Cronaca
Fuori pericolo le spiagge "dei terlizzesi". Rimosso ordigno alla Trincea
Abrogata l'ordinanza di interdizione dell'area sul lungomare Marina Italiana di Giovinazzo
Terlizzi - sabato 1 agosto 2020
13.21
Dopo la segnalazione dei giorni scorsi, ieri, 31 luglio, gli uomini della Marina Militare del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Taranto hanno rimosso l'ordigno bellico avvistato a 20 metri dalla costa di Ponente, a Giovinazzo, con una profondità pari a 5 metri, in località Trincea, sul lungomare Marina Italiana, in genere spiagge molto frequentate dai terlizzesi.
A comunicarlo è proprio la Capitaneria di Porto di Molfetta che, con l'ordinanza n. 37/2020, ha provveduto ad abrogare l'ordinanza n. 36/2020 con cui, a seguito del ritrovamento di un presunto ordigno bellico nelle acque antistanti la Trincea, a Giovinazzo, aveva interdetto, nell'area interessata, la balneazione, le attività di immersione, la pesca, la navigazione, lo stazionamento, l'ancoraggio ed ogni altra attività connessa con i pubblici usi del mare.
Le operazioni sono state portate avanti seguendo i protocolli di sicurezza e sono stati completati in una mattinata dagli uomini della Marina Militare, coadiuvati a terra dal personale della Capitaneria di Porto di Molfetta, dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale. L'area è pertanto nuovamente balneabile e vi si potrà tornare a praticare la balneazione, la pesca e la navigazione di piccoli natanti lungo la costa a nord di Giovinazzo.
«Con la rimozione del presunto ordigno è finita l'emergenza e, quindi i presupposti per il mantenimento dell'ordinanza di interdizione», dice la Capitaneria di Porto, che ha pertanto abrogato l'ordinanza n. 37/2020 con cui si interdiceva lo specchio acqueo circostante al luogo del ritrovamento.
A comunicarlo è proprio la Capitaneria di Porto di Molfetta che, con l'ordinanza n. 37/2020, ha provveduto ad abrogare l'ordinanza n. 36/2020 con cui, a seguito del ritrovamento di un presunto ordigno bellico nelle acque antistanti la Trincea, a Giovinazzo, aveva interdetto, nell'area interessata, la balneazione, le attività di immersione, la pesca, la navigazione, lo stazionamento, l'ancoraggio ed ogni altra attività connessa con i pubblici usi del mare.
Le operazioni sono state portate avanti seguendo i protocolli di sicurezza e sono stati completati in una mattinata dagli uomini della Marina Militare, coadiuvati a terra dal personale della Capitaneria di Porto di Molfetta, dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale. L'area è pertanto nuovamente balneabile e vi si potrà tornare a praticare la balneazione, la pesca e la navigazione di piccoli natanti lungo la costa a nord di Giovinazzo.
«Con la rimozione del presunto ordigno è finita l'emergenza e, quindi i presupposti per il mantenimento dell'ordinanza di interdizione», dice la Capitaneria di Porto, che ha pertanto abrogato l'ordinanza n. 37/2020 con cui si interdiceva lo specchio acqueo circostante al luogo del ritrovamento.