
Attualità
Fine anno scolastico: il sindaco Gemmato scrive agli studenti
Lettera aperta del primo cittadino alla comunità scolastica
Terlizzi - venerdì 12 giugno 2020
12.41
Vi riportiamo integralmente la lettera aperta del primo cittadino, Ninni Gemmato, agli studenti terlizzesi che stanno concludendo in queste ore un anno scolastico oltremodo travagliato e che difficilmente dimenticheranno.
«Cari ragazzi, termina un anno scolastico surreale e inedito che ricorderete e ricorderemo per sempre.
Gli esami di fine anno sono gli ultimi momenti di un anno scolastico straordinario, per certi versi drammatico e speriamo irripetibile. Abbiamo trasformato le nostre case in aule di scuola, sostituito i banchi con finestre aperte sugli schermi dei computer, scambiato i colori dei libri con il bianco e nero delle fotocopie, risposto alle interrogazioni con il sottofondo dei rumori delle nostre abitazioni. Eppure, questa storia ci ha insegnato a non smarrire mai i nostri punti di riferimento educativi, ci ha insegnato che non si può mettere in quarantena il desiderio di cultura, di apprendimento e di crescita che ci rendono persone e cittadini migliori.
Ed è per questo che desidero oggi ringraziarvi. Ringrazio inoltre i vostri genitori che hanno dovuto e saputo stare al vostro fianco nonostante le altre mille difficoltà da affrontare. Ringrazio in particolar modo i vostri docenti, le maestre e i maestri, le professoresse e i professori, le dirigenti e i dirigenti scolastici perché anche quando non siete andati a scuola, loro sono rimasti i muri maestri della vostra scuola.
A settembre dello scorso anno, all'inizio dell'anno scolastico, quando il dramma che ci aspettava era qualcosa di inimmaginabile, vi avevo invitato a vivere la scuola con allegria e a considerare i vostri insegnanti come un riferimento sicuro. Quell'invito oggi resta più attuale che mai. Godetevi queste vacanze, respirate a pieni polmoni il vostro tempo libero, ma siate sempre prudenti, abbiate sempre cura di voi stessi e delle persone che vi stanno accanto. È probabile che gli spazi fisici non torneranno subito quelli di prima, probabilmente ci saranno altri sacrifici da sopportare, ma le relazioni e il desiderio di imparare saranno gli stessi di sempre.
L'emergenza epidemiologica, i cui strascichi ci portiamo ancora dietro, ci ha messo a dura prova e — oggi possiamo dirlo — l'esame è superato. La pandemia non ci ha fermato e non potrà fermarci».
Ninni Gemmato
«Cari ragazzi, termina un anno scolastico surreale e inedito che ricorderete e ricorderemo per sempre.
Gli esami di fine anno sono gli ultimi momenti di un anno scolastico straordinario, per certi versi drammatico e speriamo irripetibile. Abbiamo trasformato le nostre case in aule di scuola, sostituito i banchi con finestre aperte sugli schermi dei computer, scambiato i colori dei libri con il bianco e nero delle fotocopie, risposto alle interrogazioni con il sottofondo dei rumori delle nostre abitazioni. Eppure, questa storia ci ha insegnato a non smarrire mai i nostri punti di riferimento educativi, ci ha insegnato che non si può mettere in quarantena il desiderio di cultura, di apprendimento e di crescita che ci rendono persone e cittadini migliori.
Ed è per questo che desidero oggi ringraziarvi. Ringrazio inoltre i vostri genitori che hanno dovuto e saputo stare al vostro fianco nonostante le altre mille difficoltà da affrontare. Ringrazio in particolar modo i vostri docenti, le maestre e i maestri, le professoresse e i professori, le dirigenti e i dirigenti scolastici perché anche quando non siete andati a scuola, loro sono rimasti i muri maestri della vostra scuola.
A settembre dello scorso anno, all'inizio dell'anno scolastico, quando il dramma che ci aspettava era qualcosa di inimmaginabile, vi avevo invitato a vivere la scuola con allegria e a considerare i vostri insegnanti come un riferimento sicuro. Quell'invito oggi resta più attuale che mai. Godetevi queste vacanze, respirate a pieni polmoni il vostro tempo libero, ma siate sempre prudenti, abbiate sempre cura di voi stessi e delle persone che vi stanno accanto. È probabile che gli spazi fisici non torneranno subito quelli di prima, probabilmente ci saranno altri sacrifici da sopportare, ma le relazioni e il desiderio di imparare saranno gli stessi di sempre.
L'emergenza epidemiologica, i cui strascichi ci portiamo ancora dietro, ci ha messo a dura prova e — oggi possiamo dirlo — l'esame è superato. La pandemia non ci ha fermato e non potrà fermarci».
Ninni Gemmato