Cronaca
Guardie, ladri e una mail taroccata che induce alla cattiva informazione
Un vecchio fatto di cronaca diventa un attacco
Terlizzi - mercoledì 5 settembre 2018
10.14
Non è nostra abitudine dare incondizionato credito a messaggi o a segnalazioni prive di alcuna firma. Esse, proprio in ragione del loro essere anonime, non vanno trascurate ma vanno accuratamente verificate per comprendere la loro veridicità. Spesso le segnalazioni anonime sono state utili per svelare reali problemi, altre volte, però, si sono dimostrate totalmente inattendibili.
Nella giornata di lunedì è giunta presso la nostra redazione la segnalazione della notizia di un furto avvenuto ai danni di una azienda ruvese nello scorso luglio e dell'esito della operazione dei Carabinieri di Andria che avrebbe consentito di individuare gli autori dello stesso furto. La notizia è reale, così come è reale il fatto che ci siano grandi sospetti sulla complicità nel furto di una guardia giurata all'epoca dei fatti in servizio presso un istituto di vigilanza locale.
Un fatto di per sé increscioso e per il quale l'istituto per il quale l'ex guardia giurata lavorava ha provveduto a licenziare in tronco il suo dipendente e a ottenere la revoca del suo decreto come guardia giurata. Un insospettabile vigilante che, nel passato, si era distinto anche per importanti operazioni.
L'email - che abbiamo appurato non essere partita da nessuno di coloro che è stato coinvolto nel furto - è ricca di particolari ma anche di illazioni. Si parla di eventuali vantaggi che l'istituto di vigilanza avrebbe potuto ottenere dalla condotta del suo dipendente.
L'istituto di vigilanza interessato dai fatti in questione, da noi interpellato, ha precisato che l'operazione delle Forze dell'ordine che ha portato all'individuazione degli autori del furto commesso ai danni dell'azienda di Ruvo di Puglia è partita proprio in seguito ad una circostanziata segnalazione ad opera dei vertici dell'istituto.
Ci riferiscono, infatti, i vertici dell'istituto in questione che, nell'immediatezza del furto verificatosi presso l'Azienda e in considerazione di alcune peculiarità che erano emerse circa l'operato dei malviventi, è stata subito avviata una istruttoria interna, all'esito della quale è stato possibile, a stretto giro, appurare il coinvolgimento di una guardia alle dipendenze dell'istituto.
«Gli esiti delle verifiche eseguite - aggiungono i vertici dell'Istituto di Vigilanza - sono stati quindi prontamente e formalmente segnalati alle forze dell'ordine, nella fattispecie ai Carabinieri del Comando di Andria, dando così origine all'operazione di polizia ai danni degli autori del fatto illecito. Il dipendente infedele è stato quindi licenziato in tronco».
L'istituto di vigilanza ha inoltre sottolineato «la stretta collaborazione che, anche in quest'occasione, vi è stata con le Forze dell'Ordine ma, sotto altro profilo, stigmatizza la non veridicità di quanto si legge, al riguardo dei fatti in oggetto negli articoli apparsi su alcune testate giornalistiche, in cui si adombra l'esistenza di sospetti delle Forze dell'Ordine circa un possibile coinvolgimento dell'Istituto, che avrebbe tratto vantaggio dall'attività delittuosa del proprio dipendente per procacciarsi nuovi contratti di vigilanza».
«Sul punto - ci riferiscono sempre i vertici dell'istituto - l'assoluta infondatezza di siffatte notizie ha arrecato grave danno all'immagine dell'istituto che da sempre fonda sulla fiducia dei propri utenti il suo successo pluriennale; i vertici dell'istituto annunciano, quindi, l'avvio di iniziative giudiziarie, in sede civile e penale, a tutela della reputazione e del buon nome dell'istituto stesso, gravemente leso dalla pubblicazione di notizie prive di alcun fondamento e date in pasto all'opinione pubblica senza una adeguata verifica sull'attendibilità delle fonti e sulla veridicità dei fatti».
Nella giornata di lunedì è giunta presso la nostra redazione la segnalazione della notizia di un furto avvenuto ai danni di una azienda ruvese nello scorso luglio e dell'esito della operazione dei Carabinieri di Andria che avrebbe consentito di individuare gli autori dello stesso furto. La notizia è reale, così come è reale il fatto che ci siano grandi sospetti sulla complicità nel furto di una guardia giurata all'epoca dei fatti in servizio presso un istituto di vigilanza locale.
Un fatto di per sé increscioso e per il quale l'istituto per il quale l'ex guardia giurata lavorava ha provveduto a licenziare in tronco il suo dipendente e a ottenere la revoca del suo decreto come guardia giurata. Un insospettabile vigilante che, nel passato, si era distinto anche per importanti operazioni.
L'email - che abbiamo appurato non essere partita da nessuno di coloro che è stato coinvolto nel furto - è ricca di particolari ma anche di illazioni. Si parla di eventuali vantaggi che l'istituto di vigilanza avrebbe potuto ottenere dalla condotta del suo dipendente.
L'istituto di vigilanza interessato dai fatti in questione, da noi interpellato, ha precisato che l'operazione delle Forze dell'ordine che ha portato all'individuazione degli autori del furto commesso ai danni dell'azienda di Ruvo di Puglia è partita proprio in seguito ad una circostanziata segnalazione ad opera dei vertici dell'istituto.
Ci riferiscono, infatti, i vertici dell'istituto in questione che, nell'immediatezza del furto verificatosi presso l'Azienda e in considerazione di alcune peculiarità che erano emerse circa l'operato dei malviventi, è stata subito avviata una istruttoria interna, all'esito della quale è stato possibile, a stretto giro, appurare il coinvolgimento di una guardia alle dipendenze dell'istituto.
«Gli esiti delle verifiche eseguite - aggiungono i vertici dell'Istituto di Vigilanza - sono stati quindi prontamente e formalmente segnalati alle forze dell'ordine, nella fattispecie ai Carabinieri del Comando di Andria, dando così origine all'operazione di polizia ai danni degli autori del fatto illecito. Il dipendente infedele è stato quindi licenziato in tronco».
L'istituto di vigilanza ha inoltre sottolineato «la stretta collaborazione che, anche in quest'occasione, vi è stata con le Forze dell'Ordine ma, sotto altro profilo, stigmatizza la non veridicità di quanto si legge, al riguardo dei fatti in oggetto negli articoli apparsi su alcune testate giornalistiche, in cui si adombra l'esistenza di sospetti delle Forze dell'Ordine circa un possibile coinvolgimento dell'Istituto, che avrebbe tratto vantaggio dall'attività delittuosa del proprio dipendente per procacciarsi nuovi contratti di vigilanza».
«Sul punto - ci riferiscono sempre i vertici dell'istituto - l'assoluta infondatezza di siffatte notizie ha arrecato grave danno all'immagine dell'istituto che da sempre fonda sulla fiducia dei propri utenti il suo successo pluriennale; i vertici dell'istituto annunciano, quindi, l'avvio di iniziative giudiziarie, in sede civile e penale, a tutela della reputazione e del buon nome dell'istituto stesso, gravemente leso dalla pubblicazione di notizie prive di alcun fondamento e date in pasto all'opinione pubblica senza una adeguata verifica sull'attendibilità delle fonti e sulla veridicità dei fatti».