Cronaca
L'appello della paziente terlizzese positiva al Covid-19: «Restate a casa»
La donna è ricoverata al Policlinico di Bari per una lieve polmonite
Terlizzi - giovedì 19 marzo 2020
13.18
Parole di speranza e di ammonimento sono state pronunciate sulla piazza virtuale di Terlizzi, "Mezz 'o borg", dalla prima (e unica sinora) paziente terlizzese a essere ricoverata per Coronavirus al Policlinico di Bari (in foto) lo scorso 15 marzo.
La donna, di soli quarantasette anni, ha informato i suoi concittadini di essere affetta da una polmonite lieve, circostanza questa che, fortunatamente, ha scongiurato il ricorso all'intubazione.
Racconta da una camera di ospedale la sua permanenza lì. In completo isolamento, ha contatti solo con il personale sanitario, medico e infermieristico, due volte al giorno oltre ai momenti in cui le vengono somministrati i pasti, lasciati su di un tavolo a debita distanza.
Per il resto, la stanza è vuota e silenziosa, si affollano solo i pensieri della donna tra la paura, che però pian piano passa con il miglioramento, e la tristezza. I suoi occhi hanno incrociato anche i volti di persone che stanno lottando tra la vita e la morte in terapia intensiva, occhi che non si dimenticano, che entrano dritti nel cuore e lo solcano indelebilmente.
Lei, però, trova le forze per rivolgere un appello accorato a tutti i terlizzesi, supplicandoli di rimanere a casa. «Tutto passa, anche il peggiore dei temporali. Fa' un sacrificio per te e per la tua famiglia, per i tuoi figli. Resta a casa e il sole sorgerà di nuovo, più luminoso di prima. Forza Italia. Ce la faremo tutti insieme, ma abbiamo bisogno della vostra collaborazione. Restate a casa, so che non è facile ma nulla è impossibile», le sue parole che facciamo nostre.
Siamo noi a salutarla ed a darle il nostro abbraccio virtuale. Siamo con lei nella sua lotta, non è sola. Forza, come scrive lei, uniti e rispettando le regole, fosse anche ben oltre il 3 aprile, ne usciremo.
La donna, di soli quarantasette anni, ha informato i suoi concittadini di essere affetta da una polmonite lieve, circostanza questa che, fortunatamente, ha scongiurato il ricorso all'intubazione.
Racconta da una camera di ospedale la sua permanenza lì. In completo isolamento, ha contatti solo con il personale sanitario, medico e infermieristico, due volte al giorno oltre ai momenti in cui le vengono somministrati i pasti, lasciati su di un tavolo a debita distanza.
Per il resto, la stanza è vuota e silenziosa, si affollano solo i pensieri della donna tra la paura, che però pian piano passa con il miglioramento, e la tristezza. I suoi occhi hanno incrociato anche i volti di persone che stanno lottando tra la vita e la morte in terapia intensiva, occhi che non si dimenticano, che entrano dritti nel cuore e lo solcano indelebilmente.
Lei, però, trova le forze per rivolgere un appello accorato a tutti i terlizzesi, supplicandoli di rimanere a casa. «Tutto passa, anche il peggiore dei temporali. Fa' un sacrificio per te e per la tua famiglia, per i tuoi figli. Resta a casa e il sole sorgerà di nuovo, più luminoso di prima. Forza Italia. Ce la faremo tutti insieme, ma abbiamo bisogno della vostra collaborazione. Restate a casa, so che non è facile ma nulla è impossibile», le sue parole che facciamo nostre.
Siamo noi a salutarla ed a darle il nostro abbraccio virtuale. Siamo con lei nella sua lotta, non è sola. Forza, come scrive lei, uniti e rispettando le regole, fosse anche ben oltre il 3 aprile, ne usciremo.