico in Siria. "Sono pronto anche a morire ma so che sto combattendo dalla parte giusta della storia"
Proiezione: "Io sto con la sposa" di Gabriele del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry
Un poeta palestinese e un giornalista italiano aiutano cinque profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Coinvolgendo allora anche una giovane ragazza siriana con passaporto tedesco il gruppo inscena un corteo nuziale, visto che "nessuno oserebbe mai fermare un corteo nuziale". E così, durante il viaggio di quattro giorni tra Milano e Stoccolma, passando per la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, i protagonisti raccontano le loro storie e i loro sogni sperando soprattutto in un futuro senza più né guerre né frontiere.