
Religioni
A 300 anni dalla istituzione, oggi nel Seminario vivono 15 giovani da tutta la diocesi
Il vescovo Martella: «Alla comunità un appello a una maggiore partecipazione»
Terlizzi - sabato 7 febbraio 2015
8.01
Dopo l'inaugurazione dell'anno giubilare, lo scorso 29 novembre 2014, si celebra domenica 8 febbraio 2015 la Giornata del Seminario diocesano, a 300 anni dalla sua istituzione, avvenuta nel 1714 per volontà dell'allora vescovo Mons. Fabrizio Antonio Salerni.
Istituzione più che attiva, sul territorio, dal momento che il seminario di Molfetta vanta da sempre una notevole presenza di giovani che scelgono, con le loro famiglie, di condividere un percorso formativo diverso.
I 15 seminaristi che vivono oggi l'esperienza del seminario, 2 di scuola secondaria di I grado e 13 di scuola superiore, provenienti dalle quattro città della diocesi, sono affidati alla responsabilità di don Michele Amorosini e don Vincenzo Marinelli, rettore e vicerettore, nonché di numerose altre figure di educatrici, docenti, psicologa e personale di cucina, che, seguendo una precisa traccia formativa, propongono un'esperienza multiforme che tiene conto delle esigenze formative proprie dell'età evolutiva, con una chiara ispirazione spirituale e vocazionale e con un costante coinvolgimento delle famiglie e delle parrocchie di origine.
«L'appello che rivolgo, perciò, a tutta la chiesa diocesana - scrive il vescovo Mons. Luigi Martella, che è anche Visitatore dei Seminari d'Italia - è soprattutto quello di una maggiore partecipazione e di un costante accompagnamento dei nostri ragazzi che sono in Seminario. Tale vicinanza si esprime prima di tutto attraverso il sostegno spirituale e affettivo, ma anche attraverso l'attenzione alle necessità materiali. Mi piace pensare alla comunità ecclesiale come ad un grembo nel quale germinano le vocazioni; oppure ad un campo nel quale il seme della chiamata viene accolto per poi sbocciare e svilupparsi proprio nel Seminario».
Istituzione più che attiva, sul territorio, dal momento che il seminario di Molfetta vanta da sempre una notevole presenza di giovani che scelgono, con le loro famiglie, di condividere un percorso formativo diverso.
I 15 seminaristi che vivono oggi l'esperienza del seminario, 2 di scuola secondaria di I grado e 13 di scuola superiore, provenienti dalle quattro città della diocesi, sono affidati alla responsabilità di don Michele Amorosini e don Vincenzo Marinelli, rettore e vicerettore, nonché di numerose altre figure di educatrici, docenti, psicologa e personale di cucina, che, seguendo una precisa traccia formativa, propongono un'esperienza multiforme che tiene conto delle esigenze formative proprie dell'età evolutiva, con una chiara ispirazione spirituale e vocazionale e con un costante coinvolgimento delle famiglie e delle parrocchie di origine.
«L'appello che rivolgo, perciò, a tutta la chiesa diocesana - scrive il vescovo Mons. Luigi Martella, che è anche Visitatore dei Seminari d'Italia - è soprattutto quello di una maggiore partecipazione e di un costante accompagnamento dei nostri ragazzi che sono in Seminario. Tale vicinanza si esprime prima di tutto attraverso il sostegno spirituale e affettivo, ma anche attraverso l'attenzione alle necessità materiali. Mi piace pensare alla comunità ecclesiale come ad un grembo nel quale germinano le vocazioni; oppure ad un campo nel quale il seme della chiamata viene accolto per poi sbocciare e svilupparsi proprio nel Seminario».