Associazioni
Legambiente Terlizzi: «Mascherine e guanti vanno usati con consapevolezza»
Una nota del circolo guidato da Michelangelo Guastamacchia per avviare una profonda riflessione
Terlizzi - lunedì 1 giugno 2020
05.00 Comunicato Stampa
Vi riportiamo di seguito una interessante nota del gruppo terlizzese di Legambiente, che sottolinea l'importanza del corretto utilizzo di mascherine e guanti in lattice.
«Quasi tutti ormai escono di casa non senza aver prima indossato guanti e mascherina, anche perché diversi sono gli esercizi commerciali che obbligano i clienti ad utilizzare i guanti, anziché far igienizzare le mani con gel idroalcolico. Prevenire il potenziale contagio è essenziale in questa ormai nota "Fase 2", ma il loro utilizzo smodato e scriteriato, specie quando non è necessario, rischia di veicolare il contagio e danneggiare la nostra salute. Ciò, inoltre, incrementa significativamente la quantità di rifiuti da smaltire e rende la nostra città decisamente più sporca a causa del comportamento incosciente di alcuni cittadini, documentato e denunciato dalla nostra associazione, che se ne disfano abbandondoli per strada.
Basti pensare che l'utilizzo quotidiano di guanti e mascherine monouso, anche solo dai due terzi dei cittadini, si traduce in quasi 500 kg di rifiuti indifferenziati in più ogni giorno, circa 180 tonnellate l'anno, cioè oltre il 5% del totale dei rifiuti smaltiti in discarica. Davvero troppo!
Ciò implica un aumento dei costi di smaltimento e si tradurrà quasi inevitabilmente in un incremento della tassa rifiuti a carico di noi cittadini.
Pierluigi Lopalco, responsabile del Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche in Puglia, afferma che le mascherine non servono a chi deve semplicemente uscire di casa e che sarebbe opportuno evitarle se si sta all'aperto quando si riesce a garantire il distanziamento dagli altri. Ed è sempre Lopalco ad asserire che i guanti sono più dannosi che utili se utilizzati impropriamente in quanto, non essendo lavati o cambiati ad ogni uso, imbrattano tutto ciò che toccano, veicolando così il contagio, tanto da invitare le amministrazioni comunali a non renderne obbligatorio il loro utilizzo, promuovendo, in sostituzione, l'igienizzazione delle mani con gel idroalcolico.
Adottare un comportamento responsabile è assolutamente essenziale per prevenire il contagio, ma guanti e mascherine devono essere utilizzati con consapevolezza e ragionevolezza: le mascherine, ad esempio, andrebbero indossate negli ambienti chiusi, e all'aperto solo se non si riesce a garantire il distanziamento fisico, avendo cura di smaltirli esclusivamente con l'indifferenziato dopo l'uso.
«I cittadini preferiscano l'utilizzo di mascherine riutilizzabili, cosiddette di comunità, come quelle in tessuto lavabili che possono anche essere autoprodotte secondo le indicazioni diffuse dall'Istituto Superiore di Sanità sul proprio sito internet. L'utilizzo di tali mascherine è consentito dal DPCM 26 Aprile 2020. - è l''appello di Michelangelo Guastamacchia, presidente del Circolo Legambiente di Terlizzi "Amici di Vito e Clara". - Invitiamo i cittadini, poi, a preferire una costante e profonda igiene delle mani, anziché l'utilizzo dei guanti che comporta, tra l'altro, un inutile e dannoso spreco di materiale», conclude.
«Quasi tutti ormai escono di casa non senza aver prima indossato guanti e mascherina, anche perché diversi sono gli esercizi commerciali che obbligano i clienti ad utilizzare i guanti, anziché far igienizzare le mani con gel idroalcolico. Prevenire il potenziale contagio è essenziale in questa ormai nota "Fase 2", ma il loro utilizzo smodato e scriteriato, specie quando non è necessario, rischia di veicolare il contagio e danneggiare la nostra salute. Ciò, inoltre, incrementa significativamente la quantità di rifiuti da smaltire e rende la nostra città decisamente più sporca a causa del comportamento incosciente di alcuni cittadini, documentato e denunciato dalla nostra associazione, che se ne disfano abbandondoli per strada.
Basti pensare che l'utilizzo quotidiano di guanti e mascherine monouso, anche solo dai due terzi dei cittadini, si traduce in quasi 500 kg di rifiuti indifferenziati in più ogni giorno, circa 180 tonnellate l'anno, cioè oltre il 5% del totale dei rifiuti smaltiti in discarica. Davvero troppo!
Ciò implica un aumento dei costi di smaltimento e si tradurrà quasi inevitabilmente in un incremento della tassa rifiuti a carico di noi cittadini.
Pierluigi Lopalco, responsabile del Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche in Puglia, afferma che le mascherine non servono a chi deve semplicemente uscire di casa e che sarebbe opportuno evitarle se si sta all'aperto quando si riesce a garantire il distanziamento dagli altri. Ed è sempre Lopalco ad asserire che i guanti sono più dannosi che utili se utilizzati impropriamente in quanto, non essendo lavati o cambiati ad ogni uso, imbrattano tutto ciò che toccano, veicolando così il contagio, tanto da invitare le amministrazioni comunali a non renderne obbligatorio il loro utilizzo, promuovendo, in sostituzione, l'igienizzazione delle mani con gel idroalcolico.
Adottare un comportamento responsabile è assolutamente essenziale per prevenire il contagio, ma guanti e mascherine devono essere utilizzati con consapevolezza e ragionevolezza: le mascherine, ad esempio, andrebbero indossate negli ambienti chiusi, e all'aperto solo se non si riesce a garantire il distanziamento fisico, avendo cura di smaltirli esclusivamente con l'indifferenziato dopo l'uso.
«I cittadini preferiscano l'utilizzo di mascherine riutilizzabili, cosiddette di comunità, come quelle in tessuto lavabili che possono anche essere autoprodotte secondo le indicazioni diffuse dall'Istituto Superiore di Sanità sul proprio sito internet. L'utilizzo di tali mascherine è consentito dal DPCM 26 Aprile 2020. - è l''appello di Michelangelo Guastamacchia, presidente del Circolo Legambiente di Terlizzi "Amici di Vito e Clara". - Invitiamo i cittadini, poi, a preferire una costante e profonda igiene delle mani, anziché l'utilizzo dei guanti che comporta, tra l'altro, un inutile e dannoso spreco di materiale», conclude.