Attività Produttive
La Xylella avanza: le richieste di Oliveti Terra di Bari
Si punta a sensibilizzare ulteriormente gli agricoltori, coinvolgendo i comuni. Importanti le arature obbligatorie ed trattamenti fitosanitari
Terlizzi - mercoledì 24 febbraio 2021
Per fermare l'avanzata della Xylella, il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari, il bitontino Gennaro Sicolo, ha proposto all'Assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, e al Presidente della Commissione Agricoltura in seno al Consiglio regionale, Francesco Paolicelli, di coinvolgere i comuni, sensibilizzare gli agricoltori e di rendere obbligatorie arature e trattamenti fitosanitari, entro il 30 aprile.
Infatti, marzo e aprire saranno i mesi decisivi per evitare che la sputacchina avanzi nei campi bruciando quel che resta dell'olivicoltura pugliese e colpendo il polmone olivicolo nazionale nelle province di Bari e Bat. Per questo motivo, Sicolo ha chiesto la convocazione di un tavolo operativo per poter programmare tutti gli interventi necessari per provare a fermare il contagio.
«Ho apprezzato l'impegno del nuovo assessore Pentassuglia, ma bisogna passare dalle parole ai fatti utilizzando queste settimane che ci separano all'inizio della primavera per prepararci a contrastare l'insetto vettore di questo maledetto batterio - ha spiegato Gennaro Sicolo - Abbiamo il dovere di costruire un fronte unito, con i sindaci e le aziende agricole, per provare ad arginare la pandemia che sta distruggendo millenni di storia e di economia».
«I Sindaci devono immediatamente attivarsi, attraverso apposite ordinanze, per pulire le aree di pertinenza comunale incolte e per sanzionare tutti gli agricoltori che non lavorano adeguatamente i campi - ha continuato il Presidente Sicolo -. I comuni, ai sensi del decreto legislativo 228/2001, possono stipulare rapidamente convenzioni con le aziende per consentire ai veri agricoltori, in cambio di sgravi sulle tariffe comunali o piccole concessioni amministrative, di curare tutti i terreni pubblici, degli hobbisti e di chi non ha a cuore il futuro della nostra terra. Allo stesso tempo, gli agricoltori non possono tirarsi indietro e devono fare la propria parte: per tutti i furbetti, per tutte quelle aziende agricole che intascano i contributi Pac ma lasciano abbandonati i terreni, chiedo di eliminare il sostegno pubblico», ha rimarcato infine il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari.
Infatti, marzo e aprire saranno i mesi decisivi per evitare che la sputacchina avanzi nei campi bruciando quel che resta dell'olivicoltura pugliese e colpendo il polmone olivicolo nazionale nelle province di Bari e Bat. Per questo motivo, Sicolo ha chiesto la convocazione di un tavolo operativo per poter programmare tutti gli interventi necessari per provare a fermare il contagio.
«Ho apprezzato l'impegno del nuovo assessore Pentassuglia, ma bisogna passare dalle parole ai fatti utilizzando queste settimane che ci separano all'inizio della primavera per prepararci a contrastare l'insetto vettore di questo maledetto batterio - ha spiegato Gennaro Sicolo - Abbiamo il dovere di costruire un fronte unito, con i sindaci e le aziende agricole, per provare ad arginare la pandemia che sta distruggendo millenni di storia e di economia».
«I Sindaci devono immediatamente attivarsi, attraverso apposite ordinanze, per pulire le aree di pertinenza comunale incolte e per sanzionare tutti gli agricoltori che non lavorano adeguatamente i campi - ha continuato il Presidente Sicolo -. I comuni, ai sensi del decreto legislativo 228/2001, possono stipulare rapidamente convenzioni con le aziende per consentire ai veri agricoltori, in cambio di sgravi sulle tariffe comunali o piccole concessioni amministrative, di curare tutti i terreni pubblici, degli hobbisti e di chi non ha a cuore il futuro della nostra terra. Allo stesso tempo, gli agricoltori non possono tirarsi indietro e devono fare la propria parte: per tutti i furbetti, per tutte quelle aziende agricole che intascano i contributi Pac ma lasciano abbandonati i terreni, chiedo di eliminare il sostegno pubblico», ha rimarcato infine il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari.