Attualità
Istituto Agrario "De Gemmis" resta senza autonomia dirigenziale
La delusione da parte della comunità scolastica
Terlizzi - giovedì 9 febbraio 2017
13.33
C'è delusione nella comunità scolastica dell'istituto Agrario "De Gemmis" di Terlizzi per la decisione della Regione Puglia di lasciare la direzione scolastica di questa scuola a Bitonto, impedendo un accorpamento proprio nella città dei fiori. Se da una parte arriva la bella notizia di un polo liceale che acquista spessore, offrendo anche classi per il Liceo scientifico, ampliando così la propria offerta formativa, dall'altra parte - si legge in una nota diffusa dal "De Gemmis", «Terlizzi sarebbe stata orgogliosa di una revisione della delibera regionale che riportasse nello stesso ambito territoriale la dirigenza dell'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore de Gemmis – settori agro, elettrico e moda. Quale soluzione migliore se non una dirigenza sullo stesso territorio, magari illuminata e capace di ridare lustro ad una realtà che di suo non smette mai, nonostante le difficoltà, di coltivare passione, entusiasmo, "priscio"?»
»Ma noi - continua la nota - siamo quelli che si illudono che le cose belle nascano dal basso, che i cambiamenti e le conquiste siano il frutto di un processo partecipato, che le scelte giuste – ed eque – siano il risultato di una logica rigorosa e non l'esito finale di manovre meramente politiche affidate ai vecchi, usurati ma inguaribili potenti di turno. Ecco perché crediamo ancora – e continueremo a farlo – che la realtà formativa del "de Gemmis" potrà ancora produrre mani e menti capaci di operare su un territorio vocato all'agricoltura, ma anche proiettato nel futuro dell'automazione industriale e, perché no, attivo nell'ameno campo della creatività artigianale».
»Ma noi - continua la nota - siamo quelli che si illudono che le cose belle nascano dal basso, che i cambiamenti e le conquiste siano il frutto di un processo partecipato, che le scelte giuste – ed eque – siano il risultato di una logica rigorosa e non l'esito finale di manovre meramente politiche affidate ai vecchi, usurati ma inguaribili potenti di turno. Ecco perché crediamo ancora – e continueremo a farlo – che la realtà formativa del "de Gemmis" potrà ancora produrre mani e menti capaci di operare su un territorio vocato all'agricoltura, ma anche proiettato nel futuro dell'automazione industriale e, perché no, attivo nell'ameno campo della creatività artigianale».