
Attualità
Madonna del Rosario, patrona per aver liberato Terlizzi dalla peste
Ecco le origini di una festa sentitissima dai terlizzesi
Terlizzi - domenica 1 ottobre 2017
7.25
E' festa patronale a Terlizzi. Dopo la festa maggiore di agosto, la festa della Madonna del Rosario a ottobre. Ma quali sono le origini di queste celebrazioni così sentite nella città dei fiori?
Proclamata patrona di Terlizzi nell'anno 1639, per aver liberato Terlizzi dalla peste. In origine la festa assumeva un carattere prettamente penitenziale. La processione si snodava per le vie della Civitas e attraversava quegl'angoli dove in quello scorcio del secolo XVII la peste, il tifo petecchiale, infezioni varie avevano colpito una popolazione povera al limite a volte della sopravvivenza. Passando in quegl'angoli la Confraternita voleva e vuole rinsaldare il proprio amore e la propria riconoscenza verso la Vergine delle Vittorie. Nella Civitas, quindi risuonava in quei giorni il dolce cadenzare delle voci popolari che recitavano il Rosario evocando quasi in senso tragico i Misteri della Nascita, della Morte, della Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
L'impostazione originaria della festa andò modificandosi all'inizio del secolo. Si inserirono in essa alcuni aspetti direi esterni e profani per venir incontro alle esigenze di natura folklorica ed economica emergenti e dalla popolazione e dalla Confraternita stessa. Nel 1929 il Potestà Dott. Nicola Quercia, invia alla Regia Prefettura una istanza per ottenere la istituzione durante i giorni della Festa del Rosario di una Fiera Mercato di bestiame e di merce varia. Il Prefetto con proprio decreto accoglie la richiesta del Potestà. Da quell'anno in piazza Plebiscito e lungo Corso Dante durante i tre giorni della festa , folklore e interessi economici fanno tuttuno.
Piazza Plebiscito e Corso Dante si trasformano, assumono aspetti particolari vengono invase da molteplici colori da luci variopinte, da suoni, da grida dei venditori e all'inizio e alla fine della festa gli spari concludono la partecipazione Sacra e profana con una profonda sensazione e intensità emotive. Trovano perfetta sintesi in questi giorni sacro e profano, inoltre è l'occasione per le famiglie per i singoli di affluire in Chiesa e di trovare una dimensione alla loro vita con la preghiera ed eventuale conversione, accostandosi al sacramento della Riconciliazione e alla Comunione. Giorni che vedono oltre che gesti di devozione mariana anche atti di carità. A partire dal 1963 la processione del lunedì assunse un carattere particolare con l'allestimento di un carro di fiori sul quale veniva posta la Statua della Vergine. La floricoltura che dagli inizi degli anni sessanta assunse notevole sviluppo a Terlizzi, in un primo momento vide nella festa del Rosario l'occasione giusta per presentarsi e farsi conoscere. I floricoltori pertanto collegarono alla festa della Madonna del Rosario una sagra del fiore, e prepararono ogni anno un carro floreale sul quale la Madonna doveva troneggiare."
a cura di Simone Angarano
Proclamata patrona di Terlizzi nell'anno 1639, per aver liberato Terlizzi dalla peste. In origine la festa assumeva un carattere prettamente penitenziale. La processione si snodava per le vie della Civitas e attraversava quegl'angoli dove in quello scorcio del secolo XVII la peste, il tifo petecchiale, infezioni varie avevano colpito una popolazione povera al limite a volte della sopravvivenza. Passando in quegl'angoli la Confraternita voleva e vuole rinsaldare il proprio amore e la propria riconoscenza verso la Vergine delle Vittorie. Nella Civitas, quindi risuonava in quei giorni il dolce cadenzare delle voci popolari che recitavano il Rosario evocando quasi in senso tragico i Misteri della Nascita, della Morte, della Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
L'impostazione originaria della festa andò modificandosi all'inizio del secolo. Si inserirono in essa alcuni aspetti direi esterni e profani per venir incontro alle esigenze di natura folklorica ed economica emergenti e dalla popolazione e dalla Confraternita stessa. Nel 1929 il Potestà Dott. Nicola Quercia, invia alla Regia Prefettura una istanza per ottenere la istituzione durante i giorni della Festa del Rosario di una Fiera Mercato di bestiame e di merce varia. Il Prefetto con proprio decreto accoglie la richiesta del Potestà. Da quell'anno in piazza Plebiscito e lungo Corso Dante durante i tre giorni della festa , folklore e interessi economici fanno tuttuno.
Piazza Plebiscito e Corso Dante si trasformano, assumono aspetti particolari vengono invase da molteplici colori da luci variopinte, da suoni, da grida dei venditori e all'inizio e alla fine della festa gli spari concludono la partecipazione Sacra e profana con una profonda sensazione e intensità emotive. Trovano perfetta sintesi in questi giorni sacro e profano, inoltre è l'occasione per le famiglie per i singoli di affluire in Chiesa e di trovare una dimensione alla loro vita con la preghiera ed eventuale conversione, accostandosi al sacramento della Riconciliazione e alla Comunione. Giorni che vedono oltre che gesti di devozione mariana anche atti di carità. A partire dal 1963 la processione del lunedì assunse un carattere particolare con l'allestimento di un carro di fiori sul quale veniva posta la Statua della Vergine. La floricoltura che dagli inizi degli anni sessanta assunse notevole sviluppo a Terlizzi, in un primo momento vide nella festa del Rosario l'occasione giusta per presentarsi e farsi conoscere. I floricoltori pertanto collegarono alla festa della Madonna del Rosario una sagra del fiore, e prepararono ogni anno un carro floreale sul quale la Madonna doveva troneggiare."
a cura di Simone Angarano