Attualità
La prostituta e il "maggiordomo", un arresto nelle campagne di Terlizzi
Operazione condotta dall'unità Stranieri e Prostituzione della Polizia Locale
Terlizzi - mercoledì 27 dicembre 2017
18.50
Da Adelfia a Terlizzi e ritorno, stessa ora ogni giorno. Arrestato a Terlizzi un uomo di 60 anni sorpreso in flagranza di reato proprio mentre accompagnava una prostituta colombiana davanti alla sua roulotte lungo la strada statale 231.
Si tratta di un pluripregiudicato di Adelfia già noto alle forze dell'ordine per reati di estorsione aggravata, contrabbando, furto e oltraggio a pubblico ufficiale. Negli ultimi tempi si era inventato «maggiordomo» per una giovane donna residente sempre ad Adelfia conosciuta quasi per caso.
Da qui ne è nata una collaborazione regolarmente retribuita e proficua: quaranta euro al giorno non solo per il servizio di accompagnamento, ma anche per il rifornimento di acqua e accessori vari come la bombola del gas per il riscaldamento e soprattutto i rotoloni di carta.
Il 60enne accompagnava ogni giorno la ragazza a bordo di una Renault Scenic in contrada Vigne Montane (non lontano da alcune strutture residenziali) e la riprendeva ogni sera al termine dell'attività di meretricio.
Tutto è filato liscio finché il tassista novello non si è imbattuto nell'unità Stranieri e Prostituzione della Polizia Locale istituita dall'amministrazione comunale. Il maresciallo Nino Barione al comando dell'unità e l'agente Riccardo Muraglia lo hanno pedinato per due settimane filmando e fotografando l'attività di favoreggiamento della prostituzione.
Una sera, a causa del buio che impediva di identificare con chiarezza l'accompagnatore, i due ufficiali della polizia municipale hanno atteso la fine del «turno» per fingersi clienti e avvicinarsi all'uomo: «La signora ha finito di lavorare e sta chiudendo la roulette». Una mossa che ha permesso così di confermare che si trattava sempre della stessa persona.
Prima di Natale è scattato così l'arresto in flagranza poi convalidato dal gip del Tribunale di Trani che ha disposto l'obbligo di firma presso il comando dei carabinieri di Adelfia.
Solo nel 2017 sono stati quattro gli arresti effettuati dall'unità Stranieri e Prostituzione della Polizia Locale: «Un risultato straordinario - sottolinea il sindaco Ninni Gemmato - che dimostra il forte contrasto di un fenomeno al quale da sempre la nostra amministrazione si è dimostrata particolarmente sensibile, al punto da averne ridotto fortemente la portata».
Soddisfatto anche l'assessore alla Polizia Locale Nino Allegretti il quale ha ringraziato il comando della Polizia Municipale anche per il servizio che la stessa unità operativa sta svolgendo in questi giorni nelle campagne terlizzesi nell'ambito delle attività di contrasto dei furti di olive.
Si tratta di un pluripregiudicato di Adelfia già noto alle forze dell'ordine per reati di estorsione aggravata, contrabbando, furto e oltraggio a pubblico ufficiale. Negli ultimi tempi si era inventato «maggiordomo» per una giovane donna residente sempre ad Adelfia conosciuta quasi per caso.
Da qui ne è nata una collaborazione regolarmente retribuita e proficua: quaranta euro al giorno non solo per il servizio di accompagnamento, ma anche per il rifornimento di acqua e accessori vari come la bombola del gas per il riscaldamento e soprattutto i rotoloni di carta.
Il 60enne accompagnava ogni giorno la ragazza a bordo di una Renault Scenic in contrada Vigne Montane (non lontano da alcune strutture residenziali) e la riprendeva ogni sera al termine dell'attività di meretricio.
Tutto è filato liscio finché il tassista novello non si è imbattuto nell'unità Stranieri e Prostituzione della Polizia Locale istituita dall'amministrazione comunale. Il maresciallo Nino Barione al comando dell'unità e l'agente Riccardo Muraglia lo hanno pedinato per due settimane filmando e fotografando l'attività di favoreggiamento della prostituzione.
Una sera, a causa del buio che impediva di identificare con chiarezza l'accompagnatore, i due ufficiali della polizia municipale hanno atteso la fine del «turno» per fingersi clienti e avvicinarsi all'uomo: «La signora ha finito di lavorare e sta chiudendo la roulette». Una mossa che ha permesso così di confermare che si trattava sempre della stessa persona.
Prima di Natale è scattato così l'arresto in flagranza poi convalidato dal gip del Tribunale di Trani che ha disposto l'obbligo di firma presso il comando dei carabinieri di Adelfia.
Solo nel 2017 sono stati quattro gli arresti effettuati dall'unità Stranieri e Prostituzione della Polizia Locale: «Un risultato straordinario - sottolinea il sindaco Ninni Gemmato - che dimostra il forte contrasto di un fenomeno al quale da sempre la nostra amministrazione si è dimostrata particolarmente sensibile, al punto da averne ridotto fortemente la portata».
Soddisfatto anche l'assessore alla Polizia Locale Nino Allegretti il quale ha ringraziato il comando della Polizia Municipale anche per il servizio che la stessa unità operativa sta svolgendo in questi giorni nelle campagne terlizzesi nell'ambito delle attività di contrasto dei furti di olive.