Politica
L'opposizione al Prefetto: impossibilitati a svolgere il nostro ruolo
I consiglieri denunciano illegittimità nell'istruttoria della manovra fiscale
Terlizzi - venerdì 6 maggio 2016
7.32
I consiglieri comunali di opposizione scrivono al Prefetto per denunciare alcune "gravi violazioni di legge e di regolamento" e dunque chiedono di annullare per vizi di illegittimità alcuni atti amministrativi approvati nell'ultima seduta di consiglio comunale.
Franco Barile, Michele Cagnetta, Marisa Chiapparino, Michelangelo De Chirico, Vincenzo di Tria Vincenzo, Gaetano Malerba e Aldo Aldo hanno preso carta e penna e segnalato al Prefetto di Bari l'impossibilità di esercitare i propri diritti e poteri "di informazione e controllo previsti dall'ordinamento giuridico" rispetto ad alcuni punti iscritti all'ordine del giorno nell'ultimo consiglio comunale (manovra fiscale con approvazione delle tariffe Imu, Tasi e tassa rifiuti e altri provvedimenti di natura economica propedeutici al Bilancio di previsione)".
In particolare, affermano i consiglieri di opposizione, per alcuni punti all'ordine del giorno "l'istruttoria delle relative proposte deliberative veniva tardivamente completata nella tarda serata (oltre le ore 23,00) del giorno precedente alla seduta del Consiglio, con il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, impedendo di prenderne visione e cognizione ai predetti denuncianti". In altre parole, l'amministrazione comunale non avrebbe osservato i termini "per il deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare".
Un'altra proposta deliberativa portata all'attenzione dell'aula, invece, risultata priva del "parere di regolarità contabile, apposto artatamente a posteriori su altra uguale proposta depositata in data 29 aprile 2016, cioè nella stessa data della seduta consiliare, su sollecitazione scritta del Presidente del Consiglio, come risulta dagli atti". E ancora: per altri provvedimenti propedeutici all'approvazione al Bilancio, "non venivano depositate affatto le proposte deliberative" così come per il documento unico di programmazione 2016-2018 e bilancio di previsione 2016-2018 "secondo cui i relativi atti devono essere depositati anticipatamente per eventuali emendamenti, come prescritto dal Regolamento di Contabilità, l'istruttoria era totalmente inesistente (alcun atto è mai stato depositato), ove si consideri che la Giunta Comunale ha deliberato lo schema di bilancio in data successiva e cioè il 30 aprile 2016".
Per l'opposizione ricorrono i "presupposti di annullamento straordinario dei suindicati atti amministrativi" e denunciano quindi le "gravi illegittimità degli atti sopra citati e ne chiedono l'annullamento straordinario, ai sensi dell'art. 138 T.U. 267/2000".
Franco Barile, Michele Cagnetta, Marisa Chiapparino, Michelangelo De Chirico, Vincenzo di Tria Vincenzo, Gaetano Malerba e Aldo Aldo hanno preso carta e penna e segnalato al Prefetto di Bari l'impossibilità di esercitare i propri diritti e poteri "di informazione e controllo previsti dall'ordinamento giuridico" rispetto ad alcuni punti iscritti all'ordine del giorno nell'ultimo consiglio comunale (manovra fiscale con approvazione delle tariffe Imu, Tasi e tassa rifiuti e altri provvedimenti di natura economica propedeutici al Bilancio di previsione)".
In particolare, affermano i consiglieri di opposizione, per alcuni punti all'ordine del giorno "l'istruttoria delle relative proposte deliberative veniva tardivamente completata nella tarda serata (oltre le ore 23,00) del giorno precedente alla seduta del Consiglio, con il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, impedendo di prenderne visione e cognizione ai predetti denuncianti". In altre parole, l'amministrazione comunale non avrebbe osservato i termini "per il deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare".
Un'altra proposta deliberativa portata all'attenzione dell'aula, invece, risultata priva del "parere di regolarità contabile, apposto artatamente a posteriori su altra uguale proposta depositata in data 29 aprile 2016, cioè nella stessa data della seduta consiliare, su sollecitazione scritta del Presidente del Consiglio, come risulta dagli atti". E ancora: per altri provvedimenti propedeutici all'approvazione al Bilancio, "non venivano depositate affatto le proposte deliberative" così come per il documento unico di programmazione 2016-2018 e bilancio di previsione 2016-2018 "secondo cui i relativi atti devono essere depositati anticipatamente per eventuali emendamenti, come prescritto dal Regolamento di Contabilità, l'istruttoria era totalmente inesistente (alcun atto è mai stato depositato), ove si consideri che la Giunta Comunale ha deliberato lo schema di bilancio in data successiva e cioè il 30 aprile 2016".
Per l'opposizione ricorrono i "presupposti di annullamento straordinario dei suindicati atti amministrativi" e denunciano quindi le "gravi illegittimità degli atti sopra citati e ne chiedono l'annullamento straordinario, ai sensi dell'art. 138 T.U. 267/2000".