Territorio
Il movimento Uniti a Sinistra contro la scuola di Renzi
venerdì 17 Aprile in Largo La Ginestra dibattito tutto incentrato sulle politiche scolastiche
Terlizzi - mercoledì 15 aprile 2015
8.25
Il Movimento Uniti a Sinistra affronta un altro tema sulla scuola, questa volta però non si parla della mensa e del rischio qualitativo e della questione lavorativa ma di politiche scolastiche, tanto attuali a livello regionale e nazionale.
«Si analizzeranno due modelli di scuola - spiegano gli organizzatori in una nota - quello pugliese "Diritti a Scuola" e quello di Renzi "La Buona Scuola". Chi non conosce "Diritti a Scuola" in Puglia? Un progetto in atto con la sesta edizione, che contrasta la dispersione scolastica e rafforza le competenze di base, migliorando il livello di istruzione delle ragazze e dei ragazzi pugliesi, privilegiando quelli più svantaggiati e per il quale nel 2015 la regione Puglia utilizza ben 25 milioni dell'Unione Europea. Inoltre, con questo importante investimento, oltre a combattere concretamente la dispersione e lo svantaggio scolastico di ragazzi contribuendo a migliorare la loro futura condizione di vita, si interviene in maniera poderosa facendo lavorare insegnanti aggiuntivi, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e psicologi, altrimenti destinati alla disoccupazione.»
«Altra idea di scuola è quella di Renzi, quella espressa con gli slogan, con gli spot, con i falsi sondaggi e soprattutto senza alcun confronto con i lavoratori e neanche con le parti sindacali. Questa clamorosa assenza di dialogo e di confronto (anche in parte evitato in parlamento) avrebbe evitato che ad alcuni benefici si aggiungessero altri disastrosi errori. Si tratta de "La Buona Scuola" o come ribattezzata da qualcuno "La Scuola alla Buona". Basti pensare:
- all'eccessivo accentramento dei poteri nelle mani del preside-manager, previsto nel ddl,
- la conseguente completa estromissione degli studenti, dei docenti, dei genitori e del personale ATA dai processi decisionali non rispondono affatto alle necessità di corresponsabilità e partecipazione che riteniamo essere imprescindibili per - conseguire le finalità originarie dell'autonomia.
- le ripercussioni dell'alternanza scuola-lavoro e dell'apprendistato alla luce del Jobs Act.
rispetto al piano straordinario delle assunzioni si disattendono le attese di molti precari abilitati che da anni lavorano nella scuola pubblica con regolari contratti e a cui la Corte Europea riconosce invece il diritto alla stabilizzazione oltre che le attese delle insegnanti di scuola dell'infanzia e di tutto il personale ATA che in questo piano non sono minimamente considerati.
Per questi motivi: Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams, hanno indetto per sabato 18 Aprile una manifestazione nazionale a Roma.
L'appuntamento è per venerdì 17 Aprile alle ore 19,30 in Largo La Ginestra 14, per discuterne con Annalisa Pannarale-Deputata SEL commissione parlamentare scuola, Alba Sasso-Assessore Regionale al diritto all'istruzione e alla formazione, Ezio Falco-Segretario Generale della Flc Cgil Bari, ed Eleonora Vallarelli-docente precaria.
«Si analizzeranno due modelli di scuola - spiegano gli organizzatori in una nota - quello pugliese "Diritti a Scuola" e quello di Renzi "La Buona Scuola". Chi non conosce "Diritti a Scuola" in Puglia? Un progetto in atto con la sesta edizione, che contrasta la dispersione scolastica e rafforza le competenze di base, migliorando il livello di istruzione delle ragazze e dei ragazzi pugliesi, privilegiando quelli più svantaggiati e per il quale nel 2015 la regione Puglia utilizza ben 25 milioni dell'Unione Europea. Inoltre, con questo importante investimento, oltre a combattere concretamente la dispersione e lo svantaggio scolastico di ragazzi contribuendo a migliorare la loro futura condizione di vita, si interviene in maniera poderosa facendo lavorare insegnanti aggiuntivi, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e psicologi, altrimenti destinati alla disoccupazione.»
«Altra idea di scuola è quella di Renzi, quella espressa con gli slogan, con gli spot, con i falsi sondaggi e soprattutto senza alcun confronto con i lavoratori e neanche con le parti sindacali. Questa clamorosa assenza di dialogo e di confronto (anche in parte evitato in parlamento) avrebbe evitato che ad alcuni benefici si aggiungessero altri disastrosi errori. Si tratta de "La Buona Scuola" o come ribattezzata da qualcuno "La Scuola alla Buona". Basti pensare:
- all'eccessivo accentramento dei poteri nelle mani del preside-manager, previsto nel ddl,
- la conseguente completa estromissione degli studenti, dei docenti, dei genitori e del personale ATA dai processi decisionali non rispondono affatto alle necessità di corresponsabilità e partecipazione che riteniamo essere imprescindibili per - conseguire le finalità originarie dell'autonomia.
- le ripercussioni dell'alternanza scuola-lavoro e dell'apprendistato alla luce del Jobs Act.
rispetto al piano straordinario delle assunzioni si disattendono le attese di molti precari abilitati che da anni lavorano nella scuola pubblica con regolari contratti e a cui la Corte Europea riconosce invece il diritto alla stabilizzazione oltre che le attese delle insegnanti di scuola dell'infanzia e di tutto il personale ATA che in questo piano non sono minimamente considerati.
Per questi motivi: Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams, hanno indetto per sabato 18 Aprile una manifestazione nazionale a Roma.
L'appuntamento è per venerdì 17 Aprile alle ore 19,30 in Largo La Ginestra 14, per discuterne con Annalisa Pannarale-Deputata SEL commissione parlamentare scuola, Alba Sasso-Assessore Regionale al diritto all'istruzione e alla formazione, Ezio Falco-Segretario Generale della Flc Cgil Bari, ed Eleonora Vallarelli-docente precaria.