Cronaca
Gemmato: «A Terlizzi non c'è spazio per la violenza e la criminalità»
La presa di posizione del primo cittadino dopo gli spiacevoli fatti dei giorni scorsi
Terlizzi - sabato 14 settembre 2019
«Sono estremamente preoccupato per quanto accaduto nei giorni scorsi sul territorio cittadino: a Terlizzi non ci deve essere nessuno spazio per la violenza e per la criminalità».
È netto il Sindaco Ninni Gemmato, che ha voluto con una nota stigmatizzare e contemporaneamente accendere ulteriormente i riflettori su quanto accaduto nella città dei fiori a distanza di poche ore. Dapprima l'aggressione verbale e fisica subita da un nostro collaboratore per un articolo, apparso sulle nostre pagine ma anche sui media regionali, che egli non aveva scritto e che era un sacrosanto diritto di cronaca di una testata giornalistica.
A quell'episodio avevano fatto seguito la reazioni di movimenti come Città Civile, che aveva, dai suoi canali social, espresso per prima solidarietà alla nostra redazione, e poi di associazioni come Libera Terlizzi, presidio di legalità.
Poi due aggressioni violente nel centro cittadino che hanno lasciato di stucco la parte sana della comunità terlizzese e che hanno prepotentemente portato alla ribalta uno stato latente di illegalità che tenta in qualche modo di farsi spazio in città.
«In questi ultimi anni - scrive Gemmato - grazie alla rivitalizzazione del centro storico, alla costante sinergia con la Prefettura e al prezioso lavoro delle forze dell'ordine, abbiamo avviato un processo di emancipazione della città all'insegna della serena convivenza civile. Il centro di Terlizzi oggi è luogo deputato a iniziative turistiche e percorsi culturali, luogo abitato da attività commerciali, bar e ristoranti. Tutto questo anche grazie a tanti giovani che si sono messi in gioco avviando un'attività imprenditoriale».
«Siamo una comunità sana - ribadisce il Sindaco -, non si può consentire a nessuno di compromettere queste grandi conquiste e l'immagine stessa di Terlizzi. Sono certo che le forze dell'ordine sapranno porre un argine a una eventuale recrudescenza della criminalità. Ho scritto una lettera al Prefetto di Bari per chiedere un potenziamento del presidio di sicurezza sul nostro territorio. Inoltre, nello spirito di una proficua collaborazione tra istituzioni, mi adopererò affinché l'implementazione del sistema di videosorveglianza avvenga nei tempi previsti», la sua promessa finale.
È netto il Sindaco Ninni Gemmato, che ha voluto con una nota stigmatizzare e contemporaneamente accendere ulteriormente i riflettori su quanto accaduto nella città dei fiori a distanza di poche ore. Dapprima l'aggressione verbale e fisica subita da un nostro collaboratore per un articolo, apparso sulle nostre pagine ma anche sui media regionali, che egli non aveva scritto e che era un sacrosanto diritto di cronaca di una testata giornalistica.
A quell'episodio avevano fatto seguito la reazioni di movimenti come Città Civile, che aveva, dai suoi canali social, espresso per prima solidarietà alla nostra redazione, e poi di associazioni come Libera Terlizzi, presidio di legalità.
Poi due aggressioni violente nel centro cittadino che hanno lasciato di stucco la parte sana della comunità terlizzese e che hanno prepotentemente portato alla ribalta uno stato latente di illegalità che tenta in qualche modo di farsi spazio in città.
«In questi ultimi anni - scrive Gemmato - grazie alla rivitalizzazione del centro storico, alla costante sinergia con la Prefettura e al prezioso lavoro delle forze dell'ordine, abbiamo avviato un processo di emancipazione della città all'insegna della serena convivenza civile. Il centro di Terlizzi oggi è luogo deputato a iniziative turistiche e percorsi culturali, luogo abitato da attività commerciali, bar e ristoranti. Tutto questo anche grazie a tanti giovani che si sono messi in gioco avviando un'attività imprenditoriale».
«Siamo una comunità sana - ribadisce il Sindaco -, non si può consentire a nessuno di compromettere queste grandi conquiste e l'immagine stessa di Terlizzi. Sono certo che le forze dell'ordine sapranno porre un argine a una eventuale recrudescenza della criminalità. Ho scritto una lettera al Prefetto di Bari per chiedere un potenziamento del presidio di sicurezza sul nostro territorio. Inoltre, nello spirito di una proficua collaborazione tra istituzioni, mi adopererò affinché l'implementazione del sistema di videosorveglianza avvenga nei tempi previsti», la sua promessa finale.