Religioni
La Trasfigurazione di Gesù al centro del Solenne Pontificale in onore di Maria SS. di Sovereto
La Santa Messa è stata officiata dai vescovi Domenico Cornacchia e Felice Di Molfetta
Terlizzi - domenica 6 agosto 2023
14.33
Quest'anno la domenica della Festa Maggiore, caduta il 6 agosto, è coincisa con la giornata dedicata alla celebrazione della trasfigurazione di Gesù: episodio descritto nei vangeli sinottici di Matteo, Marco e Luca in cui Cristo rivela ai tre discepoli – Pietro, Giovanni e Giacomo – con i quali si è appartato sul monte Tabor, il Corpo del Vero Uomo e Vero Dio.
La trasfigurazione è stata, quindi, al centro dell'omelia del vescovo Mons. Domenico Cornacchia che ha officiato il Solenne Pontificale in onore di Maria SS. di Sovereto all'interno della Concattedrale di San Michele Arcangelo, affiancato da Felice Di Molfetta, vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano. Una funzione religiosa volta alla riflessione interiore e accompagnata dai brani di musica sacra interpretati con riverenza dalla corale cittadina diretta dal Maestro Fabio D'Amato.
Il punto nodale è il cambio di aspetto di Gesù che si è mostrato con uno straordinario splendore della persona e uno stupefacente candore delle vesti. Una narrazione biblica che sollecita molteplici osservazioni per perseguire un cammino spirituale consapevole e impegnato. «Non limitatevi a riempire i vostri occhi di ciò che è bello e basta. Mettete in pratica ciò che viene dall'intimo del cuore», esorta il Monsignore, «Abbiate la forza di scalare prima il monte di morte, passione e calvario. Non c'è, infatti, resurrezione senza la morte, senza passare dal sacrificio di sé solo per amore».
Coltivare una dimensione di solitudine, intimità, silenzio e preghiera consente a ciascuno di vivere da vero configurato a Cristo, in modo da somigliargli in un'ottica ascetica e morale. «Oggi più che mai abbiamo bisogno di una personalità esemplare da imitare. Essere veri devoti di Maria significa prenderla come modello di riferimento».
All'intero popolo terlizzese, dunque, alle istituzioni civili e militari di Terlizzi e di Rivello, al Comitato Feste Patronali e alla Confraternita della Patrona soveretana, l'invito è quello di diffondere il verbo secondo cui è necessario allontanarsi dalle storie che seducono i sensi e nulla più. Risorgere a vita nuova significa leggersi dentro, analizzarsi e assumere uno stile di comportamento diverso laddove questo non sia conforme ai precetti cristiani di solidarietà, altruismo e condivisione.
«"Alzatevi, risorgete, ci sono io accanto a voi" è l'incoraggiamento di Gesù che deve assurgere a una vera e propria agenda esistenziale», spiega il vescovo che si sofferma sugli attuali scenari di politica internazionale e sui contesti domestici di violenza familiare, «Più che trasfigurati, ci sentiamo sfigurati. Bisogna rialzarsi dal torpore e dallo sconforto e chiedere a Nostra Signora di essere l'unica Madre di fede, carità e sollecitudine».
Un applauso di apprezzamento da parte dei fedeli presenti è stato il segno spontaneo dell'accoglimento delle parole proferite da sua Eccellenza. La Beata Vergine Maria è colei cui affidarsi quotidianamente per condurre un'esistenza serena nei materiali gesti giornalieri e nel dialogo riservato con la propria anima.
Una Santa Messa elegante e sobria che si è conclusa con la benedizione impartita quale ulteriore segno di intercessione. «La gioia del Signore sia la vostra forza. Questi sono giorni di festa per alcuni e di lavoro per altri con un carico di responsabilità non indifferente. Da cristiani rappresentate Cristo in qualunque attività in cui siete coinvolti», conclude Cornacchia.
La trasfigurazione è stata, quindi, al centro dell'omelia del vescovo Mons. Domenico Cornacchia che ha officiato il Solenne Pontificale in onore di Maria SS. di Sovereto all'interno della Concattedrale di San Michele Arcangelo, affiancato da Felice Di Molfetta, vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano. Una funzione religiosa volta alla riflessione interiore e accompagnata dai brani di musica sacra interpretati con riverenza dalla corale cittadina diretta dal Maestro Fabio D'Amato.
Il punto nodale è il cambio di aspetto di Gesù che si è mostrato con uno straordinario splendore della persona e uno stupefacente candore delle vesti. Una narrazione biblica che sollecita molteplici osservazioni per perseguire un cammino spirituale consapevole e impegnato. «Non limitatevi a riempire i vostri occhi di ciò che è bello e basta. Mettete in pratica ciò che viene dall'intimo del cuore», esorta il Monsignore, «Abbiate la forza di scalare prima il monte di morte, passione e calvario. Non c'è, infatti, resurrezione senza la morte, senza passare dal sacrificio di sé solo per amore».
Coltivare una dimensione di solitudine, intimità, silenzio e preghiera consente a ciascuno di vivere da vero configurato a Cristo, in modo da somigliargli in un'ottica ascetica e morale. «Oggi più che mai abbiamo bisogno di una personalità esemplare da imitare. Essere veri devoti di Maria significa prenderla come modello di riferimento».
All'intero popolo terlizzese, dunque, alle istituzioni civili e militari di Terlizzi e di Rivello, al Comitato Feste Patronali e alla Confraternita della Patrona soveretana, l'invito è quello di diffondere il verbo secondo cui è necessario allontanarsi dalle storie che seducono i sensi e nulla più. Risorgere a vita nuova significa leggersi dentro, analizzarsi e assumere uno stile di comportamento diverso laddove questo non sia conforme ai precetti cristiani di solidarietà, altruismo e condivisione.
«"Alzatevi, risorgete, ci sono io accanto a voi" è l'incoraggiamento di Gesù che deve assurgere a una vera e propria agenda esistenziale», spiega il vescovo che si sofferma sugli attuali scenari di politica internazionale e sui contesti domestici di violenza familiare, «Più che trasfigurati, ci sentiamo sfigurati. Bisogna rialzarsi dal torpore e dallo sconforto e chiedere a Nostra Signora di essere l'unica Madre di fede, carità e sollecitudine».
Un applauso di apprezzamento da parte dei fedeli presenti è stato il segno spontaneo dell'accoglimento delle parole proferite da sua Eccellenza. La Beata Vergine Maria è colei cui affidarsi quotidianamente per condurre un'esistenza serena nei materiali gesti giornalieri e nel dialogo riservato con la propria anima.
Una Santa Messa elegante e sobria che si è conclusa con la benedizione impartita quale ulteriore segno di intercessione. «La gioia del Signore sia la vostra forza. Questi sono giorni di festa per alcuni e di lavoro per altri con un carico di responsabilità non indifferente. Da cristiani rappresentate Cristo in qualunque attività in cui siete coinvolti», conclude Cornacchia.