Attualità
Jan Fabre in visita al Mercato dei Fiori di Terlizzi
Il sindaco De Chirico "onorato" di averlo ospitato
Terlizzi - venerdì 13 ottobre 2023
«Onorati di aver ospitato l'iconico artista, coreografo, regista teatrale e scenografo belga Jan Fabre, nel cuore del Mercato dei Fiori di Terlizzi. Con oltre vent'anni di eccellenza artistica, Jan Fabre resta una delle personalità più rilevanti della scena europea, costantemente all'avanguardia nel panorama contemporaneo. L'imponenza della struttura mercatale ha incantato la sua anima creativa, mentre la splendida Piazza Cavour ha catturato i suoi occhi. Terlizzi città della ceramica, dei fiori, dell'arte, sempre più della bellezza».
È raggiante il sindaco Michelangelo De Chirico, dopo la visita di ieri, 12 ottobre, del genio belga, già Grand'Ufficiale della Corona del Belgio, Commendatore all'Ordine di Leopoldo ed Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere nel suo Paese d'origine.
L'artista classe 1958 è stato anche coreografo e regista teatrale e tra le ultime sue direzioni si ricordano The end comes a little bit earlier this century. But business as usual (1999), As long as the world needs a warrior's soul (2000, a partire dal testo di Dario Fo Io, Ulrike, grido!), Je suis sang (2001), Het zwanenmeer (2002), Parrots & guinea pigs (2002), Angel of death (2003), Elle était et elle est, meme (2004), Etant donnés (2004), Quando L'Uomo principale è una donna (2004).
Nel 2017 il suo ritorno in Italia, a Venezia, dove ha portato la mostra Glass and Bone Sculptures 1977-2017, esponendo 40 sculture che ripercorrono gran parte della sua vita artistica e mettono in scena la ricerca sul binomio vita-morte, natura-artificio, durezza-fragilità.
È raggiante il sindaco Michelangelo De Chirico, dopo la visita di ieri, 12 ottobre, del genio belga, già Grand'Ufficiale della Corona del Belgio, Commendatore all'Ordine di Leopoldo ed Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere nel suo Paese d'origine.
L'artista classe 1958 è stato anche coreografo e regista teatrale e tra le ultime sue direzioni si ricordano The end comes a little bit earlier this century. But business as usual (1999), As long as the world needs a warrior's soul (2000, a partire dal testo di Dario Fo Io, Ulrike, grido!), Je suis sang (2001), Het zwanenmeer (2002), Parrots & guinea pigs (2002), Angel of death (2003), Elle était et elle est, meme (2004), Etant donnés (2004), Quando L'Uomo principale è una donna (2004).
Nel 2017 il suo ritorno in Italia, a Venezia, dove ha portato la mostra Glass and Bone Sculptures 1977-2017, esponendo 40 sculture che ripercorrono gran parte della sua vita artistica e mettono in scena la ricerca sul binomio vita-morte, natura-artificio, durezza-fragilità.