Politica
La Corrente sostiene l'amico di sempre Roberto Covolo nella sua corsa a sindaco di San Vito dei Normanni
L'omaggio viaggia attraverso i social. E lui spiega come ci è arrivato
Terlizzi - martedì 4 agosto 2020
0.45
Se non si trattasse di un pezzo di Terlizzi trapiantato nell'Alto Salento, non ne staremmo scrivendo. Invece Roberto Covolo, candidato sindaco per una coalizione di centro-sinistra a San Vito dei Normanni (Br), non è una notizia che può passare inosservata.
Non stanno mancando sostegno ed incoraggiamento per una campagna elettorale inevitabilmente anomala e ancor più difficile da parte del movimento civico La Corrente, che egli stesso aveva contribuito a fondare tre anni or sono: «Roberto è uno di noi - scrivono i suoi compagni di viaggio terlizzesi -, lo è stato dalle prime ore di vita del nostro movimento e ha sempre portato con se lo zaino dei valori e dei principi che ispirano il nostro agire politico. A lui, ai tanti come lui figli e figlie di Terlizzi e alla comunità di San Vito l'augurio di avere il coraggio, la passione e la competenza per sparigliare le carte ed essere», concludono.
Roberto Covolo era stato nominato Assessore alla Legalità, Trasparenza e Partecipazione a Terlizzi nel settembre del 2005 nell'allora Giunta guidata dal sindaco Vincenzo di Tria, prendendo il posto di Donatella Azzollini.
«Quando nel 2011 mi sono trasferito qui (a San Vito dei Normanni, ndr) - scrive Covolo - non avrei mai potuto immaginare quello che in queste ore sta accadendo. Venivo dalla stagione di Bollenti Spiriti e dalla straordinaria esperienza di vita e di lavoro con Guglielmo Minervini: dopo aver seguito centinaia di comuni pugliesi e associazioni nei progetti di recupero di immobili dismessi da trasformare in spazi per i giovani (i 'Laboratori Urbani') e aver incoraggiato migliaia di giovani pugliesi a buttarsi nella mischia della vita attiva finanziando i loro progetti con Principi Attivi, decisi che occorreva un'inversione del mio punto di vista e cominciare a scrivere un nuovo capitolo del libro della vita. Dalla programmazione negli uffici ovattati della Presidenza della Regione Puglia sul lungomare di Bari, all'impresa sociale in un paese dell'Alto Salento fino ad allora a me conosciuto solo per qualche veloce passaggio di lavoro. Volevo lavorare ad una scala più piccola, ma con ambizioni grandi. La scommessa era costruire una 'impresa di comunità' che lavorando nel basso potesse costruire un luogo bello e utile, insieme radicato e cosmopolita, capace di produrre aggregazione, opportunità, cultura e lavoro».
A lui gli auguri per il raggiungimento di traguardi politici e umani in quella che è ormai la sua nuova casa.
Non stanno mancando sostegno ed incoraggiamento per una campagna elettorale inevitabilmente anomala e ancor più difficile da parte del movimento civico La Corrente, che egli stesso aveva contribuito a fondare tre anni or sono: «Roberto è uno di noi - scrivono i suoi compagni di viaggio terlizzesi -, lo è stato dalle prime ore di vita del nostro movimento e ha sempre portato con se lo zaino dei valori e dei principi che ispirano il nostro agire politico. A lui, ai tanti come lui figli e figlie di Terlizzi e alla comunità di San Vito l'augurio di avere il coraggio, la passione e la competenza per sparigliare le carte ed essere», concludono.
Roberto Covolo era stato nominato Assessore alla Legalità, Trasparenza e Partecipazione a Terlizzi nel settembre del 2005 nell'allora Giunta guidata dal sindaco Vincenzo di Tria, prendendo il posto di Donatella Azzollini.
«Quando nel 2011 mi sono trasferito qui (a San Vito dei Normanni, ndr) - scrive Covolo - non avrei mai potuto immaginare quello che in queste ore sta accadendo. Venivo dalla stagione di Bollenti Spiriti e dalla straordinaria esperienza di vita e di lavoro con Guglielmo Minervini: dopo aver seguito centinaia di comuni pugliesi e associazioni nei progetti di recupero di immobili dismessi da trasformare in spazi per i giovani (i 'Laboratori Urbani') e aver incoraggiato migliaia di giovani pugliesi a buttarsi nella mischia della vita attiva finanziando i loro progetti con Principi Attivi, decisi che occorreva un'inversione del mio punto di vista e cominciare a scrivere un nuovo capitolo del libro della vita. Dalla programmazione negli uffici ovattati della Presidenza della Regione Puglia sul lungomare di Bari, all'impresa sociale in un paese dell'Alto Salento fino ad allora a me conosciuto solo per qualche veloce passaggio di lavoro. Volevo lavorare ad una scala più piccola, ma con ambizioni grandi. La scommessa era costruire una 'impresa di comunità' che lavorando nel basso potesse costruire un luogo bello e utile, insieme radicato e cosmopolita, capace di produrre aggregazione, opportunità, cultura e lavoro».
A lui gli auguri per il raggiungimento di traguardi politici e umani in quella che è ormai la sua nuova casa.