Vita di città
Il Carro Trionfale è di nuovo al Lamione (FOTO)
La struttura sarà smontata dalla falegnameria-ebanisteria Cataldo
Terlizzi - lunedì 28 agosto 2023
Come avviene da qualche anno a questa parte, anche il momento del rientro del Carro Trionfale al Lamione è vissuto in maniera particolarmente intensa dalla popolazione terlizzese, segnando il congedo dalla Festa Patronale cominciata a inizio mese. Nell'ultima domenica di agosto, quindi, si concludono ufficialmente i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Sovereto.
In circa un'ora, il campanile mobile alto più di ventidue metri ha ripercorso al contrario il tragitto che è stato solcato giovedì e domenica, 4 e 6 agosto. Prelevato da piazza IV Novembre, sede in cui sostava dalla mattina di lunedì 7 agosto, è stato condotto per Corso Vittorio Emanuele II e viale Roma, sino a essere parcheggiato dinanzi al Calvario. È proprio qui, davanti alla chiesa di Santa Maria della Stella che sarà successivamente smontato dalla stessa ditta che lo ha costruito, ossia la falegnameria-ebanisteria Cataldo di Giorgio Cataldo & C..
A distinguersi con la loro professionalità sono stati ancora una volta i timonieri che hanno direzionato l'imponente macchina con il timone di riserva installato la notte del 6 agosto, a seguito dell'incidente verificatosi dopo aver superato la penultima curva in Corso Umberto I. Si è esaurito dunque, per quest'anno, il privilegio di cui il capotimoniere Vito Cataldi e la squadra di timonieri costituita da Alessandro Cataldi, Michele Cataldi, Vincenzo Paparella e Tommaso Tempesta hanno goduto nell'essere tra i volti protagonisti della Festa: in ben tre giornate si sono fatti apprezzare, ossia alla partenza dal Lamione, alla sfilata domenicale e, infine, al ritorno dal centro città.
Diversamente dalle altre occasioni, il rientro si è snodato come un evento informale e più disteso, svoltosi alla presenza del Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto capeggiato dal presidente Michelangelo Matacchione e del Sindaco Michelangelo De Chirico, ma in assenza dei componenti sia dell'amministrazione comunale sia del clero.
I fuochi d'artificio, da ultimo, hanno omaggiato con un arrivederci solenne la Madonna Odigitria, emozionando i presenti uniti nella sua fede.
Di seguito la galleria fotografica a cura di Cosma Cacciapaglia.
In circa un'ora, il campanile mobile alto più di ventidue metri ha ripercorso al contrario il tragitto che è stato solcato giovedì e domenica, 4 e 6 agosto. Prelevato da piazza IV Novembre, sede in cui sostava dalla mattina di lunedì 7 agosto, è stato condotto per Corso Vittorio Emanuele II e viale Roma, sino a essere parcheggiato dinanzi al Calvario. È proprio qui, davanti alla chiesa di Santa Maria della Stella che sarà successivamente smontato dalla stessa ditta che lo ha costruito, ossia la falegnameria-ebanisteria Cataldo di Giorgio Cataldo & C..
A distinguersi con la loro professionalità sono stati ancora una volta i timonieri che hanno direzionato l'imponente macchina con il timone di riserva installato la notte del 6 agosto, a seguito dell'incidente verificatosi dopo aver superato la penultima curva in Corso Umberto I. Si è esaurito dunque, per quest'anno, il privilegio di cui il capotimoniere Vito Cataldi e la squadra di timonieri costituita da Alessandro Cataldi, Michele Cataldi, Vincenzo Paparella e Tommaso Tempesta hanno goduto nell'essere tra i volti protagonisti della Festa: in ben tre giornate si sono fatti apprezzare, ossia alla partenza dal Lamione, alla sfilata domenicale e, infine, al ritorno dal centro città.
Diversamente dalle altre occasioni, il rientro si è snodato come un evento informale e più disteso, svoltosi alla presenza del Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto capeggiato dal presidente Michelangelo Matacchione e del Sindaco Michelangelo De Chirico, ma in assenza dei componenti sia dell'amministrazione comunale sia del clero.
I fuochi d'artificio, da ultimo, hanno omaggiato con un arrivederci solenne la Madonna Odigitria, emozionando i presenti uniti nella sua fede.
Di seguito la galleria fotografica a cura di Cosma Cacciapaglia.