
Attualità
"Migrazione dei rifiuti", ecco l'altra faccia della raccolta porta a porta
Reportage fotografico nelle varie zone del paese in cui non ha ancora avuto inizio la differenziata
Terlizzi - lunedì 14 marzo 2016
7.52
Sembra proprio che la raccolta differenziata porta a porta faccia fatica ad ingranare a Terlizzi: i residenti di alcuni quartieri hanno iniziato già da giorni a lasciare il mastello accanto al portone di casa, ma non tutti si prodigano per fare sul serio. E sono ancora tanti quelli che preferiscono andare a conferire i propri rifiuti nelle zone in cui ancora non è scattata la raccolta porta a porta. Il risultato: di giorno e di notte i bidoni della spazzature straripano di buste di immondizia di qualsiasi genere.
Il fenomeno si chiama "migrazione dei rifiuti". TerlizziViva ha fatto un giro di ricognizione partendo dal centro del paese: su Corso Garibaldi ci sono ben tre punti di raccolta, inclusi i vecchi bidoni adibiti alla raccolta del vetro, della carta e della plastica: stracolmi di buste e cartoni, al punto che non riescono più a chiudersi. Non certo una bella accoglienza per una strada trafficata lungo la quale transitano auto provenienti dai paesi limitrofi e pullman che collegano Terlizzi a Ruvo e Molfetta.
Corso Dante non è da meno: stesso spettacolo si presenta a pochi metri dai bar e i locali della città che attirano visitatori da fuori. In Viale dei Garofani, di fronte ad una pizzeria, ecco cumuli di sacchetti colorati si accumulano sparpagliati per terra. La situazione è insostenibile anche per chi vive in queste zone: in Via Adige il cassonetto della carta sembra quasi scomparso tra tutti i cartoni che lo circondano e, nel frattempo, i gatti randagi si divertono a saltellare tra un contenitore e l'altro alla ricerca di qualcosa da mangiare. La mancanza di igiene potrebbe comportare seri pericoli, specialmente in quelle vie del paese più frequentate dai bambini, nelle quali la situazione non è differente. Via Piave, ad esempio, all'altezza delle giostrine di Piazza Pio XXI parla da sé; stessa cosa per i cassonetti nei pressi della scuola media "Gesmundo-Moro Fiore". Ogni giorno bambini e ragazzi di ogni età si trovano a contatto con questa situazione orribile alla vista (e all'olfatto).
Al termine di questo percorso un dubbio rimane: cosa accadrà quando tutti i bidoni della spazzatura saranno rimossi dal paese?
Il fenomeno si chiama "migrazione dei rifiuti". TerlizziViva ha fatto un giro di ricognizione partendo dal centro del paese: su Corso Garibaldi ci sono ben tre punti di raccolta, inclusi i vecchi bidoni adibiti alla raccolta del vetro, della carta e della plastica: stracolmi di buste e cartoni, al punto che non riescono più a chiudersi. Non certo una bella accoglienza per una strada trafficata lungo la quale transitano auto provenienti dai paesi limitrofi e pullman che collegano Terlizzi a Ruvo e Molfetta.
Corso Dante non è da meno: stesso spettacolo si presenta a pochi metri dai bar e i locali della città che attirano visitatori da fuori. In Viale dei Garofani, di fronte ad una pizzeria, ecco cumuli di sacchetti colorati si accumulano sparpagliati per terra. La situazione è insostenibile anche per chi vive in queste zone: in Via Adige il cassonetto della carta sembra quasi scomparso tra tutti i cartoni che lo circondano e, nel frattempo, i gatti randagi si divertono a saltellare tra un contenitore e l'altro alla ricerca di qualcosa da mangiare. La mancanza di igiene potrebbe comportare seri pericoli, specialmente in quelle vie del paese più frequentate dai bambini, nelle quali la situazione non è differente. Via Piave, ad esempio, all'altezza delle giostrine di Piazza Pio XXI parla da sé; stessa cosa per i cassonetti nei pressi della scuola media "Gesmundo-Moro Fiore". Ogni giorno bambini e ragazzi di ogni età si trovano a contatto con questa situazione orribile alla vista (e all'olfatto).
Al termine di questo percorso un dubbio rimane: cosa accadrà quando tutti i bidoni della spazzatura saranno rimossi dal paese?