Economia
Il Governo si dimentica dell'olio della terra di Bari
La protesta del consigliere regionale Stea
Terlizzi - venerdì 15 settembre 2017
7.04
"Fronte comune, tra parlamentari, presidenti di Regione, assessori, consiglieri regionali. Il Sud deve fare muro contro il Ceta, accordo scellerato tra Europa e Canada che tutela quattro olii di oliva Dop Veneti, dimenticando – temo dolosamente dimenticando – l'olio Dop della Terra di Bari". E' quanto in una nota denuncia il consigliere regionale pugliese, Gianni Stea, chiamando in causa direttamente il presidente Michele Emiliano e l'assessore Leo Di Gioia.
"A pochi giorni dal discorso tutto centrato sulle politiche per il Sud - dichiara il consigliere regionale Stea - con il quale il premier Paolo Gentiloni ha inaugurato sabato scorso la Fiera del Levante, possiamo dire di aver visto giusto: parole al vento, parole di circostanza. Ed ecco immediata l'ennesima tegola che va a penalizzare il nostro olio d'oliva, uno dei migliori prodotti a livello mondiale per proprietà organolettiche. L'ennesimo scellerato accordo commerciale che fa temere l'esistenza di un vero e proprio disegno ai danni della nostra economia agroalimentare, già piegata dalla colata di olio d'oliva preveniente dalla Tunisia. L'ennesima beffa che si aggiunge al danno per gli olivicoltori. A questo punto credo necessaria e legittima un'azione congiunta che veda in prima fila la Regione Puglia. Ricordo che il settore, in particolare nel Salento, deve già fare i conti con la gravissima infestazione del batterio della Xylella fastidiosa e con le conseguenze di un'azione di contrasto al momento inesistente"
"A pochi giorni dal discorso tutto centrato sulle politiche per il Sud - dichiara il consigliere regionale Stea - con il quale il premier Paolo Gentiloni ha inaugurato sabato scorso la Fiera del Levante, possiamo dire di aver visto giusto: parole al vento, parole di circostanza. Ed ecco immediata l'ennesima tegola che va a penalizzare il nostro olio d'oliva, uno dei migliori prodotti a livello mondiale per proprietà organolettiche. L'ennesimo scellerato accordo commerciale che fa temere l'esistenza di un vero e proprio disegno ai danni della nostra economia agroalimentare, già piegata dalla colata di olio d'oliva preveniente dalla Tunisia. L'ennesima beffa che si aggiunge al danno per gli olivicoltori. A questo punto credo necessaria e legittima un'azione congiunta che veda in prima fila la Regione Puglia. Ricordo che il settore, in particolare nel Salento, deve già fare i conti con la gravissima infestazione del batterio della Xylella fastidiosa e con le conseguenze di un'azione di contrasto al momento inesistente"