Cronaca
Il primo sabato di zona protetta per Terlizzi (FOTO)
Ecco come ha vissuto la Città dei fiori l'inizio di questo fine settimana inedito
Terlizzi - domenica 15 marzo 2020
0.13
Munito di autocertificazione ho girato per Terlizzi ieri mattina, 14 marzo, il primo sabato in zona protetta e con le misure governative emergenziali. La città dei fiori, nonostante in giro ci fosse qualcuno, è sembrata immersa ancora una volta in una atmosfera surreale, da film, che mai avrei pensato di vivere, io figlio degli anni '70 e di una generazione cresciuta senza troppi patemi.
Percorrere le piazze e le vie della nostra cittadina, percorrere quei marciapiedi e quelle zone di verde che solitamente al mattino e poi alla sera del sabato erano piene di gente è stata la conferma ulteriore di quanto drammatica sia la situazione nazionale. E lo abbiamo colto dopo giorni di clausura tanto forzata, quanto necessaria.
Per le strade ho incontrato chi faceva la spesa (ci sono andato anche io), chi si recava al bancomat o in farmacia, o chi rientrava dalla campagna con un mezzo agricolo. Mi è venuta la pelle d'oca ed è stato inevitabile pensare a chi sta soffrendo ed a quanti, purtroppo soffriranno ancora nelle settimane a venire. Da stigmatizzare, senza nessuna mezza misura, i rari capannelli sia di anziani sia di giovanissimi, in barba ad ogni decreto.
Ci rialzeremo, ne sono sicuro da uomo di sport. Lo faremo con la forza tipica di un popolo che si unisce e combatte nelle difficoltà maggiori, nelle salite più aspre.
A voi la galleria fotografica realizzata nel nostro giro mattutino ed alcuni scatti pervenutici a sera.
Percorrere le piazze e le vie della nostra cittadina, percorrere quei marciapiedi e quelle zone di verde che solitamente al mattino e poi alla sera del sabato erano piene di gente è stata la conferma ulteriore di quanto drammatica sia la situazione nazionale. E lo abbiamo colto dopo giorni di clausura tanto forzata, quanto necessaria.
Per le strade ho incontrato chi faceva la spesa (ci sono andato anche io), chi si recava al bancomat o in farmacia, o chi rientrava dalla campagna con un mezzo agricolo. Mi è venuta la pelle d'oca ed è stato inevitabile pensare a chi sta soffrendo ed a quanti, purtroppo soffriranno ancora nelle settimane a venire. Da stigmatizzare, senza nessuna mezza misura, i rari capannelli sia di anziani sia di giovanissimi, in barba ad ogni decreto.
Ci rialzeremo, ne sono sicuro da uomo di sport. Lo faremo con la forza tipica di un popolo che si unisce e combatte nelle difficoltà maggiori, nelle salite più aspre.
A voi la galleria fotografica realizzata nel nostro giro mattutino ed alcuni scatti pervenutici a sera.