Attualità
"M'illumino di jazz": ottima riuscita per la serata inaugurale del festival di Emma Ceglie
Questa sera si terrà il concerto "Il jazz incontra il tango"
Terlizzi - giovedì 3 ottobre 2024
11.17
«Un festival con tutti e per tutti». È questo l'intento dell'eclettica Emma Ceglie, direttrice artistica della terza edizione della kermesse "M'illumino di jazz" Apulia Art Fest, la quale si riempie di un corposo cartellone di quattro giorni, cominciato ieri, 2 ottobre, e che si protrarrà fino a sabato 5 ottobre. È una manifestazione di pregiata qualità e curata nei minimi dettagli, per la cui realizzazione ci si è avvalsi della collaborazione di numerose realtà associazionistiche, al fine di realizzare un prodotto culturale che sappia far interagire il jazz con elementi identitari del territorio. Sono stati, infatti, implementati progetti multidisciplinari attraverso validi strumenti di coesione in grado di far dialogare ambienti soltanto in apparenza distanti. Un delicato occhio di riguardo – a sottolineare lo spirito solidale che anima l'intero lavoro – è rivolto anche al profilo del sociale, dedicando, nel corso delle giornate, dei momenti intensi anche ai temi legati alla disabilità.
Vulcanica ed energica, Emma Ceglie conferisce la sua impronta innovativa a un pacchetto artistico caleidoscopico che trova il suo humus fertile in «osmotiche connessioni». Madre della sua rassegna musicale all'interno del Chiostro delle clarisse, Ceglie sceglie di coabitare gli spazi anche con altre installazioni adibite nello stesso contenitore cittadino, fra cui la mostra fotografica dei canestrai e l'esposizione dai tratti bucolici di Terlizzi E'xperience. L'obiettivo è proprio quello di accogliere il visitatore in una dimensione contaminata che solleciti riflessioni e stimoli la sensibilità verso le diverse produzioni dell'estro umano. Dal canto suo, però, Ceglie ha contribuito ad apportare un ulteriore valore aggiunto, riservando degli spazi, in un'ottica sinergica, all'arte ceramica, all'olio extravergine di oliva quale emblema della nostra terra e alla pittura. In particolare, Francesca Zero e Rosa Bassi sono pittrici amatoriali che svelano la loro «estasi del creativo» quando dipingono volti iconici del cinema e della mitologia, principalmente femminili.
Patrocinato dal Comune di Terlizzi, il festival "M'illumino di jazz" è notevolmente apprezzato dall'amministrazione De Chirico, considerandolo un «diamante incastonato in una collana meravigliosa», il quale, dunque, si aggiunge al lungo elenco di altri spettacoli, come il Sovereto Festival e il festival Suoni della Murgia. Dal Sindaco Michelangelo De Chirico e dall'Assessora alla Cultura Daniela Zappatore provengono parole di gratitudine e riconoscenza per una donna – qual è Emma Ceglie – volitiva e passionale che con dedizione ha creato un festival che non è un semplice evento musicale, il quale si carica, invece, di un linguaggio ricco di significati.
«Tra gli altri scopi c'è quello di portare il jazz durante il dì di festa, quando la città indossa il suo abito più bello», chiosa Ceglie, avendo scelto lo svolgimento della sua creatura jazzistica nei giorni immediatamente precedenti il clou dei festeggiamenti della Madonna del Rosario. Per la verità, il festival in commento vede la luce durante la Festa Maggiore del 2022 all'interno del cartellone eventistico dell'allora Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto: il successo raggiunto sin dal primo ciclo di incontri ha fatto sì che il format potesse reiterarsi, avendo alla base proposte musicali intellettualmente elevate. Due sono i simboli visivi scelti per l'anno 2024: da un lato, il rosone che inneggia alla festosità e alle cromie; dall'altro lato, una imponente scultura floreale a forma di sassofono, strumento per eccellenza del jazz, creato dal maestro Mario De Palma e dai suoi collaboratori.
Al termine della densa conferenza stampa, ha fatto seguito la prima parte dedicata all'esecuzione musicale con un omaggio al celeberrimo Giacomo Puccini, in virtù del centenario della sua dipartita. Ha brillato per la sua indiscussa preparazione tecnica la terlizzese diciannovenne Florangela D'Elia che, dopo la laurea triennale in violino al Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, sta proseguendo la sua formazione nel Nord Italia: il frutto del suo costante e intenso studio confluisce non soltanto nelle sue notorie doti musicali, bensì anche nella disinvoltura e spigliatezza con le quali si interfaccia col pubblico. Attraverso, infatti, una coinvolgente presentazione Power Point, il M° D'Elia ha ripercorso il completo arco di vita di Puccini, rendendo accattivante la narrazione e mantenendo alta l'attenzione della platea, riportando con simpatia anche aneddoti curiosi sul compositore e operista di origini lucchesi. Gli input teorici hanno consentito agli ascoltatori di approcciarsi in maniera più consapevole agli intermezzi musicali interpretati dalla stessa D'Elia e da Tea Baldini Anastasio, quest'ultima soprano e musicoterapeuta, così da rispondere affermativamente alla domanda per cui Puccini potrebbe per certi versi considerarsi un precursore del jazz. «Conoscere una ragazza come Florangela è fonte di grande gioia», si complimenta con la giovanissima eccellenza nostrana Baldini Anastasio, formatrice, peraltro, in artiterapie e benessere, «La passione con cui racconta le cose è meravigliosa».
A sera inoltrata, poi, si è svolto il concerto vero e proprio che ha, dunque, inaugurato la serata d'apertura del festival di Emma Ceglie, in un incontro interessante fra il jazz e il pop. Il complesso "Giuliano Ciliberti & Quintet" si è esibito col suo "Jazz for Zero", cimentandosi con professionali lavori di arrangiamento e seria reinterpretazione nei successi indimenticabili di Renato Zero. I musicisti non si definiscono né una tribute band né imitatori; con i loro elementi di voce, sax e flauto, tromba, piano, contrabbasso e batteria, si dilettano nell'omaggiare un mostro sacro italiano conosciuto a livello planetario. «Si possono cantare artisti caratterizzanti anche in maniera abbastanza personale. Nel nostro lavoro ci sono, cuore, amore e anima», ha dichiarato il frontman Giuliano Ciliberti, estroso nello stile e dalle tonalità vocali calde, «Renato Zero è a conoscenza del nostro esibirci in questa prima serata del festival "M'illumino di jazz" e porta il suo caloroso saluto a Terlizzi».
Regina del suo festival – oltre che presentatrice, moderatrice e cantante in svariate altre occasioni- non può che essere soddisfatta Emma Ceglie per l'ottima riuscita dell'appuntamento jazzistico inaugurale. Pure il programma odierno di questo giovedì, 3 ottobre, si presenta alquanto variegato, prevedendo due tranche. A partire dalle ore 18.30, ci si focalizzerà sullo "Spazio autore: il jazz incontra il sociale", affrontando con dissertazioni convegnistiche, arte e musica, temi impattanti che toccano i portatori di handicap. Dalle ore 21, invece, sarà la volta del concerto "Il jazz incontra il tango" con Javier Girotto e Vince Abbracciante: "Santuario" è il progetto edito da Dodicilune, etichetta prestigiosa, che vuole creare un ponte tra il jazz e il tango, in un connubio di suoni di sassofono e fisarmonica in un'atmosfera mistica.
Vulcanica ed energica, Emma Ceglie conferisce la sua impronta innovativa a un pacchetto artistico caleidoscopico che trova il suo humus fertile in «osmotiche connessioni». Madre della sua rassegna musicale all'interno del Chiostro delle clarisse, Ceglie sceglie di coabitare gli spazi anche con altre installazioni adibite nello stesso contenitore cittadino, fra cui la mostra fotografica dei canestrai e l'esposizione dai tratti bucolici di Terlizzi E'xperience. L'obiettivo è proprio quello di accogliere il visitatore in una dimensione contaminata che solleciti riflessioni e stimoli la sensibilità verso le diverse produzioni dell'estro umano. Dal canto suo, però, Ceglie ha contribuito ad apportare un ulteriore valore aggiunto, riservando degli spazi, in un'ottica sinergica, all'arte ceramica, all'olio extravergine di oliva quale emblema della nostra terra e alla pittura. In particolare, Francesca Zero e Rosa Bassi sono pittrici amatoriali che svelano la loro «estasi del creativo» quando dipingono volti iconici del cinema e della mitologia, principalmente femminili.
Patrocinato dal Comune di Terlizzi, il festival "M'illumino di jazz" è notevolmente apprezzato dall'amministrazione De Chirico, considerandolo un «diamante incastonato in una collana meravigliosa», il quale, dunque, si aggiunge al lungo elenco di altri spettacoli, come il Sovereto Festival e il festival Suoni della Murgia. Dal Sindaco Michelangelo De Chirico e dall'Assessora alla Cultura Daniela Zappatore provengono parole di gratitudine e riconoscenza per una donna – qual è Emma Ceglie – volitiva e passionale che con dedizione ha creato un festival che non è un semplice evento musicale, il quale si carica, invece, di un linguaggio ricco di significati.
«Tra gli altri scopi c'è quello di portare il jazz durante il dì di festa, quando la città indossa il suo abito più bello», chiosa Ceglie, avendo scelto lo svolgimento della sua creatura jazzistica nei giorni immediatamente precedenti il clou dei festeggiamenti della Madonna del Rosario. Per la verità, il festival in commento vede la luce durante la Festa Maggiore del 2022 all'interno del cartellone eventistico dell'allora Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto: il successo raggiunto sin dal primo ciclo di incontri ha fatto sì che il format potesse reiterarsi, avendo alla base proposte musicali intellettualmente elevate. Due sono i simboli visivi scelti per l'anno 2024: da un lato, il rosone che inneggia alla festosità e alle cromie; dall'altro lato, una imponente scultura floreale a forma di sassofono, strumento per eccellenza del jazz, creato dal maestro Mario De Palma e dai suoi collaboratori.
Al termine della densa conferenza stampa, ha fatto seguito la prima parte dedicata all'esecuzione musicale con un omaggio al celeberrimo Giacomo Puccini, in virtù del centenario della sua dipartita. Ha brillato per la sua indiscussa preparazione tecnica la terlizzese diciannovenne Florangela D'Elia che, dopo la laurea triennale in violino al Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, sta proseguendo la sua formazione nel Nord Italia: il frutto del suo costante e intenso studio confluisce non soltanto nelle sue notorie doti musicali, bensì anche nella disinvoltura e spigliatezza con le quali si interfaccia col pubblico. Attraverso, infatti, una coinvolgente presentazione Power Point, il M° D'Elia ha ripercorso il completo arco di vita di Puccini, rendendo accattivante la narrazione e mantenendo alta l'attenzione della platea, riportando con simpatia anche aneddoti curiosi sul compositore e operista di origini lucchesi. Gli input teorici hanno consentito agli ascoltatori di approcciarsi in maniera più consapevole agli intermezzi musicali interpretati dalla stessa D'Elia e da Tea Baldini Anastasio, quest'ultima soprano e musicoterapeuta, così da rispondere affermativamente alla domanda per cui Puccini potrebbe per certi versi considerarsi un precursore del jazz. «Conoscere una ragazza come Florangela è fonte di grande gioia», si complimenta con la giovanissima eccellenza nostrana Baldini Anastasio, formatrice, peraltro, in artiterapie e benessere, «La passione con cui racconta le cose è meravigliosa».
A sera inoltrata, poi, si è svolto il concerto vero e proprio che ha, dunque, inaugurato la serata d'apertura del festival di Emma Ceglie, in un incontro interessante fra il jazz e il pop. Il complesso "Giuliano Ciliberti & Quintet" si è esibito col suo "Jazz for Zero", cimentandosi con professionali lavori di arrangiamento e seria reinterpretazione nei successi indimenticabili di Renato Zero. I musicisti non si definiscono né una tribute band né imitatori; con i loro elementi di voce, sax e flauto, tromba, piano, contrabbasso e batteria, si dilettano nell'omaggiare un mostro sacro italiano conosciuto a livello planetario. «Si possono cantare artisti caratterizzanti anche in maniera abbastanza personale. Nel nostro lavoro ci sono, cuore, amore e anima», ha dichiarato il frontman Giuliano Ciliberti, estroso nello stile e dalle tonalità vocali calde, «Renato Zero è a conoscenza del nostro esibirci in questa prima serata del festival "M'illumino di jazz" e porta il suo caloroso saluto a Terlizzi».
Regina del suo festival – oltre che presentatrice, moderatrice e cantante in svariate altre occasioni- non può che essere soddisfatta Emma Ceglie per l'ottima riuscita dell'appuntamento jazzistico inaugurale. Pure il programma odierno di questo giovedì, 3 ottobre, si presenta alquanto variegato, prevedendo due tranche. A partire dalle ore 18.30, ci si focalizzerà sullo "Spazio autore: il jazz incontra il sociale", affrontando con dissertazioni convegnistiche, arte e musica, temi impattanti che toccano i portatori di handicap. Dalle ore 21, invece, sarà la volta del concerto "Il jazz incontra il tango" con Javier Girotto e Vince Abbracciante: "Santuario" è il progetto edito da Dodicilune, etichetta prestigiosa, che vuole creare un ponte tra il jazz e il tango, in un connubio di suoni di sassofono e fisarmonica in un'atmosfera mistica.