Eventi e cultura
«La guerra serve solo a fare la guerra». Secondo appuntamento con i lunedì di pace
Su iniziativa di Pax Christi Terlizzi, l'evento si svolgerà questa sera
Terlizzi - lunedì 4 novembre 2024
Comunicato Stampa
Secondo lunedì di pace, su iniziativa del Punto pace Terlizzi di Pax Christi che, in collaborazione con «Mosaico di Pace», chiama a raccolta esperti e protagonisti nazionali del movimento pacifista per confrontarsi su «La guerra serve solo a fare la guerra». Il secondo appuntamento di Terlizzi è in programma oggi, lunedì 4 novembre 2024 (inizio alle 18:45) al cinema «Piccolo osservatorio universale Aldo Garzia» in largo don Pappagallo 13. Tema dell'incontro: «Economia di pace e finanza etica: si può, si deve».
L'incontro sarà aperto dal saluto di monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia. Intervengono: Giulio Marcon, coordinatore della Campagna Sbilanciamoci, già parlamentare («Politica della guerra e politica della pace»); e Teresa Masciopinto, presidente della Fondazione Finanza Etica («Banca Etica: una scelta di economia alternativa»). Modera: Simona Tamborra, imprenditrice, componente Pax Christi Terlizzi.
«Non è un caso – spiegano gli organizzatori – che una delle tappe dei nostri incontri sia stata fatta coincidere con le celebrazioni della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, una giornata che a partire dalla campagna di comunicazione istituzionale manifesta una pericolosa retorica segno della deriva verso la guerra». «La militarizzazione è imperante. Basti pensare che le spese finali della Difesa , sarebbe meglio chiamarlo della Guerra - autorizzate dalla legge di bilancio 2024-2026 (LDB – Legge 213/2023) per il 2024 sono pari a 29,184,2 milioni di euro, in termini di competenza, e rappresentano oltre il 3% delle spese finali del bilancio dello Stato – analizza don Michele Stragapede, di Pax Christi Terlizzi. Ma non va dimenticata la militarizzazione del territorio, del mare con il transito di portaerei e sommergibili a propulsione nucleare, e poi una esercitazione militare nucleare sul Mar Tirreno che ha visto il coinvolgimento della base di Amendola. Persone, cultura, economia, terra, mare e cieli sono stati e sono militarizzati. E fa riflettere la seduzione di una classe politica per il ripristino degli obblighi di leva.
Mons. Giovanni Ricchiuti presidente di Pax Christi: «Mai come in questo momento è fondamentale una forte determinazione a ripudiare la guerra. Se vuoi la pace, devi preparare la pace, lavorando per la giustizia che è molto più della semplice attività forense, ma significa avere a cure la sorte degli impoveriti e degli esclusi». Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci, già parlamentare, concentra il suo contributo suggerendo come usare la spesa pubblica per la società, l'ambiente e la pace. Teresa Masciopinto, presidente della Fondazione Finanza Etica, parlerà di Banca Etica come una banca libera, indipendente, cooperativa che lavora per l'interesse più alto: quello della comunità e non di coloro che investono in multinazionali che fanno affari e maturano interessi sporchi di sangue.
Modera l'incontro, Simona Tamborra, di Pax Christi Terlizzi, che guida un percorso di accoglienza, alfabetizzazione e inclusione di bambini e donne straniere nella parrocchia di San Gioacchino a Terlizzi.
«La pace richiede una altissima dose di coraggio, essa non nasce dalla vittoria ma dall'affermazione della verità dell'altro, diventa necessario mettersi in ascolto e soprattutto sporcarsi le mani perché la pace ha bisogno non solo di parole ma anche di azioni concrete, diversamente faremmo solo un inutile parlare. Accogliamo l'altro nel suo bisogno di essere, senza disumanizzare. Non ci può essere crescita senza integrazione di quella umanità esclusa dalla ricchezza che siamo in grado di generare».
L'itinerario di riflessioni e analisi si chiuderà lunedì 11 novembre 2024 (inizio alle 18:45), terza e ultima tappa, sempre al cinema «Piccolo osservatorio universale Aldo Garzia» in largo don Pappagallo 13. Si discuterà de «L'economia di Francesco». Introdurrà Rosa Siciliano, direttore editoriale di Mosaico di Pace. In programma il saluto del vescovo della diocesi di Molfetta, Domenico Cornacchia. L'intervento su «L'economia di Francesco non uccide, include, umanizza» è affidato a Antonio De Lellis, del Centro studi economico-sociale per la Pace. La terza tappa si concluderà con lo spettacolo teatrale di e con Raffele Tedeschi, dal titolo «Io non ci volevo venire ovvero Francesco, il Sultano, il frate imprudente» (una produzione Spazio Gif-Ets).
L'incontro sarà aperto dal saluto di monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia. Intervengono: Giulio Marcon, coordinatore della Campagna Sbilanciamoci, già parlamentare («Politica della guerra e politica della pace»); e Teresa Masciopinto, presidente della Fondazione Finanza Etica («Banca Etica: una scelta di economia alternativa»). Modera: Simona Tamborra, imprenditrice, componente Pax Christi Terlizzi.
«Non è un caso – spiegano gli organizzatori – che una delle tappe dei nostri incontri sia stata fatta coincidere con le celebrazioni della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, una giornata che a partire dalla campagna di comunicazione istituzionale manifesta una pericolosa retorica segno della deriva verso la guerra». «La militarizzazione è imperante. Basti pensare che le spese finali della Difesa , sarebbe meglio chiamarlo della Guerra - autorizzate dalla legge di bilancio 2024-2026 (LDB – Legge 213/2023) per il 2024 sono pari a 29,184,2 milioni di euro, in termini di competenza, e rappresentano oltre il 3% delle spese finali del bilancio dello Stato – analizza don Michele Stragapede, di Pax Christi Terlizzi. Ma non va dimenticata la militarizzazione del territorio, del mare con il transito di portaerei e sommergibili a propulsione nucleare, e poi una esercitazione militare nucleare sul Mar Tirreno che ha visto il coinvolgimento della base di Amendola. Persone, cultura, economia, terra, mare e cieli sono stati e sono militarizzati. E fa riflettere la seduzione di una classe politica per il ripristino degli obblighi di leva.
Mons. Giovanni Ricchiuti presidente di Pax Christi: «Mai come in questo momento è fondamentale una forte determinazione a ripudiare la guerra. Se vuoi la pace, devi preparare la pace, lavorando per la giustizia che è molto più della semplice attività forense, ma significa avere a cure la sorte degli impoveriti e degli esclusi». Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci, già parlamentare, concentra il suo contributo suggerendo come usare la spesa pubblica per la società, l'ambiente e la pace. Teresa Masciopinto, presidente della Fondazione Finanza Etica, parlerà di Banca Etica come una banca libera, indipendente, cooperativa che lavora per l'interesse più alto: quello della comunità e non di coloro che investono in multinazionali che fanno affari e maturano interessi sporchi di sangue.
Modera l'incontro, Simona Tamborra, di Pax Christi Terlizzi, che guida un percorso di accoglienza, alfabetizzazione e inclusione di bambini e donne straniere nella parrocchia di San Gioacchino a Terlizzi.
«La pace richiede una altissima dose di coraggio, essa non nasce dalla vittoria ma dall'affermazione della verità dell'altro, diventa necessario mettersi in ascolto e soprattutto sporcarsi le mani perché la pace ha bisogno non solo di parole ma anche di azioni concrete, diversamente faremmo solo un inutile parlare. Accogliamo l'altro nel suo bisogno di essere, senza disumanizzare. Non ci può essere crescita senza integrazione di quella umanità esclusa dalla ricchezza che siamo in grado di generare».
L'itinerario di riflessioni e analisi si chiuderà lunedì 11 novembre 2024 (inizio alle 18:45), terza e ultima tappa, sempre al cinema «Piccolo osservatorio universale Aldo Garzia» in largo don Pappagallo 13. Si discuterà de «L'economia di Francesco». Introdurrà Rosa Siciliano, direttore editoriale di Mosaico di Pace. In programma il saluto del vescovo della diocesi di Molfetta, Domenico Cornacchia. L'intervento su «L'economia di Francesco non uccide, include, umanizza» è affidato a Antonio De Lellis, del Centro studi economico-sociale per la Pace. La terza tappa si concluderà con lo spettacolo teatrale di e con Raffele Tedeschi, dal titolo «Io non ci volevo venire ovvero Francesco, il Sultano, il frate imprudente» (una produzione Spazio Gif-Ets).