Attualità
Legambiente torna all'attacco: a Terlizzi abbattuti più di venti alberi da inizio aprile
La dura nota dell'associazione ambientalista contro l'amministrazione De Chirico
Terlizzi - venerdì 17 maggio 2024
La sezione locale di Legambiente "Amici di Vito e Clara" torna all'attacco dell'amministrazione De Chirico sull'abbattimento degli alberi: è stata, infatti, registrata in città l'eliminazione di più di venti esemplari a partire dallo scorso aprile, tra pini, cipressi, eucalipto e giuda.
Sono molteplici i punti che l'associazione ambientalista contesta con vigore alle istituzioni. Innanzitutto, l'assenza di un percorso partecipato che coinvolga i cittadini nelle decisioni che impattano sul territorio. In particolare, si critica con fermezza l'espressione impiegata dalla maggioranza circa «un'isteria collettiva» che si è scatenata nella comunità.
In secondo luogo, zone d'ombra si annidano nel vago annuncio di sostituzione delle alberature demolite con altre essenze arboree maggiormente idonee al contesto. Al momento, tuttavia, non si rinvengono ulteriori specificazioni circa i luoghi, i tempi e le tipologie di piante scelte. Peraltro, secondo la normativa vigente, le nuove piantumazioni dovrebbero avvenire prima dell'abbattimento e non dopo.
Persistono, dunque, i dubbi sui lavori pubblici che sono stati effettuati sulle aree verdi. Legambiente attende di accedere alla documentazione per poter formulare osservazioni più puntuali sulla base di atti scritti.
Di seguito la nota dell'associazione divulgata sulla sua piattaforma social.
«ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI VIA SOVERETO. ERRARE È UMANO, PERSEVERARE È DIABOLICO. "BASTA!!!!"
"BASTA" è quello che urlerebbero gli alberi abbattuti qualche giorno fa in modo scellerato a Terlizzi su Via Sovereto!
La spietata "mattanza" degli alberi ha inizio nel mese di aprile 2024 con l'abbattimento di 2 grandi esemplari di pini, cipressi ed altri esemplari di piante, una decina in tutto e TUTTI in ottima condizione di vegetazione, posizionati di fronte al parco comunale. Poi, lunedì 13 maggio abbattuti 7 pini, 1 eucalipto e 1 circis siliquastrum (c.d. Albero di Giuda). Martedì 14 maggio altri 2 pini.
In poco più di un mese nel nostro paese sono stati abbattuti più di 20 alberi!
La sconsiderata e scellerata azione di abbattimento delle piante effettuata da questa amministrazione costituisce un gravissimo danno per l'intera comunità, sia sotto il profilo ambientale, sia per la privazione di preziosi benefici che ciascun albero abbattuto garantisce a noi tutti.
Ma la miopia di chi mal gestisce la cosa pubblica offusca le pur elementari regole e conoscenze che, soprattutto chi amministra una collettività, ha il dovere di conoscere, di osservare e far osservare.
E, invece, la 'risposta' da parte di un esponente della maggioranza, di fronte alla legittima e fondata protesta di cittadini e di esponenti di associazioni cittadine per la scellerata opera di abbattimento degli alberi è stata quella di "isteria collettiva". Ossia, i cittadini sarebbero soggetti instabili emotivamente e disturbati mentalmente!!
Tutto questo peggiora notevolmente l'intero contesto in cui tale vicenda è maturata e continua purtroppo ad evolversi.
Infatti, lo sciacallaggio sui poveri ed indifesi alberi continua senza sosta, senza rispetto né per loro, né per la cittadinanza tutta, la quale non è stata messa al corrente - nei modi e termini dovuti - della volontà di procedere agli abbattimenti di numerosi alberi e piante.
Dov'è l'innovativo modello partecipato della gestione del verde previsto all'art. 5 del Regolamento del verde urbano?
Chi amministra la cosa pubblica DOVREBBE sapere che la gestione anche del verde cittadino passa attraverso un'attività di partecipazione collettiva, perché il verde urbano, come tanto altro ancora, è BENE COMUNE e non bene di pochi; appartiene all'intera collettività terlizzese e, in quanto tale, ogni scelta che riguardi il bene comune, deve essere 'scelta partecipata'.
Oggi, le risposte in politichese o l'elencazione di delibere e/o provvedimenti amministrativi approvati, non sono una risposta degna di rispetto per la cittadinanza tutta, costretta a subire decisioni non conosciute, né condivise!
E non ci vengano a dire che quegli alberi saranno sostituiti: dove? Quando? Che tipo di alberi? Attendiamo di leggere le carte quando ci sarà consentito l'accesso agli atti.
L'attuale Regolamento prevede la piantumazione di nuovi alberi PRIMA dell'abbattimento e non dopo! Ciò non è avvenuto.
L'assessore ai LL.PP. afferma che la presenza degli alberi abbattuti è incompatibile con la realizzazione della nuova pavimentazione.
È proprio questo il problema: la prospettiva con cui si immagina lo sviluppo della città!
Non è l'albero preesistente che deve essere compatibile con le nuove opere, ma sono le nuove opere che devono essere compatibili con gli alberi presenti. E fino a quando si immaginerà lo sviluppo cittadino ruotare attorno al cemento anziché al verde, non ci sarà Regolamento del verde che tenga!
Gli alberi abbattuti sono tutelati dall'art. 7 dell'attuale Regolamento del verde, che li definisce come patrimonio vegetale da salvaguardare e tutelare. Non solo, il Regolamento prevede una zona di tutela costituita da una zona di pertinenza – avente raggio di circa 4 metri attorno all'albero – e un'area definita inviolabile, ovvero tutelata da ogni tipo di intervento, che ha un raggio di 3 metri dalla tangente al colletto dell'albero.
Per tali aree tutelate che circondano l'albero, il regolamento, proprio per salvaguardare l'albero, prevede, in caso di rifacimento della pavimentazione, che siano utilizzati materiali permeabili e detta precise disposizioni nella esecuzione degli scavi.
Non prestiamo il fianco a nessuna strumentalizzazione politica da parte di chicchessia, torneremo sull'argomento con ulteriori dettagli ed osservazioni, anche alla luce di quanto emergerà dalla lettura degli atti di cui si è avanzata istanza di accesso, nell'esclusivo interesse della comunità, come sempre Legambiente ha fatto!».
Sono molteplici i punti che l'associazione ambientalista contesta con vigore alle istituzioni. Innanzitutto, l'assenza di un percorso partecipato che coinvolga i cittadini nelle decisioni che impattano sul territorio. In particolare, si critica con fermezza l'espressione impiegata dalla maggioranza circa «un'isteria collettiva» che si è scatenata nella comunità.
In secondo luogo, zone d'ombra si annidano nel vago annuncio di sostituzione delle alberature demolite con altre essenze arboree maggiormente idonee al contesto. Al momento, tuttavia, non si rinvengono ulteriori specificazioni circa i luoghi, i tempi e le tipologie di piante scelte. Peraltro, secondo la normativa vigente, le nuove piantumazioni dovrebbero avvenire prima dell'abbattimento e non dopo.
Persistono, dunque, i dubbi sui lavori pubblici che sono stati effettuati sulle aree verdi. Legambiente attende di accedere alla documentazione per poter formulare osservazioni più puntuali sulla base di atti scritti.
Di seguito la nota dell'associazione divulgata sulla sua piattaforma social.
«ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI VIA SOVERETO. ERRARE È UMANO, PERSEVERARE È DIABOLICO. "BASTA!!!!"
"BASTA" è quello che urlerebbero gli alberi abbattuti qualche giorno fa in modo scellerato a Terlizzi su Via Sovereto!
La spietata "mattanza" degli alberi ha inizio nel mese di aprile 2024 con l'abbattimento di 2 grandi esemplari di pini, cipressi ed altri esemplari di piante, una decina in tutto e TUTTI in ottima condizione di vegetazione, posizionati di fronte al parco comunale. Poi, lunedì 13 maggio abbattuti 7 pini, 1 eucalipto e 1 circis siliquastrum (c.d. Albero di Giuda). Martedì 14 maggio altri 2 pini.
In poco più di un mese nel nostro paese sono stati abbattuti più di 20 alberi!
La sconsiderata e scellerata azione di abbattimento delle piante effettuata da questa amministrazione costituisce un gravissimo danno per l'intera comunità, sia sotto il profilo ambientale, sia per la privazione di preziosi benefici che ciascun albero abbattuto garantisce a noi tutti.
Ma la miopia di chi mal gestisce la cosa pubblica offusca le pur elementari regole e conoscenze che, soprattutto chi amministra una collettività, ha il dovere di conoscere, di osservare e far osservare.
E, invece, la 'risposta' da parte di un esponente della maggioranza, di fronte alla legittima e fondata protesta di cittadini e di esponenti di associazioni cittadine per la scellerata opera di abbattimento degli alberi è stata quella di "isteria collettiva". Ossia, i cittadini sarebbero soggetti instabili emotivamente e disturbati mentalmente!!
Tutto questo peggiora notevolmente l'intero contesto in cui tale vicenda è maturata e continua purtroppo ad evolversi.
Infatti, lo sciacallaggio sui poveri ed indifesi alberi continua senza sosta, senza rispetto né per loro, né per la cittadinanza tutta, la quale non è stata messa al corrente - nei modi e termini dovuti - della volontà di procedere agli abbattimenti di numerosi alberi e piante.
Dov'è l'innovativo modello partecipato della gestione del verde previsto all'art. 5 del Regolamento del verde urbano?
Chi amministra la cosa pubblica DOVREBBE sapere che la gestione anche del verde cittadino passa attraverso un'attività di partecipazione collettiva, perché il verde urbano, come tanto altro ancora, è BENE COMUNE e non bene di pochi; appartiene all'intera collettività terlizzese e, in quanto tale, ogni scelta che riguardi il bene comune, deve essere 'scelta partecipata'.
Oggi, le risposte in politichese o l'elencazione di delibere e/o provvedimenti amministrativi approvati, non sono una risposta degna di rispetto per la cittadinanza tutta, costretta a subire decisioni non conosciute, né condivise!
E non ci vengano a dire che quegli alberi saranno sostituiti: dove? Quando? Che tipo di alberi? Attendiamo di leggere le carte quando ci sarà consentito l'accesso agli atti.
L'attuale Regolamento prevede la piantumazione di nuovi alberi PRIMA dell'abbattimento e non dopo! Ciò non è avvenuto.
L'assessore ai LL.PP. afferma che la presenza degli alberi abbattuti è incompatibile con la realizzazione della nuova pavimentazione.
È proprio questo il problema: la prospettiva con cui si immagina lo sviluppo della città!
Non è l'albero preesistente che deve essere compatibile con le nuove opere, ma sono le nuove opere che devono essere compatibili con gli alberi presenti. E fino a quando si immaginerà lo sviluppo cittadino ruotare attorno al cemento anziché al verde, non ci sarà Regolamento del verde che tenga!
Gli alberi abbattuti sono tutelati dall'art. 7 dell'attuale Regolamento del verde, che li definisce come patrimonio vegetale da salvaguardare e tutelare. Non solo, il Regolamento prevede una zona di tutela costituita da una zona di pertinenza – avente raggio di circa 4 metri attorno all'albero – e un'area definita inviolabile, ovvero tutelata da ogni tipo di intervento, che ha un raggio di 3 metri dalla tangente al colletto dell'albero.
Per tali aree tutelate che circondano l'albero, il regolamento, proprio per salvaguardare l'albero, prevede, in caso di rifacimento della pavimentazione, che siano utilizzati materiali permeabili e detta precise disposizioni nella esecuzione degli scavi.
Non prestiamo il fianco a nessuna strumentalizzazione politica da parte di chicchessia, torneremo sull'argomento con ulteriori dettagli ed osservazioni, anche alla luce di quanto emergerà dalla lettura degli atti di cui si è avanzata istanza di accesso, nell'esclusivo interesse della comunità, come sempre Legambiente ha fatto!».