Attualità
La passione per il modellismo di Tommaso Volpe
Le sue riproduzioni in scala sono delle vere e proprie opere d'arte
Terlizzi - martedì 16 luglio 2024
Sono delle vere e proprie opere d'arte le riproduzioni in scala del quarantasettenne terlizzese Tommaso Volpe che di mestiere fa il tecnico ascensorista da più di trent'anni. Fino ad oggi ha realizzato quindici modelli in miniatura, principalmente ispirati a monumenti esistenti, e il sedicesimo - il Colosseo - è in fase di costruzione.
La passione per il modellismo nasce durante l'infanzia, all'età di sei anni, quando - ricorda Tommaso - il maestro Luciano Tedeschi alla scuola elementare faceva eseguire ai suoi piccoli alunni i lavori di traforo alla festa del papà, alla festa della mamma e anche nel periodo natalizio con la creazione del presepe e dei relativi personaggi. «In prossimità del 6 dicembre, invece di volere i giocattoli, desideravo dei ferri. Al mio primo San Nicola ho ricevuto tutto il kit del traforo che conteneva il cacciavite, la pinza, il trapano manuale e la morsa piccola», racconta Tommaso a TerlizziViva, aprendosi a un viaggio nostalgico nei suoi vividi ricordi.
Con sacrificio e dedizione, il nostro concittadino ha realizzato un personale laboratorio artigianale all'interno della sua abitazione, dotandosi di tutta l'attrezzatura necessaria. Ogni volta che si cimenta in un nuovo progetto modellistico, Tommaso acquista gli strumenti più adatti che meglio si prestano alla lavorazione del prodotto. «Ogni modellino necessita di attrezzature particolari, come avvitatori di un certo tipo, punte della giusta dimensione, morse idonee allo scopo, pinze a pressione, oltre che vari tipi di ferro».
Il materiale che solitamente utilizza comprende legno, colla ad acqua, chiodi di varie misure, viti e perni per rinforzare la base. Alcune miniature, come la Torre Eiffel e il ponte di Brooklyn, sono interamente composte da fili di ferro, dal più fino al più doppio: il filo di ferro viene intrecciato a mano, non è né saldato né incollato. Di regola, ogni creazione è completamente "hand made"; solamente i listelli in legno vengono tagliati con dei macchinari specifici.
Ammirevoli per precisione e bellezza artistica sono anche le riproduzioni del Castel del Monte, della Torre di Pisa, di una piramide, oltre che un ascensore in miniatura elettronico e funzionante e un'opera di sua fantasia. «Mi sono dedicato a quest'hobby in autonomia, sempre da solo, perché riuscire nel modellismo è un talento che mi è stato donato», chiosa Volpe, riconoscente per questa sua particolare attitudine, la quale, però, va alimentata con costanza e tenacia, «Non ho competenze da geometra né una preparazione accademica da ingegnere né tantomeno mio padre mi ha trasmesso questa inclinazione».
La costruzione di ogni modello richiede molto tempo, poiché diverse sono le fasi da seguire per la sua esecuzione e ognuna di esse esige attenzione e cura nei dettagli. In media Tommaso ci impiega tre anni per ciascuno dei suoi manufatti, però il meraviglioso Big Ben è stato terminato dopo sei anni di profondo impegno: alto 3,50 metri, rappresenta un capolavoro artistico ed è attualmente la sua opera più grande.
Di certo Tommaso merita di essere insignito di un premio per la sua spiccata maestria in questo ramo, mostrando caparbietà e sensibilità verso le attrazioni del mondo. Ad oggi vanta una mostra nel 2006 insieme al pittore terlizzese Michele Prisciandaro; qualche anno fa ha finanche esposto una riproduzione del Carro Trionfale a Palazzo Montecitorio, quando l'amministrazione comunale guidata dall'allora Sindaco Ninni Gemmato esportò a Roma le tradizioni terlizzesi in un evento dedicato.
«Vedere ultimato un modello mi emoziona, mi fa venire i brividi», conclude Tommaso Volpe, «Apprezzo molto quando le altre persone dal vivo o sui social network spendono parole di stupore e di gradimento per i miei lavori».
La passione per il modellismo nasce durante l'infanzia, all'età di sei anni, quando - ricorda Tommaso - il maestro Luciano Tedeschi alla scuola elementare faceva eseguire ai suoi piccoli alunni i lavori di traforo alla festa del papà, alla festa della mamma e anche nel periodo natalizio con la creazione del presepe e dei relativi personaggi. «In prossimità del 6 dicembre, invece di volere i giocattoli, desideravo dei ferri. Al mio primo San Nicola ho ricevuto tutto il kit del traforo che conteneva il cacciavite, la pinza, il trapano manuale e la morsa piccola», racconta Tommaso a TerlizziViva, aprendosi a un viaggio nostalgico nei suoi vividi ricordi.
Con sacrificio e dedizione, il nostro concittadino ha realizzato un personale laboratorio artigianale all'interno della sua abitazione, dotandosi di tutta l'attrezzatura necessaria. Ogni volta che si cimenta in un nuovo progetto modellistico, Tommaso acquista gli strumenti più adatti che meglio si prestano alla lavorazione del prodotto. «Ogni modellino necessita di attrezzature particolari, come avvitatori di un certo tipo, punte della giusta dimensione, morse idonee allo scopo, pinze a pressione, oltre che vari tipi di ferro».
Il materiale che solitamente utilizza comprende legno, colla ad acqua, chiodi di varie misure, viti e perni per rinforzare la base. Alcune miniature, come la Torre Eiffel e il ponte di Brooklyn, sono interamente composte da fili di ferro, dal più fino al più doppio: il filo di ferro viene intrecciato a mano, non è né saldato né incollato. Di regola, ogni creazione è completamente "hand made"; solamente i listelli in legno vengono tagliati con dei macchinari specifici.
Ammirevoli per precisione e bellezza artistica sono anche le riproduzioni del Castel del Monte, della Torre di Pisa, di una piramide, oltre che un ascensore in miniatura elettronico e funzionante e un'opera di sua fantasia. «Mi sono dedicato a quest'hobby in autonomia, sempre da solo, perché riuscire nel modellismo è un talento che mi è stato donato», chiosa Volpe, riconoscente per questa sua particolare attitudine, la quale, però, va alimentata con costanza e tenacia, «Non ho competenze da geometra né una preparazione accademica da ingegnere né tantomeno mio padre mi ha trasmesso questa inclinazione».
La costruzione di ogni modello richiede molto tempo, poiché diverse sono le fasi da seguire per la sua esecuzione e ognuna di esse esige attenzione e cura nei dettagli. In media Tommaso ci impiega tre anni per ciascuno dei suoi manufatti, però il meraviglioso Big Ben è stato terminato dopo sei anni di profondo impegno: alto 3,50 metri, rappresenta un capolavoro artistico ed è attualmente la sua opera più grande.
Di certo Tommaso merita di essere insignito di un premio per la sua spiccata maestria in questo ramo, mostrando caparbietà e sensibilità verso le attrazioni del mondo. Ad oggi vanta una mostra nel 2006 insieme al pittore terlizzese Michele Prisciandaro; qualche anno fa ha finanche esposto una riproduzione del Carro Trionfale a Palazzo Montecitorio, quando l'amministrazione comunale guidata dall'allora Sindaco Ninni Gemmato esportò a Roma le tradizioni terlizzesi in un evento dedicato.
«Vedere ultimato un modello mi emoziona, mi fa venire i brividi», conclude Tommaso Volpe, «Apprezzo molto quando le altre persone dal vivo o sui social network spendono parole di stupore e di gradimento per i miei lavori».