
Attualità
Lo stemma del Comune di Terlizzi in ceramica torna sul rondò di via Giovinazzo
Ieri, 6 marzo, la cerimonia alla presenza del sindaco De Chirico per commemorare don Pietro Pappagallo "Giusto tra le Nazioni"
Terlizzi - martedì 7 marzo 2023
06.45
Lunedì 6 marzo, in presenza del Sindaco Michelangelo De Chirico, è stato posizionato lo stemma del Comune di Terlizzi con la scritta "Città dei Fiori dell'Olio e della Ceramica", realizzato proprio in ceramica dipinta a mano. L'opera è stata donata dall'azienda D'Aniello Paolo e figli ed è posta sulla stele in pietra al rondò di via Giovinazzo.
Cessano così le polemiche che in passato avevano portato ad un'aspra critica per la stele realizzata da un ceramista barlettano. Spazio finalmente ad artigiani della città dei fiori.
«L'evento commemorativo organizzato dall'Università della Terza Età "Angela Stragapede" di Terlizzi, in occasione della "Giornata Giusti dell'Umanità" - ha commentato a margine della cerimonia il sindaco, Michelangelo De Chirico -, è stato un importante momento collettivo per ricordare la vita e il sacrificio di don Pietro Pappagallo, sacerdote terlizzese che durante la Resistenza a Roma difese e aiutò indistintamente partigiani, alleati, militari ed ebrei, e che fu assassinato presso le Fosse Ardeatine insieme al concittadino prof. Gioacchino Gesmundo.
La piantumazione del carrubo e la posa dello stemma del Comune di Terlizzi, in prossimità della rotatoria di via Giovinazzo - ha spiegato il primo cittadino - , costituiscono esempi di un legame indelebile tra la comunità terlizzese e la figura del Giusto tra le Nazioni.
Ringrazio l'UTE-Terlizzi, Puliamo Terlizzi e l'azienda "Damiano Tempesta" per la messa a dimora dell'albero di carrubo e l'azienda "D'Aniello Tradizioni" per aver realizzato lo stemma dipinto a mano su ceramica durante gli ultimi mercatini natalizi in piazza».
«La memoria di don Pietro Pappagallo , così come quella degli altri Giusti tra le Nazioni, deve essere preservata e trasmessa alle generazioni future come un esempio di coraggio e di umanità. Ma va anche attualizzata - è la sottolineatura del sindaco -: i valori della libertà e di rispetto della persona si devono misurare oggi, nell'epoca dei social, con i facili pregiudizi, i finti moralismi e le espressioni volgari con cui si mettono a rischio i rapporti umani e le relazioni tra i cittadini. A noi tutti la capacità di mettere a valore i nobili insegnamenti ricevuti in custodia dal passato grazie ai fulgidi esempi di illustri uomini, i Giusti tra le Nazioni».
Cessano così le polemiche che in passato avevano portato ad un'aspra critica per la stele realizzata da un ceramista barlettano. Spazio finalmente ad artigiani della città dei fiori.
«L'evento commemorativo organizzato dall'Università della Terza Età "Angela Stragapede" di Terlizzi, in occasione della "Giornata Giusti dell'Umanità" - ha commentato a margine della cerimonia il sindaco, Michelangelo De Chirico -, è stato un importante momento collettivo per ricordare la vita e il sacrificio di don Pietro Pappagallo, sacerdote terlizzese che durante la Resistenza a Roma difese e aiutò indistintamente partigiani, alleati, militari ed ebrei, e che fu assassinato presso le Fosse Ardeatine insieme al concittadino prof. Gioacchino Gesmundo.
La piantumazione del carrubo e la posa dello stemma del Comune di Terlizzi, in prossimità della rotatoria di via Giovinazzo - ha spiegato il primo cittadino - , costituiscono esempi di un legame indelebile tra la comunità terlizzese e la figura del Giusto tra le Nazioni.
Ringrazio l'UTE-Terlizzi, Puliamo Terlizzi e l'azienda "Damiano Tempesta" per la messa a dimora dell'albero di carrubo e l'azienda "D'Aniello Tradizioni" per aver realizzato lo stemma dipinto a mano su ceramica durante gli ultimi mercatini natalizi in piazza».
«La memoria di don Pietro Pappagallo , così come quella degli altri Giusti tra le Nazioni, deve essere preservata e trasmessa alle generazioni future come un esempio di coraggio e di umanità. Ma va anche attualizzata - è la sottolineatura del sindaco -: i valori della libertà e di rispetto della persona si devono misurare oggi, nell'epoca dei social, con i facili pregiudizi, i finti moralismi e le espressioni volgari con cui si mettono a rischio i rapporti umani e le relazioni tra i cittadini. A noi tutti la capacità di mettere a valore i nobili insegnamenti ricevuti in custodia dal passato grazie ai fulgidi esempi di illustri uomini, i Giusti tra le Nazioni».