Giuseppe De Nicolo, creatore di gioielli a soli dodici anni

Giuseppe De Nicolo è un piccolo imprenditore terlizzese di soli dodici anni che ha messo su un florido commercio di gioielli creati artigianalmente da lui stesso. Questa speciale passione gli vale non solo una pagina sul noto social network dal nome "La Bigiotteria di Giuseppe", ma anche una vetrina virtuale su Amazon.

«Sono un creativo, riesco a esprimere la mia fantasia attraverso i bijoux handmade», afferma soddisfatto Giuseppe. Sono ormai due anni che si dedica nel tempo libero alla realizzazione di collane, bracciali e orecchini, tutti dipinti a mano, sebbene ultimamente si stia cimentando anche nella produzione di portafogli e borse. Sono dei veri e propri capolavori ideati dalla mente di un bambino che impiega i materiali più vari, da quelli più preziosi e costosi, quali cristalli e perle ad esempio, ad altri più economici come la porcellana e la pasta di mais.

A settembre Giuseppe frequenterà il terzo anno della scuola media Gesmundo. La sua materia preferita, come facilmente intuibile, è storia dell'arte che gli ha consentito di approfondire la tecnica per impreziosire e ornare i suoi monili. Studia con dedizione anche l'inglese e il francese per poter interloquire più facilmente con i suoi clienti stranieri: è capitato talvolta che questi si siano avvicinati agli stand che allestisce in occasione di alcune fiere.

Sovereto, Molfetta sono i luoghi principali in cui ha esposto. Il prossimo 29 luglio, inoltre, presenzierà col suo banchetto nel nostro paese in onore della festa del Ciuccio. Giuseppe riesce a catturare la vanità femminile di tutte le generazioni, dalle ragazze alle signore più mature, ma non manca anche di soddisfare i gusti maschili con lo stile elegante delle sue creazioni.

Tra i suoi hobby anche il volo dei droni e la cucina, tant'è che valuta la possibilità di frequentare l'istituto alberghiero. Tra i prossimi progetti, già in fase di ideazione, rientra la stesura di un libro che possa raccogliere l'esperienza acquisita sul campo. «Ad ogni modo, prima il dovere e poi il piacere», ci tiene a precisare il nostro giovanissimo compaesano che da bravo studente dà priorità agli studi scolastici.