Territorio
Incendi sulla Via Appia, in Zona Portoni
Il fuoco divampa, con l'aiuto dell'erba secca. Puliamo Terlizzi chiede un'ordinanza
Terlizzi - venerdì 15 maggio 2015
19.59
Già negli scorsi mesi si era parlato di odore di bruciato che pervadeva le vie della città: tante le ipotesi tese a definire quali fossero realmente le cause dello stesso, una delle quali era riconducibile al caso di falò accesi per bruciare e consumare residui della produzione dell'olio, provenienti dai frantoi del paese. Ebbene la situazione rappresentata si delinea tutt'oggi, più drammatica che mai, sotto gli occhi dei proprietari dei fondi siti lungo la Via Appia - zona Portoni, in direzione Ruvo.
Da quanto raccontatoci si tratta di fondi del demanio pubblico che la Regione avrebbe affidato in gestione al Comune di Terlizzi, ma presso i quali alcuni privati si sono presi il privilegio e il lusso di comportarsi come se fossero in casa propria, al fine di smaltire materiale oleoso di scarto. Incendi che vengono domati nel corso di più di un giorno e che, dato il caldo, finiscono per espandersi ad intere zolle di terra. D'aiuto, certamente, anche l'erba secca: è bastato poco per il fuoco prendesse piede, distruggendo intere piantagioni di ulivi sani.
«Chiediamo al Sindaco - affermano gli attivisti di Puliamo Terlizzi - di emettere quanto prima l'ordinanza che vieta la bruciatura delle sterpaglie. Vorremmo inoltre che venisse emanata un'altra ordinanza - valida per tutto l'anno - nella quale si vieta l'accensione di fuochi all'aperto nelle ore serali e notturne quando più frequentmente si verificano roghi tossici di rifiuti ed in particolare di materiale plastico.»
Da quanto raccontatoci si tratta di fondi del demanio pubblico che la Regione avrebbe affidato in gestione al Comune di Terlizzi, ma presso i quali alcuni privati si sono presi il privilegio e il lusso di comportarsi come se fossero in casa propria, al fine di smaltire materiale oleoso di scarto. Incendi che vengono domati nel corso di più di un giorno e che, dato il caldo, finiscono per espandersi ad intere zolle di terra. D'aiuto, certamente, anche l'erba secca: è bastato poco per il fuoco prendesse piede, distruggendo intere piantagioni di ulivi sani.
«Chiediamo al Sindaco - affermano gli attivisti di Puliamo Terlizzi - di emettere quanto prima l'ordinanza che vieta la bruciatura delle sterpaglie. Vorremmo inoltre che venisse emanata un'altra ordinanza - valida per tutto l'anno - nella quale si vieta l'accensione di fuochi all'aperto nelle ore serali e notturne quando più frequentmente si verificano roghi tossici di rifiuti ed in particolare di materiale plastico.»