Politica
Il terlizzese Giuseppe Grassi nella segreteria del PD di Roma
Ha trentotto anni e due lauree magistrali
Terlizzi - martedì 8 agosto 2023
Giuseppe Grassi, terlizzese di trentotto anni, è da qualche giorno componente della nuova segreteria del Partito Democratico di Roma. Ha conseguito nel tempo due lauree magistrali, una in scienze politiche con indirizzo in relazioni internazionali e un'altra in storia. Da sempre appassionato di politica, da qualche anno la sua vita si è stabilizzata nella capitale.
Sin da giovanissimo si è battuto per le cause civili. A soli diciassette anni, all'epoca studente del liceo classico, ha preso parte, ad esempio, alle manifestazioni contro la chiusura dell'ospedale cittadino "Michele Sarcone". La prima parte della sua militanza si è svolta a Terlizzi, dapprima nel Partito Popolare Italiano, poi confluito ne La Margherita e, infine, questa nel PD.
Dal 2013 in poi, invece, si è iscritto al circolo dem romano, simpatizzando per l'area dei cattolici democratici riformisti. Ha poi maturato un percorso politico all'interno della segreteria del PD della regione Lazio ove gli era stata attribuita la delega ai trasporti e alla mobilità: tra i suoi compiti quello di intercettare in merito a tali tematiche le istanze della collettività nei circoli di Roma e delle varie aree laziali. Ha affinato la sua formazione coinvolgendosi in molteplici dibattiti pubblici, onorando la festa de l'Unità di Roma, promuovendo l'iniziativa "Lazio Youth Card".
Adesso, invece, un nuovo cammino nella rinnovata segreteria del PD di Roma. Sebbene le deleghe non siano state ancora attribuite, lo sguardo di Giuseppe Grassi è rivolto a sollecitare la partecipazione della collettività, appuntando innanzitutto le esigenze di chi vive in territori complessi che richiedono un'attenzione particolare.
«In una fase storica di disaffezione alla politica, credo fermamente che non ci possa essere un'alternativa alla politica, vero strumento deputato alla costruzione di un consenso democratico per la cura concreta dell'interesse pubblico», chiosa Grassi che fa dello studio, del metodo ragionato e del merito i suoi capisaldi.
Nonostante conduca la sua vita nell'Italia centrale, Grassi mantiene vivo il legame affettivo con Terlizzi, ove risiedono la sua famiglia e molti amici. Si astiene, invece, da osservazioni sul PD terlizzese, ritenendo saggiamente che per poter proferire parola su qualsiasi questione occorra prima aver raccolto i dovuti dati per formarsi un'idea consapevole. «Non sopporto il populismo. Non sono in grado di formulare giudizi o fornire consigli su una realtà di cui non ho contezza e che non vivo quotidianamente».
Sin da giovanissimo si è battuto per le cause civili. A soli diciassette anni, all'epoca studente del liceo classico, ha preso parte, ad esempio, alle manifestazioni contro la chiusura dell'ospedale cittadino "Michele Sarcone". La prima parte della sua militanza si è svolta a Terlizzi, dapprima nel Partito Popolare Italiano, poi confluito ne La Margherita e, infine, questa nel PD.
Dal 2013 in poi, invece, si è iscritto al circolo dem romano, simpatizzando per l'area dei cattolici democratici riformisti. Ha poi maturato un percorso politico all'interno della segreteria del PD della regione Lazio ove gli era stata attribuita la delega ai trasporti e alla mobilità: tra i suoi compiti quello di intercettare in merito a tali tematiche le istanze della collettività nei circoli di Roma e delle varie aree laziali. Ha affinato la sua formazione coinvolgendosi in molteplici dibattiti pubblici, onorando la festa de l'Unità di Roma, promuovendo l'iniziativa "Lazio Youth Card".
Adesso, invece, un nuovo cammino nella rinnovata segreteria del PD di Roma. Sebbene le deleghe non siano state ancora attribuite, lo sguardo di Giuseppe Grassi è rivolto a sollecitare la partecipazione della collettività, appuntando innanzitutto le esigenze di chi vive in territori complessi che richiedono un'attenzione particolare.
«In una fase storica di disaffezione alla politica, credo fermamente che non ci possa essere un'alternativa alla politica, vero strumento deputato alla costruzione di un consenso democratico per la cura concreta dell'interesse pubblico», chiosa Grassi che fa dello studio, del metodo ragionato e del merito i suoi capisaldi.
Nonostante conduca la sua vita nell'Italia centrale, Grassi mantiene vivo il legame affettivo con Terlizzi, ove risiedono la sua famiglia e molti amici. Si astiene, invece, da osservazioni sul PD terlizzese, ritenendo saggiamente che per poter proferire parola su qualsiasi questione occorra prima aver raccolto i dovuti dati per formarsi un'idea consapevole. «Non sopporto il populismo. Non sono in grado di formulare giudizi o fornire consigli su una realtà di cui non ho contezza e che non vivo quotidianamente».