Cronaca
Gemmato: «Preoccupa che qualcuno abbia lasciato indisturbato un proiettile dietro la porta del sindaco»
«Questa è una comunità sanissima. Respingiamo con forza, lanciando un messaggio di coesione delle istituzioni, questo becero tentativo di intimidazione»
Terlizzi - mercoledì 8 marzo 2017
«Questa è una comunità sanissima. Respingiamo con forza, lanciando un messaggio di coesione delle istituzioni, questo becero tentativo di intimidazione». Il sindaco Ninni Gemmato insiste nel difendere l'immagine di Terlizzi. Il proiettile affisso con nastro adesivo dietro la porta del suo ufficio comunale è il gesto di poche persone che non può inficiare l'immagine di una comunità che ha mostrato di avere i giusti anticorpi contro la criminalità organizzata.
Sull'origine del gesto c'è comunque cautela. «Non abbiamo idea di chi possa essere stato - ha detto Gemmato - ci affidiamo alle forze dell'ordine per le indagini. L'unica questione che ha animato il dibattito politico degli ultimi mesi, creando dissenso anche tra i cittadini, è quella legata al tema caldo della sanità, al riordino ospedaliero deciso dalla Regione e al futuro dell'ospedale di Terlizzi. Mi sento però di escludere - dice il sindaco - che questo atto intimidatorio sia collegato a quella vicenda, anche perchè non si tratta di decisioni di mia competenza, pur essendo sempre un sindaco la prima interfaccia dei cittadini per qualsiasi problema». «Questo gesto - ha insistito Gemmato - non ci intimidisce e anzi ci convince che stiamo agendo a tutela degli interessi collettivi».
Anche alla luce di questo episodio, Gemmato, che nel pomeriggio di ieri ha formalizzato la denuncia ai carabinieri, invita tutti ad abbassare i toni della polemica politica. Poi ha sottolineato la solidarietà bipartisan ricevuta, dai cittadini e dai rappresentanti politici di ogni partito, "che dà la misura - ha detto - della coesione di questa comunità". Gemmato non ha risparmiato, tuttavia, riflessioni sulla sicurezza e sulla accessibilità degli uffici pubblici. "Deve preoccuparci - ha detto - che una persona sia riuscita ad introdursi all'interno di uffici comunali aperti al pubblico e quotidianamente frequentati da dipendenti e cittadino, lasciando indisturbato un proiettile dietro la porta del sindaco». Nel pomeriggio la giunta comunale di Terlizzi ha approvato una delibera di solidarietà al sindaco "per scardinare l'illusione, negli autori dell'azione criminosa, che il timore e l'inerzia possano consentire zone di impunita' e rendere consueti metodi mafiosi di indirizzamento della gestione della cosa pubblica".
Sull'origine del gesto c'è comunque cautela. «Non abbiamo idea di chi possa essere stato - ha detto Gemmato - ci affidiamo alle forze dell'ordine per le indagini. L'unica questione che ha animato il dibattito politico degli ultimi mesi, creando dissenso anche tra i cittadini, è quella legata al tema caldo della sanità, al riordino ospedaliero deciso dalla Regione e al futuro dell'ospedale di Terlizzi. Mi sento però di escludere - dice il sindaco - che questo atto intimidatorio sia collegato a quella vicenda, anche perchè non si tratta di decisioni di mia competenza, pur essendo sempre un sindaco la prima interfaccia dei cittadini per qualsiasi problema». «Questo gesto - ha insistito Gemmato - non ci intimidisce e anzi ci convince che stiamo agendo a tutela degli interessi collettivi».
Anche alla luce di questo episodio, Gemmato, che nel pomeriggio di ieri ha formalizzato la denuncia ai carabinieri, invita tutti ad abbassare i toni della polemica politica. Poi ha sottolineato la solidarietà bipartisan ricevuta, dai cittadini e dai rappresentanti politici di ogni partito, "che dà la misura - ha detto - della coesione di questa comunità". Gemmato non ha risparmiato, tuttavia, riflessioni sulla sicurezza e sulla accessibilità degli uffici pubblici. "Deve preoccuparci - ha detto - che una persona sia riuscita ad introdursi all'interno di uffici comunali aperti al pubblico e quotidianamente frequentati da dipendenti e cittadino, lasciando indisturbato un proiettile dietro la porta del sindaco». Nel pomeriggio la giunta comunale di Terlizzi ha approvato una delibera di solidarietà al sindaco "per scardinare l'illusione, negli autori dell'azione criminosa, che il timore e l'inerzia possano consentire zone di impunita' e rendere consueti metodi mafiosi di indirizzamento della gestione della cosa pubblica".