Economia
Il fiorone «Menghtaur» di Terlizzi verso la D.O.P.
Il sindaco Gemmato ha avviato la procedura per il riconoscimento del marchio di qualità
Terlizzi - sabato 20 ottobre 2018
8.17
Tutelare, promuovere e valorizzare la produzione del fiorone nero «Domenico Tauro», tipicità agroalimentare propria di Terlizzi. E' questo l'obiettivo che si è dato l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ninni Gemmato con l'avvio della procedura per la certificazione D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) del fiorone «nero» di Terlizzi. Sul portale internet comunale è stato pubblicato lo studio di fattibilità relativo al riconoscimento del marchio di qualità (https://www.comune.terlizzi.ba.it/po/mostra_news.php?id=949&area=H), primo passo che precede la stesura di uno statuto per la costituzione di un consorzio di tutela.
«Questo percorso verso la certificazione D.O.P. nasce ed è supportato dal Comune di Terlizzi e puntiamo ad arricchirlo attraverso il coinvolgimento di produttori, distributori ed estimatori» afferma il sindaco Ninni Gemmato. Per questo entro il 10 dicembre prossimo gli interessati potranno presentare osservazioni e suggerimenti all'indirizzo mail ordinaria segreteria@comune.terlizzi.ba.it o per mezzo di posta elettronica certificata protocollo@pec.comune.terlizzi.ba.it.
Il fiorone nero di Terlizzi, altrimenti detto «fiorone Domenico Tauro», si produce fra Terlizzi, Ruvo, Molfetta e Giovinazzo. Nasce da una pianta bifera che permette prima la raccolta del fiorone e dopo quella dei fichi. La sua tipicità è testimoniata dal nome stesso - nel dialetto tipico locale «Menghtaur», ovvero Mingo Tauro, che è la versione gergale del nome Domenico Tauro, già sindaco di Terlizzi e agricoltore che per primo sperimentò questa coltivazione.
Oltre alle sue prelibate qualità organolettiche, il fiorone di Terlizzi presenta ulteriori benefici salutistici: non a caso la medicina moderna riconosce le proprietà di questo frutto che è stato inserito nella lista degli alimenti utili alla prevenzione del cancro. Inoltre, l'ottenimento del certificato D.O.P. si concretizzerà con un disciplinare per la produzione, un incentivo per produttori e aziende agricole a coltivare il fiorone «Domenico Tauro» seguendo determinate specifiche tecniche che diano origine a una produzione unica nel suo genere
«L'ottenimento del marchio D.O.P. - spiega ancora il sindaco Ninni Gemmato - certificherebbe l'unicità del fiorone di Terlizzi dando così origine a un un nuovo asset di sviluppo turistico, di valenza gastronomica, attraverso un nuovo brand e politiche di marketing territoriale che investirebbero tutto il Nord Barese anche in linea con la riconoscibilità del brand Puglia. I vantaggi non finiscono qui - aggiunge Gemmato - il marchio di qualità di origine protetta valorizzerebbe le produzioni delle nostre imprese agricole già apprezzate sui mercati nazionali ed europei, puntando sulla qualità del prodotto e del territorio».
Narra la leggenda che il fiorone Menghtaur fu creato nel '700 attraverso un innesto ad un fico che porta la firma del sindaco di Terlizzi appunto Domenico Tauro che lo selezionò. La leggenda racconta che Domenico Tauro ebbe l'intuizione di far "sposare" il fiorone spagnolo della varietà Suar con una pregiata e delicata specie locale. Da questo «incrocio» ne derivò una varietà nuova appunto il fiorone «menghtàur».
«Questo percorso verso la certificazione D.O.P. nasce ed è supportato dal Comune di Terlizzi e puntiamo ad arricchirlo attraverso il coinvolgimento di produttori, distributori ed estimatori» afferma il sindaco Ninni Gemmato. Per questo entro il 10 dicembre prossimo gli interessati potranno presentare osservazioni e suggerimenti all'indirizzo mail ordinaria segreteria@comune.terlizzi.ba.it o per mezzo di posta elettronica certificata protocollo@pec.comune.terlizzi.ba.it.
Il fiorone nero di Terlizzi, altrimenti detto «fiorone Domenico Tauro», si produce fra Terlizzi, Ruvo, Molfetta e Giovinazzo. Nasce da una pianta bifera che permette prima la raccolta del fiorone e dopo quella dei fichi. La sua tipicità è testimoniata dal nome stesso - nel dialetto tipico locale «Menghtaur», ovvero Mingo Tauro, che è la versione gergale del nome Domenico Tauro, già sindaco di Terlizzi e agricoltore che per primo sperimentò questa coltivazione.
Oltre alle sue prelibate qualità organolettiche, il fiorone di Terlizzi presenta ulteriori benefici salutistici: non a caso la medicina moderna riconosce le proprietà di questo frutto che è stato inserito nella lista degli alimenti utili alla prevenzione del cancro. Inoltre, l'ottenimento del certificato D.O.P. si concretizzerà con un disciplinare per la produzione, un incentivo per produttori e aziende agricole a coltivare il fiorone «Domenico Tauro» seguendo determinate specifiche tecniche che diano origine a una produzione unica nel suo genere
«L'ottenimento del marchio D.O.P. - spiega ancora il sindaco Ninni Gemmato - certificherebbe l'unicità del fiorone di Terlizzi dando così origine a un un nuovo asset di sviluppo turistico, di valenza gastronomica, attraverso un nuovo brand e politiche di marketing territoriale che investirebbero tutto il Nord Barese anche in linea con la riconoscibilità del brand Puglia. I vantaggi non finiscono qui - aggiunge Gemmato - il marchio di qualità di origine protetta valorizzerebbe le produzioni delle nostre imprese agricole già apprezzate sui mercati nazionali ed europei, puntando sulla qualità del prodotto e del territorio».
Narra la leggenda che il fiorone Menghtaur fu creato nel '700 attraverso un innesto ad un fico che porta la firma del sindaco di Terlizzi appunto Domenico Tauro che lo selezionò. La leggenda racconta che Domenico Tauro ebbe l'intuizione di far "sposare" il fiorone spagnolo della varietà Suar con una pregiata e delicata specie locale. Da questo «incrocio» ne derivò una varietà nuova appunto il fiorone «menghtàur».