
Attualità
Largo Lago Dentro, alla ricerca del percorso sotterraneo
Se ne è parlato oggi in commissione
Terlizzi - mercoledì 21 settembre 2016
14.46
Il nostro livello di attenzione sulla situazione è elevato: è nostro intendimento portare alla luce quei rinvenimenti che siano rilevanti dal punto di visto archeologico, motivo per il quale siamo disposti a prenderci il tempo che dovesse occorrere a rintracciare o recuperare resti o a effettuare studi specifici che si rilevino di effettiva evidenza storica e di interesse per il sapere collettivo". Il Sindaco Ninni Gemmato ha chiarito con queste parole gli intendimenti dell'Amministrazione in relazione alle tracce di pavimentazione medioevale e agli altri reperti che sono stati portati allo scoperto accidentalmente nel corso dei lavori di rifacimento di largo Lago Dentro.
Il largo nel cuore urbano di Terlizzi è interessato, infatti, dai primi di settembre, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione e riqualificazione che interessano anche gli impianti per provvista, condotta e distribuzione di acqua. Il problema atavico del largo che, non a caso, nel corso dei secoli venne denominato 'Lago Dentro' è infatti proprio quello di 'patire' particolarmente il problema piogge.
L'intervento sulla zona, pertanto, non poteva limitarsi al mero rifacimento del basolato ma ha dovuto necessariamente comportare anche una manutenzione della rete fognaria e una modifica del tracciato della stessa per permettere la sensibile riduzione del problema.
E, proprio durante questi lavori, sono venuti alla luce dei reperti sotterranei di cui, ora, occorrerà stabilirne la provenienza e l'eventuale interesse storico.
"Preciso- ha detto, ancora, Ninni Gemmato- che il largo è tipizzato come zona di interesse storico e architettonico, per cui già prima del rinvenimento, si stava operando con il coordinamento della Soprintenza per i Beni Culturali, i cui esperti ora procederanno con degli studi più specifici, notizieranno all'Amministrazione i risultati delle loro ricerche ed eventualmente forniranno indicazioni per la prosecuzione dei lavori".
"Proprio in queste ore si sta verificando se effettivamente vi siano tracce dell'esistenza di un canale o di un percorso sotterraneo che, dalla chiesa, arrivi in piazza IV Novembre. In caso di esito positivo di tale verifica, verrà chiaramente seguita la volontà di recupero del ritrovamento, magari intercettando finanziamenti. D'altronde, il progetto originario prevedeva lo scavo per una cisterna di raccolta acque ma, dal momento che la cisterna che non verrà più realizzata, quelle risorse non investite potranno essere utilizzare per studi e ricerche più approfondite", ha relazionato, in seno alla II Commissione, il Dirigente comunale del Settore Tecnico, l'architetto Gianferrini.
"E' chiaro- ha precisato l'Assessore ai Lavori Pubblici, Franco Tesoro- che c'è tutto l'interesse e la volontà dell'Amministrazione a far rinvenire, prima, e valorizzare, poi, eventuali resti di interesse storico-architettonico che possano darci nuove indicazioni sullo sviluppo urbanistico del nostro nucleo urbano o, in genere, che siano di interesse per la nostra storia cittadina".
Il largo nel cuore urbano di Terlizzi è interessato, infatti, dai primi di settembre, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione e riqualificazione che interessano anche gli impianti per provvista, condotta e distribuzione di acqua. Il problema atavico del largo che, non a caso, nel corso dei secoli venne denominato 'Lago Dentro' è infatti proprio quello di 'patire' particolarmente il problema piogge.
L'intervento sulla zona, pertanto, non poteva limitarsi al mero rifacimento del basolato ma ha dovuto necessariamente comportare anche una manutenzione della rete fognaria e una modifica del tracciato della stessa per permettere la sensibile riduzione del problema.
E, proprio durante questi lavori, sono venuti alla luce dei reperti sotterranei di cui, ora, occorrerà stabilirne la provenienza e l'eventuale interesse storico.
"Preciso- ha detto, ancora, Ninni Gemmato- che il largo è tipizzato come zona di interesse storico e architettonico, per cui già prima del rinvenimento, si stava operando con il coordinamento della Soprintenza per i Beni Culturali, i cui esperti ora procederanno con degli studi più specifici, notizieranno all'Amministrazione i risultati delle loro ricerche ed eventualmente forniranno indicazioni per la prosecuzione dei lavori".
"Proprio in queste ore si sta verificando se effettivamente vi siano tracce dell'esistenza di un canale o di un percorso sotterraneo che, dalla chiesa, arrivi in piazza IV Novembre. In caso di esito positivo di tale verifica, verrà chiaramente seguita la volontà di recupero del ritrovamento, magari intercettando finanziamenti. D'altronde, il progetto originario prevedeva lo scavo per una cisterna di raccolta acque ma, dal momento che la cisterna che non verrà più realizzata, quelle risorse non investite potranno essere utilizzare per studi e ricerche più approfondite", ha relazionato, in seno alla II Commissione, il Dirigente comunale del Settore Tecnico, l'architetto Gianferrini.
"E' chiaro- ha precisato l'Assessore ai Lavori Pubblici, Franco Tesoro- che c'è tutto l'interesse e la volontà dell'Amministrazione a far rinvenire, prima, e valorizzare, poi, eventuali resti di interesse storico-architettonico che possano darci nuove indicazioni sullo sviluppo urbanistico del nostro nucleo urbano o, in genere, che siano di interesse per la nostra storia cittadina".