Politica
Il "Sarcone" sarà Ospedale per post acuzie: il commento di Michele Grassi
Il Consigliere PD: «Terlizzi si è mossa intelligentemente»
Terlizzi - venerdì 5 luglio 2019
11.44
Un plauso alla Regione Puglia per il Piano di riordino ospedaliero che vedrà il "Sarcone" diventare ospedale per post-acuzie ed uno ad una classe dirigente terlizzese che, per quanto «sconquassata» sia, ha ottenuto un risultato importante.
È questo in estrema sintesi il pensiero del Consigliere comunale del Partito Democratico Michele Grassi, intervenuto nella giornata di ieri sulla riorganizzazione sanitaria che dovrebbe partire dal prossimo anno.
In particolare Grassi punta il dito sulla decisione dei Comuni di Corato e Molfetta di non aderire di fatto al progetto "Spaccavento" per giungere all'Ospedale unico del Nord Barese, cosa che invece Terlizzi, Giovinazzo e Ruvo di Puglia hanno invece fatto con altrettanti voti in seno alle rispettive assise comunali.
«Corato risulta dal precedente piano di riordino codificato come ospedale di primo livello, perché era l'unico dei tre (con Terlizzi e Molfetta) che aveva la ginecologia e quindi la rianimazione. Ciò - spiega Grassi -, perché occorreva tenerlo codificato sulla carta in attesa dell'ospedale unico del nord barese. Tra l'altro, senza girarci intorno, Corato, alla luce del nuovo costruendo ospedale di Andria, non ci sarà più.
Poi, alla luce della non condivisione dei Consigli Comunali di Corato e Molfetta, al contrario di quelli di Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo, dell' ospedale unico del nord barese, il progetto Spaccavento, condiviso anche con la Regione, di fatto saltato, e così facendo - è l'opinione dell'esponente Democratico - si è fatto un favore grande alla Sanità di Bari e a quella di Andria e Barletta».
Grassi spiega anche che «l'ospedale di Molfetta verrà rinforzato come ospedale di base e la bella adeguata piccola struttura ospedaliera di Terlizzi diventerà Pta post acuzie e verrà rinforzata da tutta una serie di ambulatori specialistici, che servono non solo alla popolazione anziana ma anche a quella adulta e giovanile dell'intero territorio del Nord Barese».
«Credo - è stata quindi la conclusione a cui è giunto il Consigliere del Partito Democratico - che la classe dirigente terlizzese, per quanto sconquassata sia, ha organizzato di concretizzare la questione strutturando intensamente e intelligentemente il presidio ospedaliero di Terlizzi, grazie anche alla volontà di chi governa oggi la Regione e di chi l' ha governata precedentemente, che ha consentito di adeguarla strutturalmente».
È questo in estrema sintesi il pensiero del Consigliere comunale del Partito Democratico Michele Grassi, intervenuto nella giornata di ieri sulla riorganizzazione sanitaria che dovrebbe partire dal prossimo anno.
In particolare Grassi punta il dito sulla decisione dei Comuni di Corato e Molfetta di non aderire di fatto al progetto "Spaccavento" per giungere all'Ospedale unico del Nord Barese, cosa che invece Terlizzi, Giovinazzo e Ruvo di Puglia hanno invece fatto con altrettanti voti in seno alle rispettive assise comunali.
«Corato risulta dal precedente piano di riordino codificato come ospedale di primo livello, perché era l'unico dei tre (con Terlizzi e Molfetta) che aveva la ginecologia e quindi la rianimazione. Ciò - spiega Grassi -, perché occorreva tenerlo codificato sulla carta in attesa dell'ospedale unico del nord barese. Tra l'altro, senza girarci intorno, Corato, alla luce del nuovo costruendo ospedale di Andria, non ci sarà più.
Poi, alla luce della non condivisione dei Consigli Comunali di Corato e Molfetta, al contrario di quelli di Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo, dell' ospedale unico del nord barese, il progetto Spaccavento, condiviso anche con la Regione, di fatto saltato, e così facendo - è l'opinione dell'esponente Democratico - si è fatto un favore grande alla Sanità di Bari e a quella di Andria e Barletta».
Grassi spiega anche che «l'ospedale di Molfetta verrà rinforzato come ospedale di base e la bella adeguata piccola struttura ospedaliera di Terlizzi diventerà Pta post acuzie e verrà rinforzata da tutta una serie di ambulatori specialistici, che servono non solo alla popolazione anziana ma anche a quella adulta e giovanile dell'intero territorio del Nord Barese».
«Credo - è stata quindi la conclusione a cui è giunto il Consigliere del Partito Democratico - che la classe dirigente terlizzese, per quanto sconquassata sia, ha organizzato di concretizzare la questione strutturando intensamente e intelligentemente il presidio ospedaliero di Terlizzi, grazie anche alla volontà di chi governa oggi la Regione e di chi l' ha governata precedentemente, che ha consentito di adeguarla strutturalmente».