Politica
La Corrente sul futuro economico della città: «Terlizzi era già un malato asintomatico»
Dopo l'iniziativa "Risorgiamo Italia", una nota del movimento di opposizione sulla situazione creatasi con l'emergenza sanitaria
Terlizzi - giovedì 30 aprile 2020
Comunicato Stampa
Ha fatto rumore in tutta Italia l'iniziativa delle partite IVA e dei commercianti denominata "Risorgiamo Italia", un flash mob che ha coinvolto anche Terlizzi con l'accensione delle vetrine per un'ora, simbolo della volontà di molti esercenti e piccoli imprenditori di ripartire (qui l'articolo).
Il movimento di opposizione La Corrente ha però voluto scavare più a fondo ed ha preferito dire (o meglio, scrivere) la sua attraverso una nota pubblicata sui social network, in cui si evidenzia come Terlizzi fosse «già un malato asintomatico». Di seguito ve la proponiamo completa.
«Ieri sera una partecipata iniziativa ha illuminato la città e mostrato che esiste una comunità coesa di operatori economici che chiedono di risorgere.
Gran parte di loro hanno visto Terlizzi impoverirsi di politiche efficaci per rivitalizzarla. Hanno subito il sorgere di centri commerciali e subiranno ancora la morsa della svendita di territorio nell'imminente futuro.
Ripartire. Ma per andare dove? Sostenere le imprese. Ma quali? In quale visione di paese e con quale strategia di sviluppo?
Rimettere in moto le produzioni,il commercio di prossimità, l'artigianato. Ma per produrre cosa e come? Con quale idea di welfare, di lavoro, di cittadinanza?
Sono queste le domande cui dovrebbe dare risposta la politica.
La crisi non è automaticamente un'opportunità per ripensare la società. Dipenderà da noi, dalla capacità che esprimeremo nel progettare il futuro e dalle leve che ci impegneremo a mettere in campo.
Le sfide di domani sono le sfide di ieri, con più frastuono.
Uno dei rischi di questa fase è che il pesce grande mangi il pesce piccolo. Questo è chiaro.
Ora spetta alla politica garantire le condizioni perché le saracinesche riaprano. Spetta anche alla politica locale: lo ha detto bene Giuseppe Volpe nel surreale (surreale è che l'assessore alle attività produttive era ancora una volta assente, quello alla cultura idem, quello alle opere pubbliche non pervenuto) consiglio comunale del 22/04, abbiamo un avanzo di amministrazione importante.
È POSSIBILE LA RIDUZIONE O LA SOSPENSIONE DELLA TARI O DELLA TOSAP?
Terlizzi può e deve ridurre questi tributi per le utenze non domestiche che sono state costrette a ridurre l'attività a causa del COVID-19 individuando le relative coperture attraverso eventuali maggiori entrate, derivanti per esempio dall'attività di contrasto dell'evasione (su Tari o su altre fonti di entrata), ovvero con risorse proprie, quali l'avanzo di amministrazione e altre entrate straordinarie.
Al di fuori di tale ipotesi e delle agevolazioni tipiche previste dai regolamenti comunali non è possibile ridurre la TARI in quanto tale tributo deve garantire l'integrale copertura dei costi del servizio, così come sancito dall'articolo 1, comma 654, legge n. 147/13.
Da questa crisi, al di là delle politiche tampone, e ce ne sono tante, usciamo se ricominciamo a sentire Terlizzi #attrattiva. Se qui, con il contributo di tutti, rimettiamo mani ad investimenti materiali ed immateriali che ne segnino in modo coraggioso, sostenibile e innovativo il futuro».
LA CORRENTE TERLIZZI
Il movimento di opposizione La Corrente ha però voluto scavare più a fondo ed ha preferito dire (o meglio, scrivere) la sua attraverso una nota pubblicata sui social network, in cui si evidenzia come Terlizzi fosse «già un malato asintomatico». Di seguito ve la proponiamo completa.
«Ieri sera una partecipata iniziativa ha illuminato la città e mostrato che esiste una comunità coesa di operatori economici che chiedono di risorgere.
Gran parte di loro hanno visto Terlizzi impoverirsi di politiche efficaci per rivitalizzarla. Hanno subito il sorgere di centri commerciali e subiranno ancora la morsa della svendita di territorio nell'imminente futuro.
Ripartire. Ma per andare dove? Sostenere le imprese. Ma quali? In quale visione di paese e con quale strategia di sviluppo?
Rimettere in moto le produzioni,il commercio di prossimità, l'artigianato. Ma per produrre cosa e come? Con quale idea di welfare, di lavoro, di cittadinanza?
Sono queste le domande cui dovrebbe dare risposta la politica.
La crisi non è automaticamente un'opportunità per ripensare la società. Dipenderà da noi, dalla capacità che esprimeremo nel progettare il futuro e dalle leve che ci impegneremo a mettere in campo.
Le sfide di domani sono le sfide di ieri, con più frastuono.
Uno dei rischi di questa fase è che il pesce grande mangi il pesce piccolo. Questo è chiaro.
Ora spetta alla politica garantire le condizioni perché le saracinesche riaprano. Spetta anche alla politica locale: lo ha detto bene Giuseppe Volpe nel surreale (surreale è che l'assessore alle attività produttive era ancora una volta assente, quello alla cultura idem, quello alle opere pubbliche non pervenuto) consiglio comunale del 22/04, abbiamo un avanzo di amministrazione importante.
È POSSIBILE LA RIDUZIONE O LA SOSPENSIONE DELLA TARI O DELLA TOSAP?
Terlizzi può e deve ridurre questi tributi per le utenze non domestiche che sono state costrette a ridurre l'attività a causa del COVID-19 individuando le relative coperture attraverso eventuali maggiori entrate, derivanti per esempio dall'attività di contrasto dell'evasione (su Tari o su altre fonti di entrata), ovvero con risorse proprie, quali l'avanzo di amministrazione e altre entrate straordinarie.
Al di fuori di tale ipotesi e delle agevolazioni tipiche previste dai regolamenti comunali non è possibile ridurre la TARI in quanto tale tributo deve garantire l'integrale copertura dei costi del servizio, così come sancito dall'articolo 1, comma 654, legge n. 147/13.
Da questa crisi, al di là delle politiche tampone, e ce ne sono tante, usciamo se ricominciamo a sentire Terlizzi #attrattiva. Se qui, con il contributo di tutti, rimettiamo mani ad investimenti materiali ed immateriali che ne segnino in modo coraggioso, sostenibile e innovativo il futuro».
LA CORRENTE TERLIZZI