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Attualità
"Il cimitero non si vende": nasce un comitato spontaneo
Cittadini, imprenditori e alcuni politici di opposizione si oppongono al project financing
Terlizzi - lunedì 27 maggio 2019
"Il cimitero non si vende". Con questo slogan, apparso sui social network dapprima e poi in città, un comitato spontaneo di imprenditori e semplici cittadini, appoggiati da alcuni esponenti dell'opposizione in Consiglio comunale, chiede all'Amministrazione comunale di non proseguire con l'assegnazione dei lavori di ampliamento e della successiva gestione del cimitero comunale secondo il piano di project financing.
Nella nota, firmata dal portavoce Franco Dello Russo si legge: «In data 28 febbraio 2019 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n.2019/S042-094350 è stato pubblicato il bando avente ad oggetto la realizzazione dell'ampliamento del Cimitero di Terlizzi, Progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, esecuzione e gestione economica dell'opera e dei servizi cimiteriali, di illuminazione votiva, pulizia e manutenzione del verde.
Si apprende dall'Albo Pretorio - continua - che all'avviso pubblico di cui trattasi ha partecipato una sola ditta. La pubblicazione del bando non è stata preceduta da una opportuna attività di condivisione e confronto con la cittadinanza e che tale attività avrebbe consentito al Comune di Terlizzi di migliorare il contenuto del bando. Non è obbligatorio, ma è una buona pratica amministrativa - proseguono del comitato - prima di dare un bene pubblico ad un privato per 30 anni», è l'affondo ed al contempo la presa di posizione degli operatori economici e dei semplici cittadini.
La chiosa è perentoria, annuncia la costituzione di questo organismo che raccoglierà le istanze di tutti, senza distinzioni di bandiera, portando avanti una raccolta firme a supporto: «Per questo motivo - si legge nella missiva firmata da Franco Dello Russo - abbiamo costituito un comitato spontaneo che nei prossimi giorni informerà i cittadini, cercherà un contatto con la Pubblica Amministrazione, raccoglierà firme per chiedere la sospensione in autotutela del bando, agirà per tutelare un bene pubblico che sta a cuore a tutti i cittadini.
Non vogliamo turbare alcuna asta - è il manifesto conclusivo -, vogliamo che il nostro cimitero non venga privatizzato».
Nella nota, firmata dal portavoce Franco Dello Russo si legge: «In data 28 febbraio 2019 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n.2019/S042-094350 è stato pubblicato il bando avente ad oggetto la realizzazione dell'ampliamento del Cimitero di Terlizzi, Progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, esecuzione e gestione economica dell'opera e dei servizi cimiteriali, di illuminazione votiva, pulizia e manutenzione del verde.
Si apprende dall'Albo Pretorio - continua - che all'avviso pubblico di cui trattasi ha partecipato una sola ditta. La pubblicazione del bando non è stata preceduta da una opportuna attività di condivisione e confronto con la cittadinanza e che tale attività avrebbe consentito al Comune di Terlizzi di migliorare il contenuto del bando. Non è obbligatorio, ma è una buona pratica amministrativa - proseguono del comitato - prima di dare un bene pubblico ad un privato per 30 anni», è l'affondo ed al contempo la presa di posizione degli operatori economici e dei semplici cittadini.
La chiosa è perentoria, annuncia la costituzione di questo organismo che raccoglierà le istanze di tutti, senza distinzioni di bandiera, portando avanti una raccolta firme a supporto: «Per questo motivo - si legge nella missiva firmata da Franco Dello Russo - abbiamo costituito un comitato spontaneo che nei prossimi giorni informerà i cittadini, cercherà un contatto con la Pubblica Amministrazione, raccoglierà firme per chiedere la sospensione in autotutela del bando, agirà per tutelare un bene pubblico che sta a cuore a tutti i cittadini.
Non vogliamo turbare alcuna asta - è il manifesto conclusivo -, vogliamo che il nostro cimitero non venga privatizzato».