Lettera di minacce all'assessore De Palma, si indaga
Lettera di minacce all'assessore De Palma, si indaga
Cronaca

Lettera di minacce all'assessore De Palma, si indaga. Solidarietà unanime

Al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di sorveglianza. Il sindaco De Chirico: «Non ci faremo intimorire da questi atti»

Minacciato con una lettera intimidatoria. Un messaggio scritto su un foglio bianco e fatto recapitare in una busta chiusa presso gli uffici del Comune di Terlizzi, indirizzato a Michelangelo De Palma, 41enne assessore con deleghe, fra le altre, alle Attività Produttive, Sviluppo Economico, Agricoltura e Floricoltura.

Un testo eloquente, con minacce molto gravi, in cui si invita l'ex segretario cittadino de La Corrente a non «mettere il muso» nella gestione del mercato dei fiori di Terlizzi, struttura che si estende su un'area di 32mila metri quadri, uno dei più importanti centri di vendita di fiori all'ingrosso del meridione. Infine, condita anche di epiteti poco gradevoli nei confronti di De Palma, la minaccia («Noi ti abbiamo avvisato, poi se succede qualcosa non ti lamentare») e riferimenti alla condotta di chi lo ha preceduto: «Fatti i c... tuoi come hanno fatto quelli prima di te» si legge sul foglio.

Il post dell'assessore De Palma

«Ho trovato una lettera, piegata e fatta passare sotto la porta della stanza del ricevimento degli assessori - ha raccontato De Palma -. Sono un po' pensieroso, non ho paura, specie perché ci si sente quasi inermi dinanzi a chi riesce ad entrare a Palazzo di Città, indisturbato, per compiere atti del genere».

A seguire l'episodio sono i Carabinieri della locale Tenenza a cui l'assessore si è rivolto prima di affidarsi ad un lungo post su Facebook: «Sono stato minacciato con queste precise parole: "fatti i c... tuoi….come hanno fatto quelli prima di te". Questo in relazione alla gestione e alle condizioni del mercato dei fiori, della frutta e Lioy» ha aggiunto.

Una vicenda, come afferma lo stesso De Palma, che ha lasciato un brutto segno: «Questa vicenda mi ha scosso, ma non ci farà indietreggiare di un metro rispetto al lavoro e alla cura che questa città merita».

Il commento del sindaco De Chirico

Il primo cittadino Michelangelo De Chirico, invece, ci ha tenuto a sottolineare come questa amministrazione comunale abbia «intrapreso un percorso di legalità e trasparenza, non ci faremo intimorire da questi atti». Al momento entrambi non credono ci siano stati motivi scatenanti: «Non abbiamo firmato nessun atto particolare - hanno spiegato -. C'è solo volontà di ripristinare legalità e trasparenza in tutti i settori che stiamo incontrando in un percorso di partecipazione».

Uno di questi ha riguardato la gestione e le condizioni del mercato dei fiori, della frutta e Lioy, così come riportato nella lettera minatoria. «Io sono convinto che prima ancora delle strutture e degli edifici nuovi - ha detto ancora De Palma -, questa città meriti nuovi occhi per guardare quello che è accaduto e una nuova determinazione per scegliere ciò che non deve e non può accadere più».

Le indagini dei Carabinieri

Al vaglio degli investigatori, abbottonatissimi per preservare la buona riuscita delle indagini in corso, ci sono le immagini del sistema di videosorveglianza presente all'esterno della struttura che ospita gli uffici comunali. «Noi continueremo a fare il nostro lavoro come in queste settimane, perché una cosa è certa, il 12 giugno tantissime cittadine e cittadini hanno scelto persone che si comportassero in maniera diversa da "come hanno fatto quelli prima di te" e noi a questi cittadini dobbiamo dare risposte. Perché noi non siamo come quelli prima di noi e terremo la giusta postura sempre, ogni giorno» ha concluso.

Nelle scorse ore il primo cittadino ha anche informato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, in costante aggiornamento con i militari locali coordinati dal tenente Carmine Guerriero. «Vogliamo stroncare sul nascere - hanno concluso - questa situazione che mina la serenità della città. Questa vicenda ci ha scosso, ma non ci farà indietreggiare di un metro rispetto al lavoro e alla cura che questa città merita».

La solidarietà delle istituzioni e della politica

«Un episodio grave - per Avviso Pubblico -, che testimonia il clima difficile in cui si lavora in certi territori. Una vicenda che coinvolge direttamente il cuore istituzionale della città e mina nel profondo gli spazi di agibilità democratica. Avviso Pubblico si schiera a fianco all'assessore De Palma, perché un amministratore locale non va lasciato solo mai, soprattutto in momenti di difficoltà come questo.

«Al sindaco, all'assessore De Palma e alla giunta tutta giunga un solo invito: non arretrate di un millimetro. Hanno lasciato una lurida lettera di questo genere perché hanno paura. Hanno paura della vostra trasparenza e del vostro rigore. Non arretrate. La Puglia e la città metropolitana vi guardano con speranza», è l'esortazione di Michele Abbaticchio, vice presidente di Avviso Pubblico.

«Michelangelo De Palma merita tutta la solidarietà degli amministratori. Ma soprattutto dei suoi concittadini e, in particolare, degli operatori del mercato dei fiori - gli fa eco Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore di Avviso Pubblico per l'area metropolitana di Bari -. Solo se si disinnescano questi meccanismi viziati da decenni in cui si è "lasciato correre", le nostre realtà economiche potranno diventare realmente competitive e attrattive nei mercati. Viceversa, resteremo sempre dei nani e chi vorrà crescere sarà costretto a emigrare in altri luoghi, dove vali per quello che sai fare e non per il rispetto dovuto nei confronti dei soliti malavitosi da strapazzo».

Messaggi di solidarietà sono arrivati anche dal Comune di Ruvo: «A nome di tutta la giunta di Ruvo di Puglia esprimo incondizionata solidarietà all'assessore alle Attività Produttive del Comune di Terlizzi Michelangelo De Palma, raggiunto da un messaggio anonimo dai contenuti chiaramente intimidatori e minacciosi. Una lettera minatoria recapitata in un ufficio comunale, come è successo a Terlizzi, è un fatto gravissimo i cui responsabili auspichiamo vengano presto individuati. Invitiamo Michelangelo, il sindaco e tutta la giunta di Terlizzi a proseguire nel lavoro iniziato e a realizzare il programma per il quale hanno ottenuto la fiducia dei terlizzesi. A loro assicuriamo il nostro sostegno e la nostra collaborazione».

«L'invio di una lettera intimidatoria, recapitata presso gli uffici comunali di Terlizzi, all'indirizzo dell'assessore alle Attività Produttive Michelangelo De Palma - scrive il sindaco di Corato, Corrado De Benedittis -, costituisce un gesto gravissimo, che bene ha fatto l'assessore a denunciare anche pubblicamente. A lui e al sindaco Michelangelo De Chirico, va tutta la solidarietà e vicinanza mia e della Giunta comunale di Corato. Fare rete tra Istituzioni, mettere in campo buone prassi amministrative, rompere il silenzio, spezzare i legami tra politica e affari, denunciare ogni forma di intimidazione sono le condizioni imprescindibili per provare a lottare contro corruzione e criminalità. Avanti tutta, senza paura».

«Io, i miei uomini e donne ti siamo vicini - è invece il messaggio del comandante della Polizia Locale, il colonnello Antonio Modugno -. Conta al mille per mille su noi tutti». Piena solidarietà e vicinanza, infine, è stata espressa anche dal vice presidente della Federazione Antiracket Italiana, Renato De Scisciolo. Il direttivo dell'antiracket regionale invita ancora una volta a «denunciare certi episodi in modo tale poi da agire per le vie legali e mettere fine a questi fenomeni in continua crescita con la crisi».

  • Michelangelo De Palma
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