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Eventi e cultura
Il Carro sfila per le vie di Terlizzi: è la Festa Maggiore
Estasiato ed emozionato il vescovo Mons. Domenico Cornacchia
Terlizzi - domenica 7 agosto 2016
22.53
È la sera del Carro. La pioggia ha lasciato spazio a una serata tutto sommato gradevole. È uno dei momenti più simbolici e carichi di significati per Terlizzi. È la Festa Maggiore. In questi momenti il gigante di 22 metri sta sfilando per le vie della città, è a poco più di metà percorso. Per il vescovo Mons. Domenico Cornacchia è la prima volta nel cuore di questa festa. Chi è lì racconta di un vescovo emozionatissimo, quasi estasiato dalla vista maestosa del carro. Si gira, alza lo sguardo verso la Madonna, gli occhi si accendono come quelli di un bambino davanti a qualcosa di stupefacente. È così la festa di Terlizzi, è questo l'effetto e le emozioni che suscita.
La novità di quest'anno è la mancata fermata del Carro davanti al Comune. Lo stesso Mons. Cornacchia ha preferito raccogliersi in prehiera davanti all'icona sacra della Madonna. Al primo piano di Palazzo di Città non vi è salito nessuno. Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate, il tradizionale incontro tra sindaco, vescovo e presidente del Comitato Festa Patronale, sarà rinviato a dopo la processione. Si è preferito evitare il tradizionale "rinfresco", o comunque rinviarlo allo scopo di dare precedenza alla festa, alla processione.
Ma questa è la sera anche del capo timoniere Salvatore Chiapparini e dei quattro timonieri Davide Chiapperino, Pierluigi Rubini, Roberto Chiapparino e Paolo De Sario, gli uomini che per la prima volta in assoluto conducono il Carro lungo le vie della città dei fiori. Chi non è terlizzese non può comprendere cosa significhi essere il timoniere del carro nel giorno della festa patronale. È indescrivibile il carico di orgoglio e devozione. Essere i timonieri del Carro significa scrivere una pagina di storia del proprio paese. Una piccola svista a inizio percorso, in corrispondenza del semaforo ad altezza scuola Pappagallo, ma niente di grave. Poi l'impianto luci in tilt, il Carro che si spegne, si ferma e poi riparte di nuovo a luci spente. La luce poco dopo torna di nuovo. La processione procede spedita.
È la festa maggiore, signori.
La novità di quest'anno è la mancata fermata del Carro davanti al Comune. Lo stesso Mons. Cornacchia ha preferito raccogliersi in prehiera davanti all'icona sacra della Madonna. Al primo piano di Palazzo di Città non vi è salito nessuno. Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate, il tradizionale incontro tra sindaco, vescovo e presidente del Comitato Festa Patronale, sarà rinviato a dopo la processione. Si è preferito evitare il tradizionale "rinfresco", o comunque rinviarlo allo scopo di dare precedenza alla festa, alla processione.
Ma questa è la sera anche del capo timoniere Salvatore Chiapparini e dei quattro timonieri Davide Chiapperino, Pierluigi Rubini, Roberto Chiapparino e Paolo De Sario, gli uomini che per la prima volta in assoluto conducono il Carro lungo le vie della città dei fiori. Chi non è terlizzese non può comprendere cosa significhi essere il timoniere del carro nel giorno della festa patronale. È indescrivibile il carico di orgoglio e devozione. Essere i timonieri del Carro significa scrivere una pagina di storia del proprio paese. Una piccola svista a inizio percorso, in corrispondenza del semaforo ad altezza scuola Pappagallo, ma niente di grave. Poi l'impianto luci in tilt, il Carro che si spegne, si ferma e poi riparte di nuovo a luci spente. La luce poco dopo torna di nuovo. La processione procede spedita.
È la festa maggiore, signori.