Cronaca
Il mondo del volley terlizzese piange la scomparsa di Biagio Montaruli
Il ricordo commosso di Marcello Rutigliano
Terlizzi - giovedì 16 gennaio 2020
11.30
Tutto il mondo della pallavolo pugliese piange la prematura scomparsa del ruvese Biagio Montaruli, osservatore stimatissimo, prima allenatore e poi presidente a Barletta in serie A2 negli anni '80, poi organizzatore di amichevoli della nazionale femminile, responsabile del Minivolley per il Comitato provinciale Fipav di Bari e infine vicepresidente dello stesso.
A Terlizzi, città pallavolistica per vocazione e geograficamente vicina a Ruvo di Puglia, piangono la sua morte atleti, dirigenti, tecnici e suoi amici arbitri.
Il Comitato regionale e territoriale Bari-Foggia della Fipav, in memoria dell'ex osservatore nazionale e dirigente federale provinciale, i cui funerali si terranno oggi giovedì 16 gennaio alle ore 15.30 nella Chiesa di San Giacomo Apostolo a Ruvo di Puglia, ha disposto che in tutte le gare dei campionati di ogni serie e categoria in programma da quest'oggi a domenica 19 gennaio, venga osservato un minuto di raccoglimento.
Abbiamo voluto riportare una testimonianza terlizzese che ricordi l'ex osservatore, avvicinando un arbitro nazionale quale Marcello Rutigliano, il quale con un groppo in gola ci ha raccontato: «Avevo 17 anni ed ero ai primi passi come aspirante arbitro provinciale, quando per la prima volta sul campo di Molfetta, dove arbitravo una partita del campionato under 16 maschile, mi ritrovai lui, un omone, l'osservatore, categoria da noi arbitri tanto odiata. Non nascondo che a primo impatto ho avuto terrore sia per il suo atteggiamento serioso sia per quella postura da "cattivo". Ma dopo poco si presentò: "piacere Biagio Montaruli"».
Il racconto è quindi proseguito non senza emozione: «Mi chiamava "ragazzo" ed alla fine, dopo attente analisi mi confidò: "Sei bravo, hai l'età giusta, farai carriera ,ma solo se ti impegnerai e seguirai i miei consigli. Dopo alcuni anni - ha continuato Rutigliano - l'ho ritrovato spesso ad osservarmi in categorie superiori ma alla fine di ogni colloquio, nelle sue parole e nei sui occhi, sentivo sempre quella grandissima stima nei miei confronti, fondamentalmente mai mutata fin dal nostro primo incontro».
Commosso l'arbitro terlizzese ha proseguito il suo ricordo: «Io, come tanti altri colleghi della mia generazione, lo consideravamo un padre, perché Biagio per noi è stato questo, al di là della pallavolo. Lui ci ha visto crescere e nello stesso tempo ci ha fatto crescere tramite lo sport. Un uomo umile, buono e soprattutto un amico per me tanti altri. Su ogni foto pubblicata su Facebook inerenti a gare arbitrate, lui era sempre lì con una buona battuta o con l'ennesimo complimento».
Marcello Rutigliano ha terminato il suo racconto sottolineando un aspetto rimarcato da tutto il mondo pallavolistico regionale: «Ci hai lasciato un bel vuoto - ha detto rivolgendosi direttamente a Biagio Montaruli - ma sicuramente sarai soddisfatto di ciò che ad ognuno sei riuscito a trasmettere! Riposa in pace amico mio! Ti abbraccio. Il ragazzo di Terlizzi».
A Terlizzi, città pallavolistica per vocazione e geograficamente vicina a Ruvo di Puglia, piangono la sua morte atleti, dirigenti, tecnici e suoi amici arbitri.
Il Comitato regionale e territoriale Bari-Foggia della Fipav, in memoria dell'ex osservatore nazionale e dirigente federale provinciale, i cui funerali si terranno oggi giovedì 16 gennaio alle ore 15.30 nella Chiesa di San Giacomo Apostolo a Ruvo di Puglia, ha disposto che in tutte le gare dei campionati di ogni serie e categoria in programma da quest'oggi a domenica 19 gennaio, venga osservato un minuto di raccoglimento.
Abbiamo voluto riportare una testimonianza terlizzese che ricordi l'ex osservatore, avvicinando un arbitro nazionale quale Marcello Rutigliano, il quale con un groppo in gola ci ha raccontato: «Avevo 17 anni ed ero ai primi passi come aspirante arbitro provinciale, quando per la prima volta sul campo di Molfetta, dove arbitravo una partita del campionato under 16 maschile, mi ritrovai lui, un omone, l'osservatore, categoria da noi arbitri tanto odiata. Non nascondo che a primo impatto ho avuto terrore sia per il suo atteggiamento serioso sia per quella postura da "cattivo". Ma dopo poco si presentò: "piacere Biagio Montaruli"».
Il racconto è quindi proseguito non senza emozione: «Mi chiamava "ragazzo" ed alla fine, dopo attente analisi mi confidò: "Sei bravo, hai l'età giusta, farai carriera ,ma solo se ti impegnerai e seguirai i miei consigli. Dopo alcuni anni - ha continuato Rutigliano - l'ho ritrovato spesso ad osservarmi in categorie superiori ma alla fine di ogni colloquio, nelle sue parole e nei sui occhi, sentivo sempre quella grandissima stima nei miei confronti, fondamentalmente mai mutata fin dal nostro primo incontro».
Commosso l'arbitro terlizzese ha proseguito il suo ricordo: «Io, come tanti altri colleghi della mia generazione, lo consideravamo un padre, perché Biagio per noi è stato questo, al di là della pallavolo. Lui ci ha visto crescere e nello stesso tempo ci ha fatto crescere tramite lo sport. Un uomo umile, buono e soprattutto un amico per me tanti altri. Su ogni foto pubblicata su Facebook inerenti a gare arbitrate, lui era sempre lì con una buona battuta o con l'ennesimo complimento».
Marcello Rutigliano ha terminato il suo racconto sottolineando un aspetto rimarcato da tutto il mondo pallavolistico regionale: «Ci hai lasciato un bel vuoto - ha detto rivolgendosi direttamente a Biagio Montaruli - ma sicuramente sarai soddisfatto di ciò che ad ognuno sei riuscito a trasmettere! Riposa in pace amico mio! Ti abbraccio. Il ragazzo di Terlizzi».