Vita di città
L'emozionante tradizione del pastorello in processione
Da sessant'anni è tramandata con devozione dalla famiglia de Palma
Terlizzi - sabato 22 aprile 2023
2.25
Una devozione, quella della famiglia de Palma, che affonda le sue radici nei decenni. Devozione a Maria SS di Sovereto, alla Patrona di una Terlizzi che sovente a Lei si rivolge nei momenti più bui della sua storia.
Tradizione che ha visto quali capostipiti Giuseppe, compianto macellaio, padre di Letizia, Pasquale, Michele, Domenico, Teresa, Vitangelo, Maria, e sua moglie Giuseppina Saltarelli in de Palma, la famiglia che dal 1963 porta avanti con amore e caparbietà e sacrifici la tradizione della pecorella della Madonna di Sovereto, rinverdendo il mito dietro l'origine del culto. Una devozione giunta al suo sessantesimo anno che i de Palma in ogni chiacchierata ci ricordano con orgoglio ed un pizzico di commozione.
Vivono la Festa patronale in questo modo e in ogni momento dell'anno nella macelleria di famiglia di corso Vittorio Emanuele II, dove quasi in conclave decidono a chi affidare il bastone offerto dal veterinario dell'epoca, Francesco de Vanna detto don Ciccillo.
«Bastone che si è tramandato tra i quindici pastorelli che in questi anni, tra familiari e conoscenti, hanno avuto l'onore di guidare la pecorella compagna di viaggio della Madonna di Sovereto», sottolineano quasi a voce unica.
Mentre Clemente, predecessore del giovanissimo Gianni, pastorello di queste ultime due edizioni, ci racconta «del guanto tramandato per sei decenni e più, che va vestito sulla mano che tira la pecora».
Insomma domani Terlizzi sarà in festa grazie al popolo e grazie al cuore di chi la vive questa ricorrenza con grande devozione, autentico custode di una antica tradizione.
A raccontare l'emozione della festa sono i genitori del pastorello delle edizioni post-Covid, Gianni dello Russo, ai quali la famiglia de Palma ha affidato il ruolo grazie all'amicizia fraterna con Gioacchino, nonno materno del pastorello undicenne: «Innanzitutto ringraziamo la famiglia de Palma per aver dato a nostro figlio Gianni questa opportunità. Gianni sta vivendo un'esperienza davvero straordinaria. Siamo felici ed allo stesso tempo orgogliosi che rappresenti la figura del pastorello in questa meravigliosa festa che la nostra comunità vive ad aprile, il 16 ed il 23, con la Madonna che giunge nel borgo di Sovereto e successivamente ad agosto con la sfilata del nostro maestoso Carro Trionfale».
Parole cariche di sincera riconoscenza e di amicizia. Perché, al di là degli aspetti prettamente liturgici, centralissimi e ci mancherebbe altro, la Festa Maggiore, primaverile ed agostana, vive di sensazioni, di ritualità popolari che ne sono al contempo contorno ed essenza.
Terlizzi è in festa per Maria SS di Sovereto ed il candore di quella pecorella addestrata è emblema stesso di amore verso la Madonna. Imperituro amore.
Tradizione che ha visto quali capostipiti Giuseppe, compianto macellaio, padre di Letizia, Pasquale, Michele, Domenico, Teresa, Vitangelo, Maria, e sua moglie Giuseppina Saltarelli in de Palma, la famiglia che dal 1963 porta avanti con amore e caparbietà e sacrifici la tradizione della pecorella della Madonna di Sovereto, rinverdendo il mito dietro l'origine del culto. Una devozione giunta al suo sessantesimo anno che i de Palma in ogni chiacchierata ci ricordano con orgoglio ed un pizzico di commozione.
Vivono la Festa patronale in questo modo e in ogni momento dell'anno nella macelleria di famiglia di corso Vittorio Emanuele II, dove quasi in conclave decidono a chi affidare il bastone offerto dal veterinario dell'epoca, Francesco de Vanna detto don Ciccillo.
«Bastone che si è tramandato tra i quindici pastorelli che in questi anni, tra familiari e conoscenti, hanno avuto l'onore di guidare la pecorella compagna di viaggio della Madonna di Sovereto», sottolineano quasi a voce unica.
Mentre Clemente, predecessore del giovanissimo Gianni, pastorello di queste ultime due edizioni, ci racconta «del guanto tramandato per sei decenni e più, che va vestito sulla mano che tira la pecora».
Insomma domani Terlizzi sarà in festa grazie al popolo e grazie al cuore di chi la vive questa ricorrenza con grande devozione, autentico custode di una antica tradizione.
A raccontare l'emozione della festa sono i genitori del pastorello delle edizioni post-Covid, Gianni dello Russo, ai quali la famiglia de Palma ha affidato il ruolo grazie all'amicizia fraterna con Gioacchino, nonno materno del pastorello undicenne: «Innanzitutto ringraziamo la famiglia de Palma per aver dato a nostro figlio Gianni questa opportunità. Gianni sta vivendo un'esperienza davvero straordinaria. Siamo felici ed allo stesso tempo orgogliosi che rappresenti la figura del pastorello in questa meravigliosa festa che la nostra comunità vive ad aprile, il 16 ed il 23, con la Madonna che giunge nel borgo di Sovereto e successivamente ad agosto con la sfilata del nostro maestoso Carro Trionfale».
Parole cariche di sincera riconoscenza e di amicizia. Perché, al di là degli aspetti prettamente liturgici, centralissimi e ci mancherebbe altro, la Festa Maggiore, primaverile ed agostana, vive di sensazioni, di ritualità popolari che ne sono al contempo contorno ed essenza.
Terlizzi è in festa per Maria SS di Sovereto ed il candore di quella pecorella addestrata è emblema stesso di amore verso la Madonna. Imperituro amore.