Politica
Crisi di iscrizioni all'istituto De Gemmis, per Gemmato urgente un suo rilancio
La proposta è di un accorpamento con il polo liceale. Grassi non ci sta:«il Comune non è competente»
Terlizzi - mercoledì 29 novembre 2017
12.59
Il consiglio comunale ha dato il via libera l'altra sera al proposta di dimensionamento della rete scolastica. In particolare è stata approvata la proposta di accorpamento del polo liceale "Fiore-Sylos" con 'Istituto agrario "De Gemmis". «Un'unica dirigenza non potrà che valorizzare entrambi gli istituti», afferma il sindaco Ninni Gemmato che punta sulla complementarietà dei saperi e sull'ancoraggio di entrambe le scuole alle tradizioni del nostro paese.
IL SINDACO GEMMATO: E' URGENTE FARE QUALCOSA, ALTRIMENTI IL "DE GEMMIS" RISCHIA DI SCOMPARIRE
Attualmente non ci sono circostanze favorevoli per il De Gemmis (che già nel 2015 perse la dirigenza scolastica essendo accorpato a due scuole superiori di Bitonto), spiega il primo cittadino, dal momento che quest'anno non si è formata nemmeno una classe. Se il trend della riduzione della popolazione scolastica accennerà ad aumentare nei prossimi anni, l'istituto rischierà di scomparire. Un pericolo da scongiurare, dunque, che vede nell'accorpamento con il polo liceale un «progetto ambizioso». Non è campanilismo, assicura Gemmato rivolgendo un accorato invito a tutta l'amministrazione per rimettere in sesto un istituto scolastico che conta al suo interno ben tre indirizzi, l'agrario, l'elettrico e la moda.
Va soprattutto salvaguardata la vocazione floricola e olivicola del nostro territorio, incentivando la presenza dell'azienda agricola nelle immediate vicinanze di Villa San Giuliano, nonché creando un importante collegamento con l'università di Bari, offrendo così la possibilità agli studenti di proseguire gli studi dopo il diploma. «Penso - continua Gemmato - a meccanismi virtuosi di affiancamento tra scuola e attività del mercato dei fiori; progetti di alternanza scuola-lavoro all'interno delle aziende floricole locali; percorsi specialistici con l'Università di Bari. Altro che riduzioni degli iscritti, il De Gemmis in questo modo offrirebbe delle esperienze formative senza pari in Italia». L'attuale dirigente Giovanna Palmulli sta facendo un ottimo lavoro, precisa il sindaco, ma resta il fatto che oggi il «Volta-De Gemmis» di Bitonto è una realtà scolastica con circa 1.200 dei quali il 90 per cento sono provenienti da Bitonto: difficile in queste condizioni pensare a un rilancio legato al territorio.
LA DIRIGENTE DEL POLO LICEALE NON CI STA: TIPOLOGIE DI SCUOLE TROPPO DIVERSE
Gli ostacoli che, però, si frappongono alla realizzazione dell'accorpamento sono di carattere procedurale, poiché il comune ha competenza solo sulle scuole materne, elementari e medie. Per quelle superiori è necessario dapprima il vaglio della Città Metropolitana e poi quello della Regione. Questo però non spaventa Gemmato sul da farsi che chiede di rimanere uniti ponendo un unico interrogativo «Volete difendere il De Gemmis?».
Il sindaco tenta di superare anche le divergenze poste da Annamaria Allegretta, dirigente scolastico del polo liceale, emerse dal documento da lei prodotto letto durante l'assise cittadina. Laddove la dirigente afferma che nessuna interlocuzione è stata effettuata con la sua figura o gli organi collegiali scolastici, Gemmato risponde che d'ora in poi si renderà necessario «confrontarsi in ogni momento per allinearsi sulla posizione della stessa dirigente ovvero collaborare nel rispetto delle reciproche competenze».
Michele Grassi, insieme agli altri consiglieri del Partito Democratico, non ha partecipato al voto per l'approvazione del provvedimento rimarcando il fatto che si tratta di una materia in cui il comune non è competente e condividendo quanto espresso dall'Allegretta in merito ad un accorpamento che per deve legge avvenire «prioritariamente tra istituti di medesime tipologie». Ultimo appunto: è una «proposta bizzarra» quella di promuovere un liceo coreutico che tutt'al più deve avere indirizzo musicale.
Il primo cittadino risponde che proprio l'avverbio «prioritariamente» non esclude in maniera assoluta che le linee guida che separano i poli liceali da quelli tecnico-professionali possano essere riconsiderate in una nuova ottica. «Abbiamo un obbligo morale nei confronti di Gennaro De Gemmis che donò a Terlizzi Villa San Giuliano. Non dimentichiamo che con la partecipazione al bando regionale sulla Community Library stiamo tentando anche di costituire la biblioteca del fiore».
IL SINDACO GEMMATO: E' URGENTE FARE QUALCOSA, ALTRIMENTI IL "DE GEMMIS" RISCHIA DI SCOMPARIRE
Attualmente non ci sono circostanze favorevoli per il De Gemmis (che già nel 2015 perse la dirigenza scolastica essendo accorpato a due scuole superiori di Bitonto), spiega il primo cittadino, dal momento che quest'anno non si è formata nemmeno una classe. Se il trend della riduzione della popolazione scolastica accennerà ad aumentare nei prossimi anni, l'istituto rischierà di scomparire. Un pericolo da scongiurare, dunque, che vede nell'accorpamento con il polo liceale un «progetto ambizioso». Non è campanilismo, assicura Gemmato rivolgendo un accorato invito a tutta l'amministrazione per rimettere in sesto un istituto scolastico che conta al suo interno ben tre indirizzi, l'agrario, l'elettrico e la moda.
Va soprattutto salvaguardata la vocazione floricola e olivicola del nostro territorio, incentivando la presenza dell'azienda agricola nelle immediate vicinanze di Villa San Giuliano, nonché creando un importante collegamento con l'università di Bari, offrendo così la possibilità agli studenti di proseguire gli studi dopo il diploma. «Penso - continua Gemmato - a meccanismi virtuosi di affiancamento tra scuola e attività del mercato dei fiori; progetti di alternanza scuola-lavoro all'interno delle aziende floricole locali; percorsi specialistici con l'Università di Bari. Altro che riduzioni degli iscritti, il De Gemmis in questo modo offrirebbe delle esperienze formative senza pari in Italia». L'attuale dirigente Giovanna Palmulli sta facendo un ottimo lavoro, precisa il sindaco, ma resta il fatto che oggi il «Volta-De Gemmis» di Bitonto è una realtà scolastica con circa 1.200 dei quali il 90 per cento sono provenienti da Bitonto: difficile in queste condizioni pensare a un rilancio legato al territorio.
LA DIRIGENTE DEL POLO LICEALE NON CI STA: TIPOLOGIE DI SCUOLE TROPPO DIVERSE
Gli ostacoli che, però, si frappongono alla realizzazione dell'accorpamento sono di carattere procedurale, poiché il comune ha competenza solo sulle scuole materne, elementari e medie. Per quelle superiori è necessario dapprima il vaglio della Città Metropolitana e poi quello della Regione. Questo però non spaventa Gemmato sul da farsi che chiede di rimanere uniti ponendo un unico interrogativo «Volete difendere il De Gemmis?».
Il sindaco tenta di superare anche le divergenze poste da Annamaria Allegretta, dirigente scolastico del polo liceale, emerse dal documento da lei prodotto letto durante l'assise cittadina. Laddove la dirigente afferma che nessuna interlocuzione è stata effettuata con la sua figura o gli organi collegiali scolastici, Gemmato risponde che d'ora in poi si renderà necessario «confrontarsi in ogni momento per allinearsi sulla posizione della stessa dirigente ovvero collaborare nel rispetto delle reciproche competenze».
Michele Grassi, insieme agli altri consiglieri del Partito Democratico, non ha partecipato al voto per l'approvazione del provvedimento rimarcando il fatto che si tratta di una materia in cui il comune non è competente e condividendo quanto espresso dall'Allegretta in merito ad un accorpamento che per deve legge avvenire «prioritariamente tra istituti di medesime tipologie». Ultimo appunto: è una «proposta bizzarra» quella di promuovere un liceo coreutico che tutt'al più deve avere indirizzo musicale.
Il primo cittadino risponde che proprio l'avverbio «prioritariamente» non esclude in maniera assoluta che le linee guida che separano i poli liceali da quelli tecnico-professionali possano essere riconsiderate in una nuova ottica. «Abbiamo un obbligo morale nei confronti di Gennaro De Gemmis che donò a Terlizzi Villa San Giuliano. Non dimentichiamo che con la partecipazione al bando regionale sulla Community Library stiamo tentando anche di costituire la biblioteca del fiore».