Politica
I Consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto di Bari
Missiva per ribadire la necessità di una convocazione urgente della massima assise cittadina riguardante la condotta di un Assessore
Terlizzi - venerdì 11 ottobre 2019
Nuova, dura presa di posizione dei Consiglieri di opposizione che, in maniera unitaria, continuano nella loro richiesta di una convocazione urgente della massima assise cittadina per discutere della condotta e dell'assenza dell'Assessore Fedele Dimitrio in diverse occasioni di grande importanza per la vita istituzionale di Terlizzi. Questa volta la vicenda è giunta al Prefetto di Bari, Marilisa Magno
Nella missiva, in particolare, vi è una indiretta risposta all'osservazione del Presidente del Consiglio comunale, Mario Ruggiero, secondo cui ci sarebbe stato bisogno di motivare l'urgenza della richiesta del 27 settembre scorso.
Ecco quanto scrivono al Prefetto, in data 7 ottobre 2019, i Consiglieri di opposizione. Vi riportiamo il documento integrale giuntoci in redazione.
«Con riferimento alla nostra precedente missiva del 27/09/2019 (consegnata "brevi manu" in aula consiliare al Segretario Generale), con cui gli scriventi hanno richiesto al Presidente del Consiglio Comunale di Terlizzi la "CONVOCAZIONE URGENTE della massima assise cittadina", al fine di discutere della "mozione della condotta del Sindaco e della Giunta, alla luce dell'inesistente/assente azione istituzionale, politica e amministrativa di un Assessore Comunale" e al riscontro inviato dal medesimo Presidente con apposita nota, del 02/10/2019, con cui ha ravvisato di dover motivare l'urgenza della richiesta di convocazione, gli scriventi Consiglieri evidenziano - con la presente - che il Regolamento prevede esclusivamente che la seduta si tenga entro cinque giorni, al massimo (comma 3 Art. 42).
A tal riguardo, nulla specifica la norma regolamentare di dover "motivare l'urgenza"; ove mai il Presidente avesse voluto dare un'interpretazione regolamentare più idonea, avrebbe dovuto convocare l'Ufficio di Presidenza, che è titolato alle interpretazioni dello Statuto e del Regolamento (Art. 6), peraltro composto dal medesimo Presidente, dal Vice Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale e definire in merito, anche attraverso apposito verbale oppure - comunque - convocare la Commissione Affari Istituzionali (Art. 15), che è titolata – invece - a decidere su "termini e modalità" delle sedute di Consiglio.
Invece, con la nota su descritta - ancora una volta – il Presidente dimostra di non tutelare le prerogative e l'esercizio dei diritti dei Consiglieri, men che meno di quelli di Opposizione, che in democrazia andrebbero evidentemente tutelati maggiormente.
Tanto per opportuna competenza e conoscenza».
I CONSIGLIERI
Michele Grassi
Michelangelo De Chirico
Giampaolo Sigrisi
Vito D'Amato
Giuseppe Volpe
Gaetano Minutillo
Nicolò Morrone
Nella missiva, in particolare, vi è una indiretta risposta all'osservazione del Presidente del Consiglio comunale, Mario Ruggiero, secondo cui ci sarebbe stato bisogno di motivare l'urgenza della richiesta del 27 settembre scorso.
Ecco quanto scrivono al Prefetto, in data 7 ottobre 2019, i Consiglieri di opposizione. Vi riportiamo il documento integrale giuntoci in redazione.
«Con riferimento alla nostra precedente missiva del 27/09/2019 (consegnata "brevi manu" in aula consiliare al Segretario Generale), con cui gli scriventi hanno richiesto al Presidente del Consiglio Comunale di Terlizzi la "CONVOCAZIONE URGENTE della massima assise cittadina", al fine di discutere della "mozione della condotta del Sindaco e della Giunta, alla luce dell'inesistente/assente azione istituzionale, politica e amministrativa di un Assessore Comunale" e al riscontro inviato dal medesimo Presidente con apposita nota, del 02/10/2019, con cui ha ravvisato di dover motivare l'urgenza della richiesta di convocazione, gli scriventi Consiglieri evidenziano - con la presente - che il Regolamento prevede esclusivamente che la seduta si tenga entro cinque giorni, al massimo (comma 3 Art. 42).
A tal riguardo, nulla specifica la norma regolamentare di dover "motivare l'urgenza"; ove mai il Presidente avesse voluto dare un'interpretazione regolamentare più idonea, avrebbe dovuto convocare l'Ufficio di Presidenza, che è titolato alle interpretazioni dello Statuto e del Regolamento (Art. 6), peraltro composto dal medesimo Presidente, dal Vice Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale e definire in merito, anche attraverso apposito verbale oppure - comunque - convocare la Commissione Affari Istituzionali (Art. 15), che è titolata – invece - a decidere su "termini e modalità" delle sedute di Consiglio.
Invece, con la nota su descritta - ancora una volta – il Presidente dimostra di non tutelare le prerogative e l'esercizio dei diritti dei Consiglieri, men che meno di quelli di Opposizione, che in democrazia andrebbero evidentemente tutelati maggiormente.
Tanto per opportuna competenza e conoscenza».
I CONSIGLIERI
Michele Grassi
Michelangelo De Chirico
Giampaolo Sigrisi
Vito D'Amato
Giuseppe Volpe
Gaetano Minutillo
Nicolò Morrone