Attualità
La donna col giubbino rosso, un'altra senzatetto in cerca di riparo a Terlizzi
Dopo oltre due anni in compagnia di Zoltan, a Terlizzi arriva un altro clochard
Terlizzi - martedì 3 aprile 2018
8.22
Da lontano, ieri sera, al buio, lungo via Bovio, camminava una figura esile. Lentamente. Con addosso un giubbino e cappuccio rossi, un viso scavato dalla stanchezza e per mano sette sacchetti di plastica.
Una donna forse sessanenne, un volto nuovo nelle strade semideserte di Terlizzi.
E' una senzatetto. Anche lei. Dopo oltre due anni in compagnia con il barbuto clochard di corso Garibaldi, dalla lingua straniera per tutti, un'altra persona è approdata nella città dei fiori in cerca di riparo. In quei sacchetti la donna tiene conservato quel che gli resta della sua vita: solo pochi vestiti consunti.
Le mani sono nere, fasciate con alcune bende. E' arrivata qui il giorno di Pasqua. E' italiana, accento romano, parla bene l'italiano, il suo nome resta un mistero, così come anche il suo arrivo, in una città dove non sarà "invisibile". La notte scorsa ha trovato rifugio sotto il gazebo di un bar. Chissà la prossima.
Una donna forse sessanenne, un volto nuovo nelle strade semideserte di Terlizzi.
E' una senzatetto. Anche lei. Dopo oltre due anni in compagnia con il barbuto clochard di corso Garibaldi, dalla lingua straniera per tutti, un'altra persona è approdata nella città dei fiori in cerca di riparo. In quei sacchetti la donna tiene conservato quel che gli resta della sua vita: solo pochi vestiti consunti.
Le mani sono nere, fasciate con alcune bende. E' arrivata qui il giorno di Pasqua. E' italiana, accento romano, parla bene l'italiano, il suo nome resta un mistero, così come anche il suo arrivo, in una città dove non sarà "invisibile". La notte scorsa ha trovato rifugio sotto il gazebo di un bar. Chissà la prossima.