Inaugurata sabato scorso "La Casa di Peppe" in ricordo di Giuseppe Adamo

Si è inaugurata sabato scorso, 25 maggio, "La Casa di Peppe", la struttura residenziale sita in via Vecchia Sovereto 65, che ospiterà giovani madri in difficoltà insieme ai loro bambini. Divenuta finalmente realtà a quattro anni dalla posa della prima pietra, ha come obiettivo principale quello di celebrare nuove opportunità di vita, in omaggio a Giuseppe Adamo, strappato brutalmente alla sua breve esistenza a causa di un tragico incidente stradale avvenuto nel 2011.

Circa duecento persone si sono riunite in ricordo di Peppe, come veniva amabilmente chiamato dai suoi cari. Scomparso alla giovanissima età di 24 anni, Peppe era un ragazzo semplice, sempre sorridente e disponibile, dedito allo studio, al lavoro, alla famiglia e agli amici. In suo onore, sono intervenuti il vescovo Mons. Cornacchia, il primo cittadino Ninni Gemmato, nonché i frati di Casa Betania, vicini alla sofferenza della famiglia.

Tra i momenti di forte commozione, quello della consegna delle chiavi da parte di Pasquale Adamo, papà di Peppe, a Giuseppe Bonasia, presidente della cooperativa. «La Casa di Peppe rappresenta la testimonianza di come da un grande dolore sia fiorita la speranza. È la realizzazione di un sogno», afferma Bonasia, «Toccherà a me dare gambe forti per affrontare il futuro».

Si tratta del sogno dello stesso Peppe che desiderava avere una propria casa proprio nell'area dove ora sorge l'edificio. Il suo amore per la vita adesso sarà d'aiuto per tante persone che vivono situazioni di forte disagio sociale. La struttura sarà effettivamente operativa a partire dai prossimi giorni, quando si avvieranno le pratiche con i tribunali e gli assistenti sociali per l'accoglienza dei futuri ospiti.

Sarà attivato un percorso di riabilitazione, attraverso un team qualificato di psicologi ed educatori professionali, affinché le fasce deboli possano reinserirsi serenamente nel tessuto della comunità. Gli utenti risiederanno nelle quattro stanze doppie, ciascuna dotata di bagno privato e ognuna con un colore diverso dall'altra. Sono presenti anche una sala da pranzo e una ricreativa per favorire la socializzazione, oltre a una piccola cappella dove rifugiarsi per rivolgere preghiere.

Un nuovo presidio di solidarietà, dunque, è sorto nei pressi del Borgo Medievale di Sovereto, pronto a fornire assistenza ai bisognosi.