Politica
Francesca Galizia (M5S): «Necessario ridurre gap territoriale per asili nido»
La deputata eletta nel collegio di Terlizzi chiede massima attenzione sui bandi del PNRR
Terlizzi - domenica 24 ottobre 2021
«Chiediamo che nei prossimi bandi per l'assegnazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per i servizi della prima infanzia, l'attenzione del Governo sia sempre massima affinché quelle risorse contribuiscano effettivamente a ridurre i divari territoriali esistenti, aiutando maggiormente le aree più svantaggiate». Lo dichiara Francesca Galizia, deputata del MoVimento 5 Stelle che oggi ha rivolto al Governo un'interpellanza urgente sul tema.
«Fa molto piacere - prosegue - sapere che il 45% dei 700 milioni di euro già distribuiti sia andato al Sud Italia. Eppure, come diversi giornali hanno riportato recentemente, il rischio è che le scuole di alcuni piccoli Comuni, soprattutto del Sud, siano penalizzate a causa dell'assegnazione di un punteggio aggiuntivo crescente in base ai cofinanziamenti».
«I servizi educativi per la prima infanzia, in particolare gli asili nido, sono servizi essenziali per le famiglie italiane così come per ridurre le disuguaglianze territoriali, il divario di genere, la povertà educativa. Purtroppo, però, in Italia il rapporto tra posti disponibili negli asili nido e il numero di bambini di età compresa tra 0 e 2 anni si attesta oggi in media al 25,5 per cento, con forti divari territoriali, ovvero 7,5 punti percentuali al di sotto dell'obiettivo europeo del 33 per cento e 9,6 punti percentuali al di sotto della media europea. Ecco perché il PNRR rappresenta un'occasione unica per il potenziamento dell'offerta dei servizi per la prima infanzia e il riequilibrio territoriale: bisogna fare di tutto, Comuni compresi, per non mancarla», conclude Galizia.
«Fa molto piacere - prosegue - sapere che il 45% dei 700 milioni di euro già distribuiti sia andato al Sud Italia. Eppure, come diversi giornali hanno riportato recentemente, il rischio è che le scuole di alcuni piccoli Comuni, soprattutto del Sud, siano penalizzate a causa dell'assegnazione di un punteggio aggiuntivo crescente in base ai cofinanziamenti».
«I servizi educativi per la prima infanzia, in particolare gli asili nido, sono servizi essenziali per le famiglie italiane così come per ridurre le disuguaglianze territoriali, il divario di genere, la povertà educativa. Purtroppo, però, in Italia il rapporto tra posti disponibili negli asili nido e il numero di bambini di età compresa tra 0 e 2 anni si attesta oggi in media al 25,5 per cento, con forti divari territoriali, ovvero 7,5 punti percentuali al di sotto dell'obiettivo europeo del 33 per cento e 9,6 punti percentuali al di sotto della media europea. Ecco perché il PNRR rappresenta un'occasione unica per il potenziamento dell'offerta dei servizi per la prima infanzia e il riequilibrio territoriale: bisogna fare di tutto, Comuni compresi, per non mancarla», conclude Galizia.