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Eventi e cultura

I misteri della Settimana Santa in esposizione

L'assessore Chiapparino: «Un evento di straordinaria portata culturale, storica e religiosa

«Per la prima volta dopo due secoli si potranno ammirare insieme quattro delle cinque sculture dei sacri misteri di Terlizzi: è un evento di straordinaria portata culturale, storica e religiosa che inserisce Terlizzi nei circuiti turistici legati ai riti della Settimana Santa e può aprire dunque nuove opportunità per la nostra città». L'assessore alla Cultura Lucrezia Chiapparino commenta così la scelta dell'amministrazione comunale di patrocinare «Ad Pietatem Populi Concitandam Peropportuna - Arte, pietà popolare, tradizioni popolari della Settimana Santa» l'esposizione temporanea che si terrà a Terlizzi, dal 10 al 22 marzo, presso la chiesa di Santa Maria la Nova.

L'iniziativa nasce da un'idea del parroco don Michele Amorisini ed è organizzata in collaborazione con il Museo diocesano di Molfetta. Per la prima volta saranno esposti insieme quattro simulacri lignei che costituivano il gruppo degli antichi misteri di Terlizzi. Di questi sinora erano note solo tre sculture: due ancora oggi portate in processione il venerdì santo (il Cristo nell'orto degli ulivi ed il Cristo Ecce homo, rispettivamente custoditi nella chiesa di Santa Lucia ed in quella dei Santissimi Medici), ed il Cristo morto, anticamente dismesso dai riti processionali e custodito nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, a cura dei frati cappuccini.

Per quanto riguarda le altre due statue, il Cristo portacroce risulta ancora disperso, mentre il Cristo alla colonna è stato riconosciuto in una collezione privata da parte dello stesso don Michele Amorosini, parroco della Santa Maria di Sovereto, nonché direttore dell'Ufficio Beni Culturali ed Arte Sacra e del Museo diocesano di Molfetta. La scultura lignea ritrovata presenta infatti tratti e caratteristiche compatibili con le altre statue note: la scoperta è stata confermata attaverso la ricostruzione delle possibili vicende storiche dell'opera. A supportare il sacerdote anche alcuni appassionati di storia e cultori delle tradizioni locali.
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