Politica
Lo "sciopero" bianco delle opposizioni
Le minoranze restano in silenzio in aula per protestare contro la maggioranza
Terlizzi - martedì 30 ottobre 2018
11.21
Sciopero bianco da parte dei consiglieri comunali di opposizione che ieri sera, nel corso della seduta in cui tra le altre cose all'ordine del giorno c'erano argomento cruciali come il piano sociale di zona e il dimensionamento della rete scolastica, hanno annunciato l protesta del silenzio. Nessun intervento, nessun voto, sui punti all'ordine del giorno iscritti nella seduta. Avevano programmato di indossare addirittura il bavaglio, poi alla fine hanno optato per una forma di protesta «più istituzionale.
Il dito è puntato contro i tempi di convocazione delle sedute consiliari. «Anche il prossimo consiglio comunale è stato convocato pochi giorni prima della seduta» scrivono i consiglieri di Forza Italia, Pd, Città Civile e "P. Vitagliano sindaco". «Gli atti sono stati inviati venerdì alle e-mail dei consiglieri comunali, come se ognuno andasse in giro con pc e stampante, centinaia e centinaia di pagine da leggere, studiare, approfondire, senza la possibilità di stamparli dalla postazione appositamente creata nell'ufficio di segreteria, essendo l'ufficio chiuso il sabato e la domenica».
E ancora: «non viene data la possibilità di affrontare discussioni costruttive nelle commissioni consiliari, là dove solo il senso di responsabilità dei consiglieri comunali di minoranza viene garantito il numero legale per la validità delle sedute stesse» denunciano dall'opposizione. «Spesso sono completamente assenti anche dirigenti e funzionari che dovrebbero spiegare tecnicamente i provvedimenti all'ordine del giorno, le stesse commissioni si tengono solo qualche giorno prima del consiglio comunale».
Insomma, la tesi è che le opposizioni non avrebbero modo di discutere gli argomenti all'interno dei loro movimenti e partiti.
Da qui la decisione del silenzio: le minoranze, pur presenti in aula, hanno scelto deliberatamente di non partecipare alla discussione e al voto dei punti all'ordine del giorno in scaletta.
Il dito è puntato contro i tempi di convocazione delle sedute consiliari. «Anche il prossimo consiglio comunale è stato convocato pochi giorni prima della seduta» scrivono i consiglieri di Forza Italia, Pd, Città Civile e "P. Vitagliano sindaco". «Gli atti sono stati inviati venerdì alle e-mail dei consiglieri comunali, come se ognuno andasse in giro con pc e stampante, centinaia e centinaia di pagine da leggere, studiare, approfondire, senza la possibilità di stamparli dalla postazione appositamente creata nell'ufficio di segreteria, essendo l'ufficio chiuso il sabato e la domenica».
E ancora: «non viene data la possibilità di affrontare discussioni costruttive nelle commissioni consiliari, là dove solo il senso di responsabilità dei consiglieri comunali di minoranza viene garantito il numero legale per la validità delle sedute stesse» denunciano dall'opposizione. «Spesso sono completamente assenti anche dirigenti e funzionari che dovrebbero spiegare tecnicamente i provvedimenti all'ordine del giorno, le stesse commissioni si tengono solo qualche giorno prima del consiglio comunale».
Insomma, la tesi è che le opposizioni non avrebbero modo di discutere gli argomenti all'interno dei loro movimenti e partiti.
Da qui la decisione del silenzio: le minoranze, pur presenti in aula, hanno scelto deliberatamente di non partecipare alla discussione e al voto dei punti all'ordine del giorno in scaletta.